In questo periodo il magnetismo diminuisce sempre più e tutto ciò che è nel mentale/pensiero crea non pochi problemi all'essere umano medio iperidentificato con il suo personaggio. Tutte le emozioni rimangono incollate per mezzo di questo magnetismo e a causa del suo discioglimento anche esse si stanno sfaldando lasciando spazio alla verità. Pertanto tutti coloro che soffrono, come gran parte degli esseri umani, di un morboso attaccamento ad ogni cosa, rimarranno presi nella morsa di una sofferenza a volte molto forte e traumatica. Tutti gli attaccamenti (al denaro, al proprio aspetto fisico, alla persona amata, agli oggetti, al posto di lavoro) saranno a tutti gli effetti smantellati dal proprio interno e questo distacco crea un forte dolore in quanto si usa riporre la propria identità in "cose" esterne.
Uno dei principali temi affrontati nella sofferenza odierna è quella legata alla sfera economica (perdita del posto di lavoro) e quella affettiva. Parliamo di quest'ultima.
Avete presenti quegli individui che vengono lasciati e poi impazziscono diventando come dei padroni a cui rubano il proprio animale, o un bambino a cui rubano il suo giocattolo? Senza parlare poi di quegli uomini (ma anche donne) che uccidono la propria compagna, il suo amante e addirittura i figli pur di non accettare il dolore e pertanto credono che facendo fuori il proprio partner anche dopo la morte sarà ancora suo. DANGER-ERROR!
Questa è pura follia dilagante che prenderà coloro che hanno da imparare ancora molto dalle loro incarnazioni e dai loro aspetti da cui rifuggono vita dopo vita senza accorgersi che sono personaggi identificati in tutto! Anime identificate col proprio personaggio, il creatore identificato con la sua creazione.
Prendo un capitolo del mio libro IL SOTTILE CONFINE DELLA REALTA dove parlo di coloro che vengono lasciati e come affrontare la situazione da un punto di vista più consapevole.
"Delusione e disperazione per la "fine" di un amore non sono altro che attaccamento al proprio giocattolo emotivo. Recuperare è una parola futile, perché se qualcosa si trasforma, cambia o finisce, recuperare è solo un'utopia in quanto l'amore non è un muscolo che dopo lo sforzo recupera con l'ossigeno. L'amore stesso è l'ossigeno, la vita è l'ossigeno. L'amore e la vita sono la stessa cosa.
Uno dei principali temi affrontati nella sofferenza odierna è quella legata alla sfera economica (perdita del posto di lavoro) e quella affettiva. Parliamo di quest'ultima.
Avete presenti quegli individui che vengono lasciati e poi impazziscono diventando come dei padroni a cui rubano il proprio animale, o un bambino a cui rubano il suo giocattolo? Senza parlare poi di quegli uomini (ma anche donne) che uccidono la propria compagna, il suo amante e addirittura i figli pur di non accettare il dolore e pertanto credono che facendo fuori il proprio partner anche dopo la morte sarà ancora suo. DANGER-ERROR!
Questa è pura follia dilagante che prenderà coloro che hanno da imparare ancora molto dalle loro incarnazioni e dai loro aspetti da cui rifuggono vita dopo vita senza accorgersi che sono personaggi identificati in tutto! Anime identificate col proprio personaggio, il creatore identificato con la sua creazione.
Prendo un capitolo del mio libro IL SOTTILE CONFINE DELLA REALTA dove parlo di coloro che vengono lasciati e come affrontare la situazione da un punto di vista più consapevole.
"Delusione e disperazione per la "fine" di un amore non sono altro che attaccamento al proprio giocattolo emotivo. Recuperare è una parola futile, perché se qualcosa si trasforma, cambia o finisce, recuperare è solo un'utopia in quanto l'amore non è un muscolo che dopo lo sforzo recupera con l'ossigeno. L'amore stesso è l'ossigeno, la vita è l'ossigeno. L'amore e la vita sono la stessa cosa.
Questa è la Forza
di cui parlo e che tiene in vita tutto.
Se la persona che tu
dici di amare si presenta un giorno da te e ti dice :
"Se davvero mi
ami allora è la mia felicità che dovresti desiderare, e la mia felicità
dovrebbe rendere felice anche te. E se davvero mi ami come dici, allora
lasciami andare, lasciami stare perché quello che provo per te non è più quello
che credevo, adesso è cambiato qualcosa dentro di me e non ho più voglia di passare
il resto della mia vita accanto a te. Il mio percorso è altrove. Ti rispetto e
ti ringrazio per quello che a modo tuo sei riuscito a darmi e ti perdono anche
per tutte quelle volte che mi hai fatto soffrire, mi hai fatto del male e non
te ne rendevi conto ma adesso lasciami andare se davvero desideri che io sia
felice e così avrai dimostrato a te stesso cosa vuol dire veramente amare".
Se questa persona
ti comunica questo messaggio sappi che il vero uomo o la vera donna dimostra il
proprio coraggio in questa occasione. Non serve e non occorre, in quel momento,
rinfacciare gesti o dimostrazioni d'affetto e d'amore dati o ricevuti in passato,
ma è necessario guardare in faccia prima la situazione, poi la persona amata e
infine se stessi senza fare calcoli mentali sul come, quando e perché del tipo "..se
solo non avessi detto o fatto, ma se lei invece.. se io, se lei..".
Qui si tratta di diventare
veri guerrieri/e chinando il capo davanti alla vita che è amore e la vita ti
ama e ti chiede solo di accettare quest'atto di estrema umiltà nel riconoscerti
come né vincitore né vinto, ma come un semplice puntino nell'universo che sta
attraversando un momento necessario per comprendere che l'amore non è possesso
dell'altro, non è un oggetto da comprare, usare e gettare, non è una merce di
scambio ma è un dono umile, sincero e disinteressato.
La persona con cui
hai vissuto anni della tua vita, può anche esser stato il tuo primo ed unico
"amore" ma ciò non toglie che hai di fronte un altro essere umano che
devi rispettare per quanto tu possa dire di amarlo od odiarlo. Siamo stati
erroneamente "educati" (vorrei vomitare quando sento che le scuole e
le religioni educano) a ritenere qualsiasi cosa come nostra o come eterna.
Nulla è di nostra proprietà, tutto è semplicemente di passaggio. Ciò che
rimarrà per sempre è il marchio indelebile che lascerà nella nostra anima, nel
nostro cuore. Un corpo nasce, vive, muore e poi marcisce diventando polvere di
stelle che poi diventerà altro, ma quella forza che lo anima e che rende lo
sguardo di una coppia innamorata vivo e vegeto come fosse un essere a parte,
insomma questa forza non ha nascita né morte. Essa esiste da sempre e per
sempre continuerà a vivere in ogni qualsivoglia parte del creato. Quindi se hai
rispetto di te stesso sacrifica anche una sola parte di te, quella che credi
debba morire, perché in realtà non sei tu a morire ma la tua sofferenza.
Sacrificare significa render sacro e pertanto tu stai rendendo sacro
tutto il tuo intero essere, stai marchiando per sempre la tua anima del più
grande insegnamento di tutti gli insegnamenti, l'AMORE. Stai davvero amando te
stesso prima di tutto perché stai realmente educando te stesso (dal latino edùcere
che significa tirar fuori), stai tirando fuori ciò che temevi, stai illuminando
la tua parte buia che tanto buia non era, in quanto non era illuminata dalla
tua consapevolezza che, col tempo, ti ha portato a prender coscienza realmente
di un qualcosa che credevi fosse amore, ma che tale non era.
Ora puoi davvero
vedere con gli occhi di quello che chiamavi Dio, pur abusando di questa parola.
Pregavi affinché la persona, che ora hai di fronte, tornasse con te o addirittura
ti amasse. Questo non era pregare, ma era pretendere che qualcuno si piegasse
al tuo volere, compreso un essere supremo. Pregare è chiedere con umiltà che la
persona che dici di amare sia felice, perché solo quando vedi la gioia negli
occhi della persona che ami allora ami davvero e comprendi che amare non è un
dare-avere-pretendere per compensare dei vuoti, ma essere coscienti e
consapevoli di esistere nella gioia incondizionata.
Se ti ostini a non
voler lasciare andare la persona "amata" allora non solo stai
danneggiando lei facendole del male e torturandola col tuo vittimismo, col
senso di colpa e a volte addirittura la minaccia e la paura, ma stai danneggiando
te stesso condannandoti a rimanere nel limbo di una sofferenza che ti
rifiuterai di comprendere per paura di scoprire che niente di appartiene, perché
tutto ti può esser portato via dalla vita finché sei su questo piano d'esistenza.
Ti stai condannando ad una pena che, nonostante tutto, esiste e ti serve per
crescere ma da cui non vorrai più guarire perché ti abituerai a considerare
l'amore solo come una pretesa e fino a quando gli altri non ti
"daranno" tu ti sentirai infelice, morto anche in vita.
Caro amico essere
umano, per quanto forse io possa aver sbagliato nella mia vita, ammetto che
essa è stata e sarà sempre l'unica vera maestra, quindi non sono nessuno per
dar consigli, perché quando ci si trova immersi nella propria sofferenza, non è
certo una bella cosa ma occorre tirarsi su e avere dignità di se stessi;
comprendere che attirare la considerazione e l'attenzione degli altri solo per
colmare vuoti infantili causati dai propri genitori, è perlopiù un circolo
vizioso molto dannoso. Abbi il coraggio di amare davvero, non sprecare lacrime
nel rimpiangere un dolore, perché esso va usato solo per comprendere gli insegnamenti
della vita.
Ricorda che se hai
da comunicare qualcosa occorre solo sedersi con calma, parlarne e chiarirsi per
qualsiasi cosa si abbia da dire, sempre nel RISPETTO di chi si ha di fronte,
dei suoi sentimenti e della sua stessa libertà di scelta della PROPRIA VITA che
è differente da individuo a individuo.
Il mio augurio in
questo momento è che tu sappia amarti anche nel dolore in quanto è in quel
momento che il vero guerriero forgia la spada della sua volontà. Sappi che fino
a quando continuerai a giudicare, criticare gli altri e soprattutto te stesso,
a dire agli altri cosa è bene o male, cosa è giusto o sbagliato per loro,
allora questo significa che vuoi costringere altri a pensarla come te, il ché è
impossibile perché ognuno ha la sua vita e la sua testa.
Quello che posso
dirti ancora, è che per amare non c'è bisogno che qualcuno te lo dica, fallo e
basta. Vedrai che nel tuo silenzio sarà la vibrazione a trasmettere tutto ciò
che sei."
Il Sottile Confine della Realtà - Libro
Tu sei il centro dove tutto prende forma attraverso il gioco della creazione. Diario di riflessioni e intuizioni.
Novità
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Mi auguro che siano in tanti a leggere questo tuo meraviglioso post, pieno di pura e semplice verità, e tanto ma proprio tanto amore incondizionato.
RispondiEliminagrazie