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8 bugie comuni del Narcisista

  Lo psicologo   Stephen Johnson   scrive che il narcisista è una persona che ha “ seppellito la sua vera espressione di sé in risposta a ferite precoci e l’ha sostituita con un falso sé altamente sviluppato e compensativo ” Nella nostra società altamente individualista e orientata verso l’esterno, le forme di narcisismo, da lievi a gravi, sono non solo diffuse ma spesso incoraggiate. Nella cultura popolare il narcisismo viene spesso interpretato come una persona innamorata di se stessa. È più preciso caratterizzare il narcisista patologico come una persona innamorata di un’immagine di sé idealizzata, che proietta per evitare di sentirsi (e di essere visto come) il vero sé ferito e disconosciuto. Nel profondo, la maggior parte dei narcisisti patologici si sente come il “brutto anatroccolo”, anche se dolorosamente non vuole ammetterlo. I narcisisti ricorrono spesso a una serie di inganni per ottenere ciò che vogliono . Poiché, nel profondo, non credono che il loro vero io sia degno, ric
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CONVERSAZIONI CON L'ANIMA - Lo scopo della relazione

Spesso ci siamo chiesti se Dio esiste e se ci ascolta. La risposta è nascosta in questa domanda: siamo disposti ad accettare che quello che ci accade è la risposta alle nostre domande? Siamo disposti ad accettare che dietro il dolore, il trauma, il disagio che viviamo, si nasconde la chiave della nostra guarigione e dell'evoluzione della nostra coscienza? Qui di seguito, due piccoli estratti del nuovo libro (in uscita in autunno) in cui converso con Anima. "ANIMA: La propria famiglia d’origine dà l’imprinting sull’idea che un bambino si farà sulla donna, sull’uomo e sulla relazione di coppia e, in generale, con gli altri esseri umani. La prima tribù è proprio il nucleo famigliare. Si impara a confrontarsi, a interagire, ad affermarsi, a sentire se stessi e gli altri. Ma allo stesso tempo si formano tanti schemi e abitudini nella propria mente che poi influenzano tutto il corso della vita. L’essere umano vive un vuoto dentro e pensa di colmarlo attraverso delle compensazioni. P

L'inganno della personalità

"Lì dove è stata perduta"  , il film è stato in particolar modo per me, un mezzo per elaborare alcuni dei meccanismi delle personalità, soprattutto legati all'aspetto narcisistico e manipolatorio delle dipendenze affettive. Lo scopo del film non è solo l'elemento cinematografico, ma il messaggio che esso contiene, ossia quello di iniziare un vero lavoro di osservazione e crescita interiore, che tutti noi ogni giorno portiamo avanti. Qui di seguito metto in evidenza un nodo psicologico fondamentale espresso nel film, ma analizzandolo più nel dettaglio. Prova ad immaginare di avere una conversazione con Dio, con lo Spirito che è dentro di te e che guida ciascun essere umano. Chiedigli di mostrarti la verità su di te. E se la risposta fosse proprio questa? "Ciò che ti ostini a difendere è l’atteggiamento distruttivo della personalità legata alla paura dell’abbandono. Quando il partner sembra assumere un atteggiamento più distaccato, quindi non da mamma o papà, allor

L'umiltà di arrendersi alla vita

 ⭕Purtroppo ho sempre chiesto alla vita ma ho continuato a farlo senza umiltà, facendo della lamentela l'unica costante, l'unica scusante per non prendermi una vera responsabilità. Cercavo sempre il picco emotivo positivo che poi mi catapultava direttamente nel suo opposto.  Ho sempre messo gli altri al di fuori delle mie idee di felicità, considerandoli nemici, ma non erano altro che i massi che io stesso posizionavo davanti al mio percorso, deviando dalla verità.  Trovando a tutti i costi un capro espiatorio, accusavo l'esterno della mia insoddisfazione, della mia incapacità di trovare una direzione. Il tranello era il mio non aprirmi alla vita e all'altro essere umano.  DEVI FARE UN SALTO, mi dice la vita ma la parte razionale si aggancia all'abitudine che non debba esserci fatica, che non debbano esserci rimproveri, che non debbano esserci difficoltà.  Tutte scuse che ho sempre trovato per pigrizia mascherata da paura. La vita, come mi ha detto un fratello, ti m

"Lì dove è stata perduta" il nuovo film di Claudio Guarini sulle personalità

Questo film nasce con il principale intento e obiettivo di trasmettere un messaggio, cioè quello di far comprendere a chi lo guarderà che la nostra vita, il nostro quotidiano è condizionato da una o più personalità. Esse sono state quasi sempre messe in moto sin dalla nostra infanzia, da quando eravamo bambini, periodo in cui hanno cominciato a nascere, a costruirsi nell’osservare i nostri genitori in determinate situazioni che hanno messo la mente in una situazione di disagio, di sofferenza, di mancanza, il cosiddetto trauma emotivo e psicologico. La mente ha creato un suo filtro attraverso il quale ha iniziato a vedere la propria vita, creando idee distorte su se stessi, sul mondo esterno, sul proprio maschile e sul proprio femminile. Un altro aspetto che viene affrontato e sottolineato all’interno della pellicola è il rapporto di coppia, la relazione in generale, ma anche quella con il proprio compagno/a e con i propri genitori. Si affronta un meccanismo che possiamo chiamare “rappo

La chiave è dentro te stesso

  Tutte le volte che ripeti a te stesso “ho paura, non ce la faccio”. Tutte le volte che guardi allo specchio e tenti di cambiare te stesso rompendo l’immagine che hai di fronte. Tutte le volte che, anziché fare un passo, lo fantastichi nella tua mente. Tutte le volte che ti ritrovi a fare la vittima, accusando il mondo esterno. Bene. Tutti questi momenti non parte della realtà, ma di un’illusione in cui stai solo recitando un ruolo, condizionato da un’unica paura, quella della responsabilità. Responsabilità dei tuoi pensieri, delle tue parole, delle tue azioni, della tua vita. La responsabilità di ciò che sei davvero. Qualcuno ha detto “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”. Ma io adesso ti dico che non si tratta di un grande potere o un grande responsabilità. Una volta che hai compreso l’opportunità che il cambiamento può offrirti, hai l’occasione di abbandonare una volta per tutte l’illusione per poterti immergere nella verità. La tua responsabilità sta nel mostrare co

DENTRO TE STESSO VI E' LA CHIAVE

La mente vede la propria vita attraverso lo schema fumoso dei ricordi   Se ti stai concentrando sulla vita degli altri allora chiediti cosa non va nella tua. Non sono gli altri a creare il tuo malessere. Sei tu stesso che li attiri a te affinché tu possa guardarti dentro e accorgerti che esso era già presente al tuo interno.  Il presente c'è. Sei tu che non ci sei perché vivi nel controllo. Sei immerso nella mente, tra tesi, ipotesi, idee e convinzioni. Molla quel controllo e lascia fare alla vita, a quella forza che è già dentro di te, ma che ti rifiuti di ascoltare solo perché non rientra nelle grazie del tuo ego.  Puoi trovare mille motivi per giustificare i tuoi "come faccio" o i tuoi infiniti "non riesco" , ma sono tutte scuse, strategie per rimanere nell'atteggiamento dell'adolescente che non vuole fare un passaggio: Il diventare adulto.  Questo implica prendersi la responsabilità della propria vita, dei propri pensieri, delle proprie azioni. A vol