IO:
Quante strade ha la verità?
Sé:
La verità è una presa di coscienza che ti mette sulla tua strada. È solo
l'illusione che ha mille strade.
IO:
Quindi la verità ha una sola strada?
Sé:
La verità è la strada. I bivi sono le scelte davanti alle quali la mente si
trova. Essa è costretta a scegliere sempre tra l'illusione e la verità.
(Claudio
Guarini)
La verità, la sua
verità, la mia verità, la tua verità. Ognuno possiede, o crede di possedere,
una certa verità. Abbiamo tutti un’idea sulla verità. Qualcuno crede sia quella
della religione giusta da seguire, del paradiso da conquistare, del mito della
vita ideale da vivere nel benessere, del diritto al lavoro, del denaro per
poter vivere sereni. Tutto conduce all’idea di felicità, o tutt’al più a quella
di conquista (idea egoica), dell’ambizione, del successo, del vivere bene
economicamente e in salute. Ma non ci rendiamo conto che rimane sempre e
comunque un’idea. Per comprendere cosa sia la verità occorre uscire da questi
pregiudizi, preconcetti, convinzioni, condizionamenti, paure, aspettative.
Uscire soprattutto dalla pretesa che la tua mente debba sapere cosa sia meglio
o giusto per te e per gli altri. La mente non lo sa e non lo saprà mai.
Quale può essere un esempio immediato di come fuggiamo ogni
volta che ci troviamo di fronte alla verità? Le emozioni. Le emozioni filtrano
la realtà, la rendono illusoria. Questo non significa negarle né di forzarsi
nel non provarle, dico solo che non sono la realtà. Arriva un punto in cui
neanche le provi più. Appartengono agli istinti bassi dell'umano, alla mente,
al pensiero di cui non si ha il controllo ma è esso a pilotare la mente e la
vita. Arriva quel momento in cui inizi a provare qualcosa che è tutt'altro
rispetto alle emozioni, il cui centro purtroppo è raccolto nella pancia e non
nel famoso "cuore". Infatti l'amore non è per niente "farfalle
nello stomaco". Parlo di qualcosa di nettamente superiore. La mente di per
sé non può e non deve creare nulla! È solo un esecutore al servizio di un
informazione "SUPERIORE" che potete chiamare anche pensiero intuitivo
(sono solo termini), ma che è un collegamento con una parte della vita
(chiamatela anche Spirito) che ha dato appunto "vita" ad ogni
tentativo di mettersi in contatto con "qualcosa" che le emozioni
(risposte chimiche di una macchina ad uno stimolo esterno) possono solo falsare
e tradire. Non le condanno né le nego ma dico solo che se volete vedere la
realtà al di là di tanti blablabla filosofici e teoroci sul come creare la
realtà (che è sintomo solo di una fuga da essa), occorre spogliarsene come di
un vestito ormai stretto e obsoleto. Non è un processo immediato né forzato.
Avviene nel tempo dopo aver messo da parte ciò che è falso, pilotato dal grande
"illusionista" che proprio tramite il giudizio ci mette in condizioni
di dire IO HO RAGIONE, TU NO, facendoci perdere nell'emozionale a livelli cosi
sottili che neghiamo anche che sia così.
Gesú sulla croce aveva di fianco i due ladroni, si dice fosse
quello buono da un lato e quello cattivo dall'altro. Chi erano? Essi
rappresentano le emozioni positive e negative. In ogni caso sono entrambi dei
ladri. Gesù si trova nel mezzo, nella centratura, dove le emozioni non sono più
in grado di rubare la tua attenzione per dirigerla nell'illusione.
Cosa significa questo?
Il pensiero (positivo o negativo) è partorito dalla mente che
produce a sua volta l'emozione che può essere positiva o negativa. L'emozione è
sempre un pendolo che oscilla da un estremo all'altro. Il sentimento non
ha bisogno di una causa esterna che lo procuri. Appartiene all'anima e non
sottintende attaccamenti o capricci di possesso. È una sensazione che puoi
sentire anche nel corpo ma non come l'emozione. Ha una frequenza e vibrazione
differente. Una cosa è "Mente-pensiero-emozione", un'altra è "Anima-cuore-sentimento".
Il sentimento non è legato alle storielle sul colpo di fulmine o all'amore incondizionato che la mente crede di provare solo pronunciando dei mantra. Il sentimento è qualcosa di autentico che puoi percepire senza l'intrusione della mente e delle sue idee sull'amore. Quando ti ritrovi su un autentico perdono (che non potrà mai essere una convinzione mentale), puoi renderti conto di come quello è già amore, e non ha bisogno di attenzione, considerazione né approvazione. L'emozione è una reazione del corpo a un pensiero o un'idea, mentre il sentimento è come una sensazione di calore che ti fa cadere, senza che te ne accorga, una piccola lacrima
Il sentimento non è legato alle storielle sul colpo di fulmine o all'amore incondizionato che la mente crede di provare solo pronunciando dei mantra. Il sentimento è qualcosa di autentico che puoi percepire senza l'intrusione della mente e delle sue idee sull'amore. Quando ti ritrovi su un autentico perdono (che non potrà mai essere una convinzione mentale), puoi renderti conto di come quello è già amore, e non ha bisogno di attenzione, considerazione né approvazione. L'emozione è una reazione del corpo a un pensiero o un'idea, mentre il sentimento è come una sensazione di calore che ti fa cadere, senza che te ne accorga, una piccola lacrima
La sofferenza o la percezione del dolore è proprio della
mente che fa resistenza a lasciare andare il "falso", la sua vecchia
vita, la sua idea di se stesso, del mondo, degli altri, dell’amore, della
morte, di Dio, del suo percorso, della felicità. Più resistenza c’è, più dolore
apparentemente percepito ci sarà.
“Non esistono ostacoli che non si possano
superare,
esistono
scelte che si possono compiere”
(Claudio Guarini dal libro DIALOGO CON LA GUIDA
INTERIORE)
La Verità corrisponde
alla conoscenza, ed essa corrisponde alla libertà. La conoscenza non te la
danno le tradizioni né i libri, ma la "fonte originaria" che ha
ispirato quelle tradizioni e quei libri. La conoscenza è la fonte stessa.
Quella fonte è la Guida Interiore.
Quando la verità ti
suggerisce di uscire dalla prigione, la mente ha due possibilità: seguire
quell'indicazione o arredare la prigione. Purtroppo molte persone scendono a
patti con l'illusione quando si rendono conto che alla mente costa troppa
fatica e sacrificio lasciare andare per sempre l'idea che si ha di sè stessi,
della vita, dell'amore, di Dio, della felicità. Siamo sempre lì, è sempre quella la questione.
La tua “zona di comfort”.
"Pinocchio
devi andare a scuola", disse il grillo parlante, ma la
tentazione del gatto e la volpe e del paese dei balocchi fu forte. Tante
"menti" (quasi la maggioranza) fanno proprio così con le indicazioni
della Guida Interiore, della parte spirituale. Gli lanciano contro una ciabatta
e scelgono il paese dei balocchi fino alla fine dei loro giorni, usando la
scusa "NON SONO PRONTO". Dopo che si è udita e riconosciuta la
chiamata del RISVEGLIO, non ci sono più scusanti che possano reggere, come
quella dell'essere pronti o meno. Esiste solo la SCELTA. O scegli il gatto e la
volpe, o la verità. Tutto questo affanno ostinato verso la ricchezza e
l'abbondanza tramite formule magiche, mantra e riti ti porta esattamente dal
lato opposto a quello della libertà. Mettiti nelle condizioni di accettare che
la tua mente può fare solo una cosa: scegliere da che strada andare. Su quella
le cui indicazioni giungono dalla parte autentica (la Guida Interiore), o su
quella delle illusioni (il paese dei balocchi, la vita ideale, ecc.).
A
volte il conflitto è sotterraneo. La mente razionale ritiene di star seguendo
le indicazioni ma in realtà censura alcune informazioni intuitive che
vorrebbero avvisare del contrario. (Antonio D’Elia)
Finché non comprenderai
cosa manipola la tua mente, continuerai a mettere sul piedistallo ciò che
ostacola la verità anche nella mente degli altri. Tutto ciò che la tua mente
non riesce ad accettare sulla Verità riguardo la tua vita, permette anche a
"certe energie" (parassiti, voladores) di interferire con la mente
stessa, infilando pensieri che non sono tuoi.
Goya fu preso per un
pazzo malato di testa per via dei suoi dipinti all'interno della sua stanza. In
realtà stava solo cercando di comunicare la verità, ossia la condizione
dell'essere umano, la cui anima viene presa da quello lì "con la barba
bianca" da millenni. Ancora oggi nessuno crede a questa palese verità e
l'anima continua a stare nelle sue mani. Sta a noi andarla a recuperare. Ma
finché pensiamo alla bella vita, ritenendo che è più importante accontentare un
capriccio della mente, allora questa vita sarà stata un'occasione sprecata. Quando parlo della "bella
vita" mi riferisco agli attaccamenti che danno un piacere immediato alla
mente. Tutti abbiamo sperimentato che quel tipo di piaceri non ci rendono una
persona migliore, ci rendono persone più dipendenti, che vogliono sempre di più
di quel piacere. Questo non ha a che fare con la Gioia e l'Amore autentici, con
la pace interiore (sentimenti, Anima), ha a che fare con le emozioni (e i
capricci della Mente di superficie)
Salvare l'anima non è
un modo di dire, è un'indicazione di estrema importanza.
L’uomo
non è del tutto colpevole, poiché non ha cominciato la storia; nè del tutto
innocente, poiché la continua.
(Albert
Camus)
Spesso si sente dire
che l’essere umano ha il cuore chiuso.
E’ vero, non percepisce la sua anima, e pertanto non è in grado di sentire il reale sentimento, ma solo le emozioni e i pensieri dai quali si scatenano. Il cuore non può e non deve essere aperto da nessuna entità di luce, né angeli, né alieni, né maestri ascesi, né madonne, né nessun altro. L'apertura del cuore è una presa di coscienza di come realmente è il tuo mondo interiore. Tocca proprio a te aprire il tuo cuore, ma lo puoi fare solo se accetti la Verità (la Guida Interiore, la parte Spirituale, Spirito). È il rendersi consapevoli di come la mente abbia deviato, con la sua presunzione, ogni percorso spacciandolo per verità. È accettare la presenza di una parte oscura la quale non è fantasia né una proiezione, e che ha pilotato gran parte dei pensieri e delle azioni. L'apertura del cuore è guardare la tua vita con occhi di verità e umiltà accettando che non è la mente a decidere il cammino. Il destino non si crea, lo si riconosce e lo si mette in pratica ascoltando le indicazioni dell'unica guida dell'essere umano, ossia Spirito. L'apertura del cuore è vedere attraverso i suoi occhi e anche attraverso quelli dell'anima. Quando la mente tornerà alla sua reale funzione, allora qualcosa potrà apparire più chiara. Ma fino a quando sarà lei a decidere senza cognizione di causa, tutto ti condurrà a farti rimanere nella tua zona di comfort, che continuerai a scambiare per verità e libertà.
E’ vero, non percepisce la sua anima, e pertanto non è in grado di sentire il reale sentimento, ma solo le emozioni e i pensieri dai quali si scatenano. Il cuore non può e non deve essere aperto da nessuna entità di luce, né angeli, né alieni, né maestri ascesi, né madonne, né nessun altro. L'apertura del cuore è una presa di coscienza di come realmente è il tuo mondo interiore. Tocca proprio a te aprire il tuo cuore, ma lo puoi fare solo se accetti la Verità (la Guida Interiore, la parte Spirituale, Spirito). È il rendersi consapevoli di come la mente abbia deviato, con la sua presunzione, ogni percorso spacciandolo per verità. È accettare la presenza di una parte oscura la quale non è fantasia né una proiezione, e che ha pilotato gran parte dei pensieri e delle azioni. L'apertura del cuore è guardare la tua vita con occhi di verità e umiltà accettando che non è la mente a decidere il cammino. Il destino non si crea, lo si riconosce e lo si mette in pratica ascoltando le indicazioni dell'unica guida dell'essere umano, ossia Spirito. L'apertura del cuore è vedere attraverso i suoi occhi e anche attraverso quelli dell'anima. Quando la mente tornerà alla sua reale funzione, allora qualcosa potrà apparire più chiara. Ma fino a quando sarà lei a decidere senza cognizione di causa, tutto ti condurrà a farti rimanere nella tua zona di comfort, che continuerai a scambiare per verità e libertà.
Fidati
del suo piano, non del tuo dolore.