La rabbia...come funziona e come trasformarla

Dialogo con lo spirito in merito alla rabbia👇


IO: Come canalizzare l'energia della rabbia per costruire anzichè distruggere?

SPIRITO: Occorre che tu comprenda prima di tutto cosa è la rabbia e la sua origine nella tua vita per poi trasformarla. Immagina un cavo ad alta tensione con una fenditura in un punto ben preciso. Proprio lì inizia ad avvenire una dispersione. L'energia non scorre piĂą in maniera fluida e regolare. Si interrompe in quel taglio, che corrisponde ad una ferita nella tua sfera psicologica. A causa di quella interruzione, essa non ha modo di scaricare nè di continuare il suo corso. 

IO: Cosa accade allora?

SPIRITO: Essa si accumula in quel punto e inizia diventare pericolosa per qualsiasi cosa la circondi. Questo accade perchè, in un modo o nell'altro, deve trovare un modo per scaricare e continuare a scorrere. Ma, a causa di quel taglio, diventa quasi ingestibile in quanto creerĂ  un danno se anche un solo dito tenta di sfiorarla. Ecco come funziona la rabbia. Diventa un potenziale pericolo esplosivo che coinvolge chiunque essa trovi come "capro espiatorio" su cui proiettare la sua carica tensionale. La rabbia viene sempre proiettata su bersagli fantasma in quanto essi non saranno mai la vera causa di quell'accumulo di energia. L'origine è in quel taglio che va ricucito per ripristinare il suo regolare flusso. 

IO: Mi stai dicendo che l'origine di una mia ferita del passato è la reale causa di quella dispersione energetica e accumulo di rabbia, ma questo lo so già. Mi chiedo, però, come dirigere e trasformarla per costruire, anzichè proiettarla all'esterno come scusa del mio malessere?

SPIRITO: E' molto semplice. Se tutto è energia, e quindi anche la rabbia lo è, devi fare del nostro intento la sua direzione. E quella direzione sono io. L'intento è costruire nel mio nome con l'aiuto di Anima. la mente vorrĂ  utilizzare tutta l'energia disponibile per trovare colpevoli inesistenti di un malessere che a volte neanche esiste. 
Se la mente trova un ipotetico colpevole, allora può ritenersi vittima e, in quello stato psicologico, si arroga il diritto di non prendersi la responsabilitĂ  della propria vita. 
La rabbia fa in modo che la mente abbia la scusa per essere sia vittima che carnefice, rimanendo in uno stato di non-azione.

VIDEO DI RIFERIMENTO:

FILM "IO SONO"
DOCUMENTARIO "TRANSIZIONE"
DOCUMENTARIO "DI FRONTE A UN BIVIO"

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