domenica 29 gennaio 2012

L'INGANNO PIU' GRANDE


Ho trovato questo articolo (scritto da Sonny Sampson Olumati) che spiega egregiamente un argomento molto importante.
L'INGANNO PIU' GRANDE - prima parte
L'argomento che vado a trattare in questo articolo è abbastanza complesso sia per i contenuti che per il significato che l'articolo ha, ho deciso di dividere i miei pensieri in più articoli e di svilupparli mano mano.
Buona lettura....e grazie:

Guardate questa piccola clip:
(tratta dal film Revolver)

Quando Jack, il protagonista del film, rimane bloccato in ascensore inizia il suo dialogo interiore.
La sua voce interiore,rauca e delirante, che rappresenta tutto ciò che Jack è nella realtà (ad esempio la claustrofobia), affronta un duello spasmodico contro un'altra voce che proprio come lei, alberga nella mente di Jack.

Ma se la voce arrogante nella testa del protagonista rappresenta lui stesso, ella con chi sta combattendo?

Ognuno di noi riesce ad identificarsi con questa scena, ognuno di noi può riconoscere una voce che ci ha guidato e\o assistito nelle decisioni e nelle scelte fin da quando eravamo bambini; molti la identificano con il Pensiero, molti erroneamente la chiamano Coscienza...ma se ammettiamo che ci abita da tempo immemore, ammettiamo che questa voce non siamo noi.
Se abbiamo coscienza che dentro di noi c'è una voce che parla, vuol dire che quella voce non siamo noi.
Allora: CHI O COSA E' REALMENTE QUESTA VOCE?

Per capirlo dobbiamo fare dei passi indietro: 
"L'INGANNO PIU' GRANDE CHE IO ABBIA MAI FATTO E' STATO DI FARLE CREDERE DI ESSERE LEI"  (Revolver, il film) 


- ALL'INIZIO IL DESIDERIO DI RICEVERE DIVENTA BISOGNO DI CONSIDERAZIONE
Tutto inizia con in desiderio di ricevere (nella Kabbalah la creatura viene definita come razon lekabel - desiderio di ricevere - ossia uno spazio vuoto il quale ha come unico desiderio quello di tornare alla pienezza).

Questa prerogativa che abbiamo alla nascita viene trasformata, attraverso i primi condizionamenti, in una richiesta di considerazione. Noi iniziamo a cercare la considerazione degli altri.
La considerazione però, è una qualità che vive al di fuori di noi ed è proporzionale all'idea che gli altri hanno della nostra persona, o meglio, all'idea che noi vogliamo che gli altri abbiano della nostra persona nella misura in cui siamo stati educati fin da bambini.
  Appena nati il sistema percettivo è completamente immerso nell'ambiente circostante. Il bambino nel lettino non distingue la culla dall'armadio, o il suo ciuccio dal pavimento. Egli  infatti, non sente alcun bisogno di distinguere le varie componenti della realtà e di conseguenza non sente il bisogno di astrarsi dall'ambiente circostante e di sviluppare un proprio IO disgiunto dal Tutto.
In quel periodo il bambino reagisce ad ogni stimolo esterno (non traumatico) nel medesimo modo, semplicemente osservandolo,contemplandolo e assumendo un'espressione che per noi adulti è molto simile al sorriso. Il bambino si limita a ricevere tutto ciò che si pone sotto l'attenzione del suo apparato percettivo


Ma i parenti, non essendo abituati ad una reazione così spontanea e naturale, tendono ad intercettare l'attenzione del piccolo in modo da poterla canalizzare nella propria direzione, e quindi iniziano tutta una serie di teatrini fatti di suoni, vocine, "solletichini" e frasi insensate e demenziali che rivolgono al bebè, nell'unico obiettivo di intercettare la sua attenzione e fare in modo che esso li guardi.
Questo meccanismo accade perché l'adulto, oggi, non è in grado di relazionarsi con nessun individuo che non gli dia la propria considerazione.
Qui avviene il primo passo: quando i genitori ed i parenti riescono ad intercettare l'attenzione del neonato, inizia il primo processo di formazione. Ma contemporaneamente il bambino ha appreso che qualsiasi tipo di comunicazione passa per la considerazione.

- L'ERRORE: NOI SIAMO LA CONSIDERAZIONE CHE GLI ALTRI CI DANNO
Il bambino quindi identifica se stesso non più come una parte di un sistema più grande ed interdipendente, ma solo ed unicamente in base alla quantità di considerazione che riceve dagli altri. Imparado quindi che non ricevere considerazione vuol dire non esistere, lega se stesso alla considerazione delle persone a lui più familiari: i genitori.
Questo però lo inizia ad esporre a frequenti traumi.
Ad esempio la frase: "Fai il bravo\la brava altrimenti mamma non ti vuole bene!" scatena nel piccolo uno scompenso dovuto dal fatto che egli identifica la sua stessa vita con "il bene che la mamma gli vuole". 
Quindi la frase risuonerà nella mente del bambino come: "Se non fai il bravo smetti di esistere!".
Agghiacciante vero?

- REPRESSIONE DELLE PROPRIE ATTITUDINI E MESSA A TACERE DELLA PROPRIA COSCIENZA
Il condizionamento continua e noi cresciamo.
Quando sei diventato un pochino più grande (più o meno all'età delle scuole elementari) hai una bellissima caratteristica: una creatività esplosiva ed una voglia di scoprire innata e che rappresenta il diretto specchio del tuo modo di essere (Coscienza di sé).
Però purtroppo assecondare la tua VERA natura o vocazione costa troppo in termini di tempo ed impegno per i tuoi genitori, oramai presi da una vita frenetica e già saliti su di un treno che corre a velocità forsennata.
I talenti (come la curiosità, la voglia di scoprire e di conoscere) vanno coltivati, ma loro non sempre avevano tempo: dovevano lavorare, pulire, lavare i piatti, guardare la partita, preparare la cena, andare a fare la spesa, etc. 
Così hai imparato a reprimere le tue attitudini, limitando anche le tue domande (non perché avessi già capito tutto, ma semplicemente perchè nessuno era disponibile a risponderti sempre) allineandoti con la considerazione che loro ti davano nei modi e nei tempi da loro stabiliti.
Chi più e chi meno.
Essendo quelle attitudini direttamente collegate con la tua Coscienza di esistere, la loro messa a tacere ha comportato la messa a tacere della tua Coscienza individuale, rimpiazzata da una coscienza imposta dai condizionamenti esterni.
Ed è quella che da quel momento in poi inizia a "parlare incessantemente nella nostra testa", perché al contrario  della Coscienza di sé, che comunica attraverso le intuizioni, i flash e le sensazioni, quest'altra comunica attraverso l'unico mezzo che conosce, quello che gli permette di esistere in base alle relazioni che instaura con l'altro: il Dialogo.

- IL BISOGNO DI CONSIDERAZIONE SI TRASFORMA IN EGO
La considerazione esterna ci permette di assumere un ruolo sociale, quindi ci appaga (principio di autoaffermazione), ma allo stesso tempo ci incatena all'immagine che gli altri hanno di noi, un'immagine che dobbiamo rispettare per mantenere quel ruolo che ci siamo ricavati e nella quale direzione rivolgiamo tutte le azioni della nostra vita.
La vita così ci sfugge di mano fin da bambini e, non essendo più in grado di percepire noi stessi, viviamo nel riflesso di noi che vediamo negli altri.
Allo stesso modo ci creiamo un immagine degli altri che per forza di cose non corrisponderà mai al reale, perché basata su una nostra falsa percezione di noi e di conseguenza del rapporto tra noi e l'altro.
Questo circolo vizioso innesca una spirale che fa si che più noi ci sentiamo inadeguati, più cerchiamo la considerazione degli altri e più rincorriamo la considerazione degli altri e più, allontanandoci dalla reale percezione di noi stessi, ci sentiamo inadeguati.
Questo meccanismo viene chiamato Spirale di Depotenziamento.
La tua Coscienza Imposta (vedi il paragrafo sopra per la definizione) innesca un meccanismo di difesa  per preservarti dallo shock, intercettando lo stato d'animo creato dal meccanismo a spirale. 
Questo meccanismo, che nella realtà non dovrebbe esistere, viene giustificato proprio da quella parte di noi che quindi, si mette all'opera per renderlo reale: un dialogo interiore lo giustificherà, lo sosterrà e renderà quella sensazione uno stato d'animo che poi produrrà una reazione attraverso un comportamento.
Tutto questo per adeguare la realtà all'immagine fittizia che abbiamo di noi, e rinforzare quindi quello che in psicologia viene chiamato: EGO, una parte di noi frutto esclusivamente dei condizionamenti ricevuti e orientata a richiedere considerazione per ricevere in cambio potere.
(La Kabbalah lo definisce come razon lekabel al menat lekabel, ossia desiderio di ricevere al solo fine di ricevere.)

Ad esempio, quando camminiamo per strada di notte e vediamo un tipo che non ci piace il nostro Ego inizia a ciarlare, cominciando a dare definizioni: "E' bello o brutto? E' giovane o è vecchio? Perchè cammina in modo strano? E' pericoloso o innocuo? Mi vorrà derubare? Forse è meglio che cambio strada?Ma se cambio strada magari se ne accorge e capisce che ho paura?"
Tutto questo dialogo produce inevitabilmente una sensazione che per forza di cose creerà una reazione: continuare diritto o cambiare strada.
Naturalmente a seconda di qual'è la mia Personalità.




- CHI DIVENTIAMO E CHI STIAMO ALIMENTANDO?
La tua vita(mangiare, bere, dormire, leggere, viaggiare, etc) è orientata ad accrescere te stesso, sia a livello fisico-biologico che a livello mentale ed intellettivo.
Ma TE STESSO chi è?
Se non sei il tuo Ego, che è un meccanismo che si crea dentro di te, sei forse la tua Personalità?
  Il tuo carattere, le abitudini, le tue preferenze, ossia la tua Personalità, si formano per effetto di fattori esterni strettamente dipendenti da DOVE, COME, QUANDO E PERCHE' NASCI e alle relazioni esistenti tra questi fattori.
Il tuo carattere ha poco che vedere con te, ma con il mondo la fuori .
Penso che non ci voglia un indovino con tanto di laurea in neuropsichiatria per affermare che se tu fossi nato in un altro posto, con altre condizioni di vita, in un altro anno e con una cultura diversa avresti certamente un carattere completamente differente.
Quindi la tua personalità è una parte del tuo Ego, ed ha il semplice compito di mediare tra il tuo corpo (la tua macchina biologica) e l'ambiente esterno attraverso quella serie di meccanismi che chiamiamo comportamento.


Quindi torniamo di nuovo al problema iniziale: tutto ciò che tu credi di essere è frutto dei condizionamenti e quindi DEL TUO BISOGNO DI RICEVERE CONSIDERAZIONE.


E allora perchè vivi? O meglio, chi sta vivendo al posto tuo (al posto dell'originaria Coscienza di Sè)?
E quindi a chi sto dando da mangiare, bere, dormire e leggere ogni giorno?


- DANDO UN'OCCHIATA AL PASSATO. L'EGO NELLA TRADIZIONE
La radice della parola peccato è peccus. Peccus come mancus vuol dire sbagliare, mancare il bersaglio(attribuito poi ai mancini, ossia "sbagliati di mano").
Il peccatore è quindi colui che manca il bersaglio nel porsi le domande.
L'entità a cui attribuiamo l'induzione al peccato è tradizionalmente Satana (e non Lucifero o il Diavolo, che sono entità diverse che approfondirò in altri articoli).
Satana non è un demone con le corna, o una bestia dalla forma antropomorfa, in ebraico Satàn ha il semplice significato di AVVERSARIO, COLUI CHE SI OPPONE.
Questa entità, nella tradizione giudaico-cristiana, non è un'entità fisica, bensì uno stato che è dentro di noi.
  Quindi Satana, nella tradizione non è nient'altro che " l'avversario interno che ci distoglie dal centrare il bersaglio, dal fare il giusto" quindi quella parte di noi che va dominata per giungere alla verità e quindi ricongiungerci con il Messia, ossià il Mashiach cabalistico rappresentato dalla Sefirah Keter, ossia la VOLONTA'.


Quello a cui la modernità da il nome di Ego.


Spiegazione dell'immagine:
il dipinto nella foto rappresenta proprio questo processo. Il personaggio in alto è S. Michele (Mi-kha'El= chi è come Dio o simile a Dio, accompagnato nelle chiese e nelle cattedrali dalla scritta Quid est Deus= che si è fatto Dio) che rappresenta la Volontà, la qualità secondo la tradizione più vicina al divino, nell'intento di schiacciare la Satana, (l'avversario).
L'arcangelo però non lo uccide, ma lo tiene sotto scacco con la sua lancia, infatti rappresenta la Volontà che domina la Tentazione, la Coscienza che domina l'Ego.


- UN PROBLEMA DI RISORSE
La prima tattica in Guerra è quella di bloccare l'accesso alle risorse dell'avversario così da limitarne drasticamente la resistenza.


Il dialogo interiore è il metodo che adotta il tuo AVVERSARIO interno per prosciugare tutte le risorse energetiche della sfera intellettiva della macchina biologica.
In poche parole, senza il dialogo interiore, senza le preoccupazioni e i pensieri causati dalla Spirale di Depotenziamento dovresti realmente chiederti chi sei e se ti piace o no quello che stai facendo.



- METTERE FINE AL DIROTTAMENTO
Il treno che viaggiava sul binario della nostra esistenza è stato deviato, attraverso i condizionamenti ricevuti, in direzione di una personalità e di un ego che non solo non rispecchiano ciò che siamo realmente ma innescano una serie di meccanismi che hanno la loro manifestazione in un dialogo interno incessante, CREANDO UNA PRIGIONE PER LA NOSTRA MENTE e per il nostro Essere.
Questo ci porta a fare scelte e ad attuare gesti tesi ad occultare costantemente la nostra vera natura, producendo comportamenti che sono il solo frutto di un rapporto con noi stessi a dir poco nullo.


Ci disegniamo sempre come vittime delle situazioni ("sto antipatico a tutti", "il capo mi odia", "i miei figli non mi rispettano", "mia moglie\marito mi tradisce perché non mi ama abbastanza", "faccio un lavoro da schifo ma mi merito di più" e via dicendo) non capendo che l'unico motivo per cui le cose ci accadono è perché NOI vogliamo che ci accadano non facendo nulla per evitarle. Partendo dalla salute fino ad arrivare ai rapporti umani.
Non siamo più padroni della nostra vita perché siamo abituati ad andare con il pilota automatico, perché ci fa comodo, perché ci deresponsabilizza.


Questo nostro problema si riflette inevitabilmente sul rapporto che abbiamo con l'altro e con la natura.
E un essere del genere, dotato dell'intelletto ma con un rapporto con se stesso costruito in questo modo che tipo di mondo potrà mai costruire?


QUELLO CHE VEDIAMO SGRETOLARCI ATTORNO OGGI!


Ci siamo costruiti una prigione e l'unico modo che abbiamo per evadere è quello di capire  di cosa siamo schiavi 




sabato 28 gennaio 2012

Matrix sta crollando. Se perdi il SOGNO sarai spazzato via anche tu.

Molti avranno notato che proclamo e metto in evidenza sempre l'ESSERE SE STESSI. Il problema è che in pochissimi si può affermare di conoscerci davvero. Con questo metto in evidenza che quando scrivo su determinati argomenti non voglio assolutamente dire che altri metodi son sbagliati ma che bisogna prendere in considerazione anche altri "semi" da poter piantare ma qui, date le ultime vicessitudini italiane, mi sa tanto che la gente vuole un ennesimo "medioevo"; vuole il suo vecchio divano di fronte al camino e continuare a perpetuare un sistema ormai destinato allo sfasciacarrozze.
In questi giorni di malcontenti e rivoluzioni varie non ho potuto fare a meno di notare una frase che i LAMENTOSI di facebook stanno amando tanto.

Ecco lo "slogan" di aggancio energetico (l'amo a cui tutti abboccano per farla breve) su cui fanno leva i famosi "direttori d'orchestra" (il sistema-matrix-agente Smith):
"CHI NON VUOLE RIBELLARSI, NON HA IL DIRITTO DI LAMENTARSI".

Il magico trucchetto per tentare di perpetuare questo sistema è proprio quello di fare leva sulla disperazione, la paura di non poter più sopravvivere in queste condizioni economiche, la famiglia, il futuro , il figli, il lavoro, le spese..(ovvio che per l'individuo medio schiavo di se stesso non è facile non far fronte a queste situazioni dove ci son in mezzo dei figli o una famiglia in quanto risulta essere CONDIZIONATO e non riesce del tutto a comprendere che dipende da lui il tutto).
In una sola parola tutto questo si traduce in PRE-OCCUPAZIONE (occuparsi prima).
Un sistema infallibile creato a tavolino ma solo finchè "NEO" (il protagonista del film Matrix) non si sveglia del tutto.

Non abbiamo ancora capito che ci stiamo facendo ubriacare con l'ACQUA credendo di prendere delle scelte autonome, ma credo che anche questa volta (nella rivolta dei FORCONI siciliana ad esempio o nei vari scioperi di questi giorni) sia stata indotta a livello emotivo come sempre accade.
Al famoso "pendolo energetico" non interessa che l'essere umano sia un sostenitore o un avversario accanito e incazzato del sistema, l'importante è che funga da PILA, da MUCCA DA MUNGERE, da succulenta preda a cui succhiare tutta l'energia e per tanto continuare ad esistere alle sue spalle "inconsapevoli".

Posso gridarlo anche 24 ore al giorno ma finchè non lo si comprende nella parte più profonda di se stessi è inutile sbandierare lamentele a destra e a manca in quanto questa è una "battaglia" (se cosi la si può chiamare) a livello sottile, energetico.. è una sorta di sfida con il proprio demone proiettato nel mondo.
L'azione ci sta pure, questo è ovvio ma c'è solo un piccolo importante particolare:
l'azione della maggior parte delle persone è esclusivamente una RE-azione automatica ad uno stimolo esterno che dipende dalla paura e dal giudizio. La vera azione è ben differente ed è ANIMICA ed è dettata da un sogno di rinascita e non da una paura di soccombere! 

Direzionare i pensieri, l'energia e l'attenzione a favore o contro qualcosa la manifesta. In questo meccanismo rientrano le paure e le re-azioni automatiche/indotte per far si che certe situazioni si verifichino dando l'illusione che siano frutto di AZIONI consapevoli dettate dal libero arbitrio ma che tale non è.. purtroppo su questo si basa l'AMO a cui abboccano le masse inconsapevoli. 
La società fa di tutto perché cerchiamo la felicità fuori di noi – in un nuovo sistema di governo, in uno stipendio maggiore, in una diversa posizione sociale – cioè nell’unico luogo dove essa non può trovarsi. Non è la bandiera che fa la differenza, ma chi la sventola.

Ma ognuno ne deve far esperienza da solo imparando dalle ripetute, ripetute e ripetute situazioni che omologa nel dire:    MI ACCADE SEMPRE LA STESSA COSA??
Ma c'è da ricordare che "Quanto peggio pensate del mondo, tanto peggio vi apparirà."
Non esistono disgrazie. Le cose esistono semplicemente nel loro corso naturale. Siamo noi "CONDIZIONATI" dal giudizio a darne la connotazione soggettiva.
Ognuno vede il mondo attraverso l'idea che ha di se stesso. 

Se non ci liberiamo da tutti quei programmi che ci girano dentro inculcati dalla nascita a causa dell'EDU-CASTRAZIONE ricevuta nei primi 7 anni di età, continueremo a deresponsabilizzarci e a dare la colpa agli altri. Se ci identifichiamo con le nostre paure saremo sempre e solo la risposta ad uno stimolo esterno. 
Un semplice esperimento di CAUSA/EFFETTO. 

Tutto quello che suscita in voi una re-azione automatica di insoddisfazione, indignazione, agitazione e compagnia bella, è l'effetto provocatore del "sistema".
Così come in un sogno, fin quando non vi rendete conto che state sognando, farete la parte della marionetta di uno spettacolo organizzato da altri e l'incubo vi perseguiterà. Ma non appena vi SVEGLIATE scrollandovi di dosso l'allucinazione, prendendo coscienza e consapevolezza del gioco fittizio, diventate padroni della situazione senza più dipendere dalla paura indotta. Vivrete un sogno lucido. Chi è attorno a voi potrà anche continuare a vivere in uno stato di zombie/schiavo del
Sistema. SVEGLIARSI apre un universo di immensa consapevolezza!
Se vuoi continuare a dormire fa pure.. io suono soltanto un campanello ma il resto lo devi fare TU!
 

In più la coscienza collettiva esorcizza con eventi a cui stiamo assistendo perche non vogliamo accettarli in noi. 
NESSUNO DEVE CONVINCERE NESSUNO.. è un'esperienza personale. E' un viaggio personale in un oceano immenso..
Qualcuno scrisse:
“Il lato oscuro” è la famosa ombra presente in ognuno di noi. In particolari ed estreme condizioni essa arriva a controllare e manipolare la persona stessa e di conseguenza le masse. L’Ordine Mondiale altro non è che un’unica grande ombra, unione di tante ombre… È molto importante sapere non solo che ognuno di noi ha al suo interno un lato divino (luce) e un lato demoniaco (ombra, oscurità) ma che quest’ultimo, se lasciato andare e nutrito, è in grado di controllare le nostre vite. [Marcello Pamio]

E aggiungo: BASTA CON LA " CONSIDERAZIONE" e "L'APPROVAZIONE" altrui. Non deve interessarvi il giudizio altrui. Non vi interessa l'ATTENZIONE altrui per ricevere sicurezza sul vostro sentire.
Questo è l'inganno colossale dell'edu-castrazione ricevuta: voler ricevere la considerazione e l'approvazione esterna.
TROVA TE STESSO IN TE STESSO CON TE STESSO e USA GLI SPECCHI DEL MONDO ESTERNO SENZA VOLER DISTRUGGERE LO SPECCHIO PER AGGIUSTARE L'IMMAGINE!
TU inteso come essere umano! 
Continuiamo a sognare un nuovo mondo, una nuova Terra,  con azioni vere guidate dal SOGNO e non dall'indignazione cercando di non volere una continuazione del vecchio sistema con una stupida e falsa conduzione "economica" della vita (ormai allo sfascio), dove la gente protesta perchè vuole un lavoro o la benzina a poco prezzo (ossia continuare ad essere schiavo)...
 AZIONIAMOCI invece per creare energie alternative sull'esempio di TESLA, dove il lavoro è svolto delle macchine, dove ci si può dedicare alle proprie passioni, dove ci si alza al mattino per coltivare e godersi il proprio sogno.

Questo sistema sta morendo e sta creando paura in tutti coloro che ne sono schiavi e condizionati e solo chi avrà paura di morire e lo temerà allora morirà con esso perchè questo pianeta ha bisogno di pulizia. Tutti stanno facendo i super buonisti spirituali o i rivoluzionari lamentosi cadendo  nel tranello della rivoluzione guidata o dell'altruista che vuol apparire bravo per non finire all'inferno o per sciogliere un ipotetico karma,  ma si stanno solo spostando su un ramo dove "matrix" vuole che vadano e quel ramo sta per esser tagliato e tutti cadranno. 
Ripeto: Se vuoi continuare a dormire fa pure.. io suono soltanto un campanello ma il resto lo devi fare TU!  

Concludo con questa citazione:
"Libertà significa essere liberi da ogni attaccamento interiore... anche 
l’attaccamento ultimo... quello alla vita; solo allora l’essere umano può dirsi libero e non più soggetto a manipolazioni.."
[Citazione]


Ricordate che la LAMENTELA ha il potere di attirare tutto ciò di cui vi lamentate e di perpetuarlo. 
Parola di un lamentante.. 
..un mondo diverso è possibile e bisogna cominciare da se stessi!!!

martedì 17 gennaio 2012

SENSO DI COLPA attira situazioni poco piacevoli nella tua vita..ma puoi uscirne ADESSO!


Questo è solo il mio personale e soggetivo punto di vista in base al percorso che riguarda me.Non è mia intenzione dire che è la verità oggettiva ma è la mia ATTUALE VERITA': 

Il SENSO DI COLPA equivale a dire che inconsciamente senti di meritarti una pena/punizione.
il chè significa che inizi anche ad alimentare la paura per questa eventuale punizione,
la cui frequenza vibratoria, dovuta all'energia che ne scaturisce,
fa sì che nella tua vita tu sia punito tramite un evento o una situazione particolare per cui tu possa dire:
"ecco lo sapevo, me lo meritavo!"

Hai semplicemente dato àdito e regalato la tua energia creatrice al SENSO DI COLPA "manipolatore" della tua vita e alla conseguente PAURA da cui dipendi ossesivamente in quanto ti ritieni vittima di un mondo  che agisce come un tiranno e che spesso non punisce i "cattivi" e non premia i "giusti".
Non esitono giudici "lassù" , nessuno vi giudica!
Questa è una scuola, ed è la Vita. Si impara a trovare il proprio CENTRO DI GRAVITA' PERMANTE e a dirigere la propria energia in una creazione costante della propria realtà in un lambirinto di "DUALITA'" (bello/brutto - buono/cattivo) dove sperimentarsi senza sosta in un coninuum "QUANTICO" (FISICA QUANTISTICA) di realtà parallele.
Quando crei un potenziale di energia sappi che, per la legge dello stato naturale che governa l'universo, dovrà essere riequilibrato e per tanto,per scioglierlo, interviene quella famosa atteggiamento/parola: PERDONO.
Il PERDONO di cui si parla tanto nell'etica e nelle religioni più manipolatrici.
Per cui,inconsciamente ed energeticamente, ti senti piu leggero e lasci andare quel senso di colpa..

Quindi la tanto amata tecnica NEW AGE ho'hoponopono in questo caso fa solo capire che che siamo noi che dobbiamo perdonare NOI STESSI (in quanto responsabili di tutto ciò che ci accade fosse anche lo stupro-non me ne vogliate ma è cosi) e non centra nulla con l'implorare il perdono altrui con la speranza che l'altra persona ci faccia sentire meglio e quindi non più in colpa.

E' una questione enregetico/evolutivo/personale.
Tu cedi il tuo potere e la tua energia attraverso la tua dipendenza dai condizionamenti che il tuo percorso ti ha messo davanti per darti la possibilità di uscirne una volta conquistato il contatto con la parte eterna di te stesso:
la tua ANIMA, che è e rimarrà, per il momento, una parola fino al momento in cui...
la PERCEPIRAI senza etichettarla in nessun puntino spazio/temporale.

PS:
La realtà te la crei costantemente personalizzandola in base a dove dirigi l'energia
e quindi l'idea di salvare il mondo (battaglie, guerre, vinti, vincitori, guerrieri della luce ecc)
è solo un'utopia illusoria del mondo proiettato là fuori che ha lo scopo, invece, di far svegliare l'essere umano. 
E' semplice evoluzione.
E' personale  ma che nell'insieme diventa collettivo rimanendo pur sempre personale.
Non esistono lotte tra angeli e domoni "esterni" a noi ma personali sintomi e tentativi di risveglio alla propria anima.
Claudio.

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