martedì 29 novembre 2011

INNO ALLA VITA


Mentre guardavo il film L'ATTIMO FUGGENTE,
ho vissuto un attimo di VITA. Cosa voglio dire? L'ho scritto qui sotto, è una dedica per il genere umano.
Leggete ascoltando questa musica



Cara Vita, cosa è successo?
Sono nato e me ne son dimenticato?
Dov'è quell'atto eroico di cui son testimone?
Dov'è quel tempo strepitoso in cui ogni cosa esiste per il sol fatto di esistere, di esser te, o Vita?

Cara Vita, quando è successo?
Sono uscito dal quel grembo strillando e ora ti strillo perchè voglio ritornarci?
Quand'è che io e te abbiamo iniziato questo cammino?
Quand'è che io e te ci siamo uniti e poi dimenticati l'uno dell'altra?

Cara Vita, perchè è successo?
Mi hai accarezzato, schiaffeggiato, sorriso, rimproverato, cullato..
mi hai tolto una gamba, un braccio, un occhio,
ma eri sempre con me.
Anche se non potevo camminare, tu lo facevi per me.
Anche se non potevo abbracciarti, tu lo facevi per me.
Anche se non potevo vederti, toccarti.. tu lo facevi per me.
Mi hai preso a pugni
ma nel medesimo istante mi tendevi l'altra mano per sollevarmi.
Mi ha sgridato con toni solenni e vibranti
ma nel medesimo istante mi cantavi la tua dolce melodia dell'"ESISTENZA".
Mi hai tirato un morso
ma nel medesimo istante mi baciavi con il calore vivo della prima cotta.

Cara Vita, chi sei tu? Chi sono io?

Mi hai tirato fuori dal nulla.
Mi hai spinto nel vuoto, quale tu sei, per riempirti di me.
Poi di nuovo mi rivorrai in quel nulla per ritornare ad essere
il grande ed eterno mistero inconoscibile quale tu sei.

Caro ME, Io sono Te!
Non sono mai nata e mai morirò.
Tu mi sei testimone anche quando ti dimentichi di me, di te, di noi.. perchè niente può separarci.
Noi siamo nessuna cosa.
Noi SIAMO, punto. Noi esistiamo. Noi esprimiamo. Noi luccichiamo. Noi amiamo la nostra unione.
Noi siamo la stessa cosa.
Io, Vita, esisto da sempre. Tu, splendida creatura, non hai fissa dimora, se non Me che sono Te.
Se non ci fossi IO, non ci saresti nemmeno Tu.
Ricordi il calore di quel grembo con nostalgia perchè
volutamente sei caduto nell'oblio della magia che ti avvolge
credendo che IO fossi separata da TE.
Illudendoti che per vivere saresti stato costretto a compiere opere grandiose.
Ma l'opera grandiosa l'hai compiuta nascendo a te stesso come esempio della perfezione della creazione.
E quella ancora più grandiosa, ricordandoti di te, di me, di noi!
Ma nonostante tutte le avventure, che cataloghi banalmente in belle brutte, ti abbiano segnato il percorso,
sei ancora qui che mi condanni, che mi giudichi, che mi esalti, che mi sbeffeggi, che mi deridi..
Stai solo giocando a ritrovare la cosa che da tempo non trovi:
TE STESSO, ME STESSA, NOI.. UNICO E MERAVIGLIOSO SIMBOLO dell'UNIVERSO.
In questo apparente buio non ti sei accorto che continuavi a VIVERMI.
Ora desideri ritornare nel nulla dal quale provieni, ma ti do un consiglio:
Tu non vieni da alcun luogo e non andrai in alcun luogo e non ci sarà alcun tempo che non sia quello perfetto per vivere.
L'unico momento in cui io e te esistiamo è ADESSO.
Muori in questo istante e vedrai la tua rinascita accadere in ogni eterno secondo del tuo tempo
che altro non è che l'infinito istante del mio.
Non attendere la sciocca morte fisica per rinascere.
Adesso muori a te stesso e rinasci a me che sono te.
Ora tu sei VIVO, sentilo come vibra in ogni gesto che fai, in ogni cosa e persona che guardi, in ogni specchio umano che incontri.
Non dimenticarti mai di me, perchè tanto non ci riusciresti.
A presto VITA.
Dimenticavo..SEI PERFETTO, UNICO ed IRRIPETIBILE!

Claudio. 

sabato 26 novembre 2011

CONOSCI TE STESSO: distinguere la "chiacchiera" dall'"ispirazione". L'anima "impressiona". (di Rocco Bruno)


Se qualcuno ha frainteso il RISVEGLIO DELLA COSCIENZA con il falso buonismo spirituale o con ipotetici fratelli dello spazio o santoni o cristi volanti che vengano a salvarci, credo che abbia sbagliato pagina... 
lo dico con tutta sincerità e tranquillità.. 
Se qualcuno crede che la propria vita sia divisa in "materiale" e "spirituale" ha sbagliato luogo.. 
CRISTO CROCIFISSO non è altro che la morte, la crocifissione della personalità umana con i suoi vari io (ego) condizionati da tutti i suoi meccanismi RE-ATTIVI.
 Tutti quanti su questa pagina sono ben accetti per confrontarci e condividere le proprie esperienze ma se sentite che questo non è il vostro posto perchè condizionati da idee preconcette, sappiate che o ci si SVEGLIA da questo sonno oppure possiamo continuare a raccontarci barzellette!
 La questione è che VIVIAMO LA VITA ( come fosse una cosa a parte) E POI CI ATTEGGIAMO A GENTE SPIRITUALE. 
Se si è venuto a creare un EGO SPIRITUALE allora si è ricaduti in un altro schema deviato di condizionamento e di "sonno". "LA TUA VITA E' IL PERCORSO!!"
A tal proposito prendo un articolo pubblicato da ROCCO BRUNO ( il quale ha saputo magistralmente interpretare il film MATRIX in una parabola moderna).
Non lo conosco di persona ma la vibrazione che in me c'è mi ha saputo comunicare che val la pena di essere SHOKKATI per poter risvegliarsi o perlomeno, tendere ad un ipotetico risveglio.




Sappiate che fintanto che ci sarà nella nostra testa una voce che ci suggerisce cosa fare, cosa è bene e cosa è male, significa che siamo in presenza di un qualche “io”, ego, aggregato psichico e nulla a che vedere con la nostra reale essenzialità. E’ questa voce a generare la reazione emotiva del senso di colpa, della paura, dei dubbi, della timidezza, del senso di inadeguatezza, le preoccupazioni, i timori, il dogmatismo, l'ottusità, l'esaltazione e l'odio o la collera in generale. Dovresti esserti reso conto oramai che il mondo è un riflesso di quello che sta avvenendo dentro di te. Se ti senti sconvolto o squilibrato, il posto da guardare e dentro a te stesso, e non fuori alle cose che percepisci o all’oggetto della tua osservazione. Usare il nemico che percepiamo fuori di noi per scovare ciò che ci controlla è una pratica di immansa efficacia, ma richiede una grande volontà. Le circostanze e gli altri non sono la causa del tuo problema, ma è come tu interpreti, alla luce dei tuoi schemi e del tuo condizionamento, queste cose è tutto ciò che realmente ti sta accadendo.

Tra l’altro tutto ciò che credi di percepire è solo una piccolissima, una minima parte del reale. Quello che percepiamo, che vediamo, che odoriamo altro non sono che segnali elettrici interpretati, o meglio, trasformati dal cervello in un immagine olografica che esiste solo nella tua testa. Noi letteralmente non abbiamo la ben che minima idea di quello che sta realmente succedendo là fuori. Vediamo forse le onde radio? Vediamo l'eletrosmog, le onde Tv, del satellite, del digitale terrestre?  Vediamo, forse, la forza di gravità? Vediamo forse la corrente elettrica che corre dentro ad un filo di rame? No! Eppure crediamo che esiste, come mai? Perchè ci è stato detto che è così, ma non lo sappiamo,  non lo percepiamo nemmeno intuitivamente, è un idea, un idea che lavora nella nostra vita come un programma.


Ci descriviamo il mondo attraverso le idee che ci sono state inculcate. Cosa ci fa credere che ciò che stiamo osservando sia la totalità del reale? L'illusione di avere tutto sotto controllo. Noi non vediamo nemmeno i pensieri degli altri o le loro emozioni, eppure desumiamo di sapere chi abbiamo difronte, non sappiamo nemmeno cosa alberga realmente, perchè non siamo in grado di metterci al loro posto, però riusciamo lo stesso ad essere così zelanti nel giudarli a prima botta. Come mai? Forse quello che sentiamo, dico l'irritazione o la simpatia per qualcun altro, è perchè qualcosa di quella persona risuona anche dentro di noi. Noi non siamo in grado di riconoscere niente che non abbiamo già vissuto o provato anche noi. Ed allora quando diciamo che qualcuno è invidioso, come possiamo dirlo, senza esserlo stati anche noi. Come potremmo individuare che è proprio di invidia che si tratta.


L'uomo attribuisce ai limiti dei suoi sensi, scambia,cioè, letteralmente i limiti del suo campo visivo, olfattivo, auditivo e tattile, per i limiti del mondo. Quello che noi chiamiamo il conscio, percepisce solo una piccolissima parte del tutto, il resto viene percepito, elaborato e vissuto dentro, in quello che qualcuno chiama inconscio, il sub conscio è da considerarsi una sorta di mediatore: la mente,  cioè ciò che trasferisce a livello conscio parte di quello che ci sta accadendo dentro; è per questo che non sappiamo da dove arrivano i pensieri. Il conscio ne prende solo atto che stanno accadendo. Ed è qui che possiamo però intervenire, scegliendo di prendere tutte quelle idee, congetture, interpretazioni del reale per vere o capire che quel vociferare è qualcos'altro, l'espressione dei nostri limiti autoindotti. Dall'inconscio emerge anche un altra cosa, che sembriamo letteralmente ignorare a causa dell'eccessiva attività del mediatore, che non sta più facendo il lavoro per cui esiste.


A causa del condizionamento o educazione ricevuta nei primi anni di età (sempre la stessa cosa dico, ma è perchè ha un enorme influenza nelle nostre vite) abbiamo imparato a credere a quello che ci dicono o ci hanno detto essere il mondo (descrizione del mondo), invece che percepire quel qualcosa d'altro che siamo. A causa di quest'attività mentale ci perdiamo letteralmente quello che sta realmente accadendo. Quando uno gioca con la “presenza” inizia a rendersi conto che è così. Da dove viene l'intuito? Sai quella certa sensazione che c'è qualcosa che non quadra nel mondo, non sai cos'è, la mente non ha una spiegazione per questo, ma è abbastanza forte da accorgerti che c'è? Tanto più forte è questa sensazione e tanto è possibile rendersene conto. La coscienza è la scelta di lasciarla emergere. Ecco che allora, se non liberiamo a testa da tutti quei programmi che ci girano dentro, hai voglia di dare la colpa agli altri, ... noi non vediamo tutto del reale ma solo quello che riusciamo a captare senza descriverlo, giudicarlo o altro. La nostra capacità di essere presenti dipende da quanti programmi stanno girando in quel dato momento. Se giudico, non esisto! C'è poco da stare allegri, c'è che imparare a discriminare e individuare chi è che parla, “se cambi le regole su ciò che ti controlla” - quello smette di poter controllare. Quello che abbiamo chiamato ego chiacchiera, mentre la parte reale ci impressiona, è attraverso un impressione, che diventa ispirazione, che ciò che noi siamo si manifesta qui ed ora nel campo del conscio.


E' per questo che è così importante imparare a volersi bene, perchè l'ego sempre cercherà di metterti in svantaggio, anche quando ti vezzeggia e di adula. Tutto viene da un ordine di mondo differente da questo, da quello che consideriamo il “conscio”. iI vissuto proviene da dentro, ma l'effetto che produce mi permette di capire chi sta controllando, cosa, e così che inizio un autentica liberazione o rivoluzione. L'ego emette una precisa vibrazione e quella vibrazione è la forma che prenderanno le nostre emozioni. Il reale, l'anima, quello che noi siamo, il divino, etc... crea un impressione e quell'impressione genera un tipo totalmente diverso di vibrazione che è quello che noi sperimentiamo come un particolare sentimento o sensazione, senza parole, … le parole arrivano dopo quando il mediatore si accorge che è cambiato qualcosa e comprende di non essere i suoi pensieri.


Ecco perchè “essere l'eletto è come essere innamorato”, perchè è il sentimento che sperimentiamo quando siamo innamorati che è l'espressione di qualcosa di terribilmente reale e divino, il dopo è tutta un altra storia. Iniziamo a voler controllare l'altro e tutto si ritira. Serve comprendere (e non capire) che non tutto dei fatti che ci accadono è in chiara luce, che molte delle nostra azioni sono determinate dal nostro inconscio e da chissà cos'altro; se la nostra attenzione si limita ad osservare o meglio constatare o subire l'effetto, difficilmente troveremo la causa. Se non ci prendiamo la totale responsabilità di quello che ci sta accadendo, almeno a livello intellettuale (unica cosa di cui disponiamo allo stato attuale), difficilmente arriveremo a renderci conto che stiamo compartecipando e non siamo vittime di quello che ci sta accadendo ...


Responsabilità e respirare hanno la stessa radice, strano! Urge ripulire la mente da quegli ostacoli, effetto della prima educazione; pensieri, idee, credenze che sono la nostra descrizione del mondo, di quello che i sensi percepiscono, in una parola urge liberarsi della programmazione di base, e di conseguenza dai blocchi emotivi che ristagnano nel nostro Plesso. “C'è lei dietro tutto questo dolore, dietro ogni omicidio, ...“ . - (revolver, G. Ritchie, 2005).

“E' da talmente così tanto tempo che sente quella voce, Mr Green, che ha finito per credere che sia la sua”. Lo strumento dell’intelletto, potentissimo ed estremamente interessante, è stato ridotto ad una chiacchiera inutile ed inconcludente, ma che determina, controlla e domina la nostra vita attraverso un attività incessante di analisi, comparazione, definizione; esso discerne attraverso modelli e paradigmi pregressi, attraverso un vissuto, ricordi di pregresse esperienze che non è detto che siano equivalenti a quello che ci sta accadendo, adesso.


Delle volte l’idea di specchio non ci aiuta, possiamo, allora, pensare all’idea di “programma condiviso” inteso come quella data serie di atteggiamenti, o insieme di comportamenti, postura fisica, parole, idee, credenze, emozioni, etc. che mascherano un ego e che sono in comune, in condivisione con quelle persone che sono così capici di farci imbestialire, provare invidia, farsi detestare, o rendersi antipatiche. Programmi, sono tutti dei programmi - "Quelli che funzionano, che fanno ciò per cui sono stati creati, sono invisibili - “potresti perfino credere che non esistono”. - (matrix realoaded, 2004).


Noi siamo identificati, prendiamo cioè identità dalle nostre idee, dai nostri ricordi, da quell'immagine residua ed alterata di sé che abbiamo creato a causa dell'aver ignorato quello che siamo e della, come ho già detto, mancanza di presa di coscienza di come produciamo gli eventi o le circostanze; della nostra scarsa visione. Noi abbiamo la più pallida idea di cosa ci stia accadendo, anche adesso, salvo che non si stia sorvegliando quello che ci stia avvenendo dentro. Tutto comincia con una presa di coscienza, con la comprensione di essere nel problema. E' sotto l'influsso di un ricordo residuo che riproponiamo sempre gli stessi schemi ed è per questo che ci accade quello che ci accade.


Siamo identificati 100% con desideri e pensieri che per lo più non sono neanche nostri e la cui attività incessante è in grado di determinare e controllare tutta la nostra vita. Noi non ricordiamo realmente quello che è stato, non siamo certi di quello che abbiamo vissuto, la nostra esperienza pregressa, ecco perchè l'ho chiamato “ricordo residuo”; è solo quello che abbiamo registrato in quella data circostanza in base alla capacità di quel momento di comprendere cosa ci stesse accadendo realmente. Se recupero quella memoria totalmente forse mi rendo conto che me ne ero fatto un idea sbagliata, e che le persone che incriminiamo non sono incriminabili e che forse le cose sono andate un po' diversamente da come mi ricordavo o come credevo fossero andate.


Il nostro problema è che non ci ricordiamo bene e che non eravamo così coscienti da renderci conto cosa stesse accadendo, abbiamo vissuto male l'esperienza generando in noi un dolore. Quel dolore è diventato un temibile parassita che si nutre sottobanco della nostra energia vitale. Purtroppo noi ci crediamo lui, inteso che ci crediamo di essere quella cosa che noi stessi abbiamo creato, questo terribile ritratto immaginario, parassitario, … noi operiamo sotto l'influsso dei suoi bisogni mai appagati ed appagabili. Come tale, come parassita intendo, è bulimico e mai potrà saziarsi, perchè per sopravvivere ha bisogno della tua energia vitale, che è ciò che sei realmente.


Ecco perchè è così maledettamente importante conoscere se stessi. Serve per trovare la nostra vera identità, ecco perchè ognitanto sentite qualcuno che dice - “ho bisogno di ritrovare me stesso” - che in soldoni significa questa cosa che mi credo di essere non è realmente in grado di dirmi chi sono o meglio, cosa sono.


Quando ti domandi - “cosa sei?” - e non riesci a trovare nessuna risposta plausibile, è con la tua parte reale che sei in contatto, perchè la tua anima non ha la più pallida di idea di cosa sia, sa solo che esiste; tu non hai la più pallida idea di cosa sei. Conoscersi significa disidentificarsi dalla chiacchiera, dalla voce che incessantemente parla, giudica e ci dice cosa fare, e da suoi stati emotivi, cercando di realizzare l'ispirazione. L'ispirazione è l'atto creativo determinato da una precisa impressione che proviene dal Sé. L'ispirazione è un atto di benevolenza versa se stessi, è la pazienza del buon genitore, è Morpheus che insegna a Neo.


Le scuole iniziatiche parlano di realizzare il sé superiore, o cose simili, quello che ci manca probabilmente di intendere è che quel sé è già “superiore”, è già “immenso”, e realizzarlo, forse, significa esclusivamente fare pulizia di tutto quel pattune che lo soffoca. I pensieri, le accuse, la violenza, la depressione, il senso di colpa, la paura, il dubbio, il senso di impotenza, l'odio, il risentimento ed il dolore sono l'affiorare di qualcosa di antico, un ricordo, un conflitto, sono i nostri dissidi. Idee che formano il dialogo interiore, attaggiamenti, emozioni, etc... - possiamo scegliere se liberarcene o se continuare a permettere a tutto questo di ripresentarsi per tutto il resto della nostra vita, riproponendo incessantemente sempre le stesse situazioni e problemi. Conosci un film con Albanese che si intitola “è già ieri”?E' la storia di una persona che rimane imprigionato sempre nello stesso giorno.


Lo scopo di anima è conoscersi, non è ripetersi. Ripetiamo quando non abbiamo capito, anzi meglio, quando non abbiamo ancora conosciuto, quando non abbiamo la conoscenza dell'esperienza che stiamo vivendo. E' come lo schema di un video gioco, se non conosci tutti di quello schema non lo puoi superare, fai molti sbagli, hai dubbi, ma non smetti fino a quando non ci prendi, … analogia e corrispondenza. Non vedi che creiamo le cose a nostra immagine?! La soluzione dei problemi non risiede in una soluzione, ma in un atteggiamento, semmai; un atteggiamente alla rieducazione, dobbiamo imparare una certa attitudine all'interiorità, all'osservare, allo sforzo costante di prendere coscienza di ciò che ci sta accadendo dentro ogniqualvolta si presentano situazioni e circostanze nella vita. Ma anche questa è un altra storia.

ROCCO BRUNO.
http://www.thematrixrw.webs.com



domenica 13 novembre 2011

ORA è il tempo di AGIRE..ma se RE-AGISCI ti sconfiggi da solo!

Qualche giorno fa su Facebook, dopo l'uscita di Zio Berlusca, ho voluto volutamente (scusate il gioco di parole) esprimere un parere ( e non una critica giudicante) riguardo a chi forsennatamente con odio, rabbia e pensieri violenti pensa che basti sostituire un capo al governo per risolvere i problemi di un paese.
Questo è quanto:

 Cari "DORMIGLIONI LAMENTOSI" anche della morbidezza della carta igienica con cui ogni giorno vi addolcite il pertugio,

credevate che il capro espiatorio fosse "zio" Silvio, 
ma in realtà i furbacchioni burattinai sono i "NONNI" 
( a buon intenditor poche parole).
Ma non vi preoccupate, 
perchè adesso non vi lamenterete più della "durezza" della carta igienica
ma di quella del "pisellino d'oro" che astutamente facendosi credere "ORO"
vi riempirà solo il pertugio.
PS: Volete salvare il vostro bel culetto?
SMETTETE DI LAMENTARVI E DI FARE LE PECORELLE E PRENDETEVI LA VOSTRA FETTA DI RESPONSABILITA' IN TUTTO QUESTO!
La vera volontà e il vero libero arbitrio è tutt'altra cosa dallo scegliere la marca del profumo, del dentifricio o del cellulare....
ORA SI INIZIA A BALLARE.. Io sono pronto e voi??
Ho i miei dubbi!


Ovviamente parlo per coloro che hanno confuso il libero arbitrio con l'anarchia o la falsa libera scelta; in realtà possiamo fare tutto, anche vedere il grande fratello tutti i giorni ma con una consapevolezza diversa, ossia quella di AGIRE nel mondo e non RE-AGIRE nel paese dei balocchi.


 Ho solo messo in evidenza l'inutile lamentarsi della gente BLA BLA BLA, il traffico, la suocera, la pizza fredda, la macchina in doppia fila, il figlio che piange, la giornata di pioggia,il lavoro che non c'è, e tanto altro ancora) .
Adesso che hanno visto che è stato inutile lamentarsi, è ora di rimboccarsi le maniche per iniziare un vero lavoro dentro di sè per iniziare ad AGIRE CON LA VOLONTA dell'ANIMA e non a RE-AGIRE con l'assenza di volonta dell'ego!


Molti diranno:


"La gente si lamenta perchè vive condizioni di ingiustizia e disagio da millenni e l'esprimere un disappunto è un chiaro segnale di presa di coscienza della situazione."


Ma l'inganno è pensare che sia fuori il problema (quando ormai molti di voi sanno che la radice dei "mali" è SEMPRE all'interno) ma ognuno può cogliere solo la verita che vibra con il proprio livello di consapevolezza.. ecco perchè se dico "COZZE" c'è chi capisce "CAZZI".. e vicerversa..


Ma altri potrebbero dire ancora:

"
Il mio paradiso lo vivo costantemente ma è oscurato dal sapere e vedere che molti dei miei simili non lo vedono e continuano a cercarlo"



 Non possono trovarlo proprio perchè pensano che sia chissà dove! Ma quando in un attimo di NON TEMPO percepiranno che è lì dove è sempre stato.. il regno dei cieli all'istante sarà lì anche in terra proprio dove loro si trovano.


 "E di Hitler cosa pensare allora? C'era bisogno di tutto quello scempio???"


A parte che la storia su Hitler è tutta FALSATA (cercatevi le prove da soli!!)ma è ovvio che ce n'era bisogno e il nostro caro Hitler è sceso apposta per questo.. Per un balzo ulteriore di coscienza.
Credete che facendo tutti i falsi buonisti e il sorrisino stampato e dicendo "fate l'amore e non la guerra" allora tutto procede per il meglio?
Ma di quale meglio stiamo parlando? Un "meglio rispetto" a quale peggio? 

E' NEL CENTRO LA RISPOSTA,cari miei!

Ricordo a tutti che siamo su un pianeta DUALE con un'esperienza DUALE fatta apposta per provocare scintille di un ipotetico "RISVEGLIO" che tende ad un'evoluzione sempre e comunque (anche nel caso in una civiltà come Atlantide).
Ma non significa che non possiamo agire!

C'è però una postilla da mettere in evidenza:
il "DANNO" è che quasi la totalità della popolazione terrestre crede di AGIRE quando in realtà non possiede reale libero arbitrio (se non nel fare la spesa al supermercato) perchè quella a cui van incontro è solo una palese Re-Azione inconsapevole ad uno schiavismo ben più profondo,serio e complesso di un semplice lamentarsi per dire "Tu sei cattivo, tu sei buono, tu guardi il grande fratello e per tanto sei schiavo.."


Ripeto per l'ennesima volta:

 IO POSSO ANCHE ESSERE STRARICCO, SCOPARE COME UN DANNATO, AMARE COME MEGLIO CREDO, CREDERE NEL DIO CHE VOGLIO, MANGIARE COME MEGLIO CREDO, AVERE SUCCESSO, E TUTTI I LUSSI DI QUESTO MONDO, MA NON è QUESTO IL DRAMMA...
E' L'"ATTACCAMENTO" A QUESTE COSE CHE DEVE SCOMPARIRE! Un'attaccamento che causa non pochi "problemi"!Posso tranquillamente fare tutto ciò che altri definiscono "Atteggiamenti da schiavo della società" ma lo faccio con un reale LIBERO ARBITRIO dettato da una volontà autentica che non è quella di un ego che non sa nemmeno di essere un ego 
ma con quella di una Coscienza che sa come, quando, dove e perchè AGIRE REALMENTE perchè vede davvero la Realtà oltre l'illusione.


Riporto un articolo già postato l'anno scorso ma che farebbe tanto bene ai lottatori assatanati del Nuovo Ordine Mondiale, ricordando che fare informazione serve ma solo chi sa farla con consapevolezza da un aiuto concreto senza fomentare spavento, odio e rabbia che serve solo a regalare potere al vostro tanto amato (AHAHAHAH) N.W.O.
Se proprio volete saperlo, questo governo unico lo avrete voi esseri umani pieni di RABBIA E ODIO. Si state facendo il loro gioco (a livello sottile/energetico/Re-Azionario); gli stanno dando potere..
Sveglia burattini del vostro corpo e della vostra mente..RISORGETE COME ESSERI AUTENTICI, VERI GUERRIERI NELLO SPIRITO E NELLA CARNE.. SI PUO'  E SI DEVE AGIRE ma NEL MODO CORRETTO!


“Il lato oscuro” è la famosa ombra presente in ognuno di noi. In particolari ed estreme condizioni essa arriva a controllare e manipolare la persona stessa e di conseguenza le masse. L’Ordine Mondiale altro non è che un’unica grande ombra, unione di tante ombre… È molto importante sapere non solo che ognuno di noi ha al suo interno un lato divino (luce) e un lato demoniaco (ombra, oscurità) ma che quest’ultimo, se lasciato andare e nutrito, è in grado di controllare le nostre vite. [Marcello Pamio]
resistere al Nuovo Ordine Mondiale, Governo Occulto

Alla luce della situazione sopraesposta risulta semplice comprendere che alimentando l'insofferenza e l'odio verso le entità duali stesse, o nei confronti degli eserciti, della globalizzazione o dei responsabili dell'inquinamento ambientale, si ottiene l'effetto esattamente opposto a quello voluto. Chi agisce in tal modo diviene egli stesso inquinatore del pianeta... e anche della peggior specie: inquinatore mentale ed emotivo. Le forze duali si nutrono infatti proprio di quelle basse emozioni che l'uomo esprime nei suoi maldestri tentativi di ostacolarle. Su troppi siti ho notato un astio serpeggiante nei confronti del Nuovo Ordine Mondiale così come degli alieni. Questi argomenti vengono affrontati con pesantezza invece che con leggerezza. In fondo è tutto un gioco divinamente perfetto. Le migliori armi per vincere sono la Gioia, la Compassione, la Presenza... Se si incrementa la separatività non si fa altro che incrementare il potere dei signori della dualità. È un discorso perfettamente logico. La "battaglia per la Terra" si combatte a livello sottile più che sul piano fisico grossolano.

Come sconfiggere un nemico che si nutre di odio? Con l'amore. Non combattendolo, ma sottraendogli i soldati; divulgando cioè il risveglio delle coscienze e facendo così in modo che nessuno sia più disposto a farsi abbagliare dalle sue promesse. Il vecchio modo di intendere la vita appassirà con un moto naturale derivante dal non riuscire più a trovare terreno fertile nelle coscienze ormai liberate dei nuovi uomini.
Le informazioni riguardo il loro operato vanno diffuse; essi vanno portati allo scoperto, mostrati all'opinione pubblica, ma non odiati, bensì trascesi, resi impotenti dall'avanzare di una nuova visione dell'esistenza all'interno della comunità umana, resi innocui perché superati dalla nuova presa di consapevolezza. Allora moriranno d'inedia, perché non saranno più alimentati in alcun modo da un'umanità consapevoleormai incapace di provare in famiglia, sul lavoro, in auto o davanti alla tv le basse emozioni che costituiscono il loro cibo.
Il disegno diabolico di sottomissione della Terra è come l'Idra dalle nove teste che compare in una delle fatiche di Ercole. L'eroe riesce a sconfiggere il mostro solo quando smette di voler tagliare le sue teste - ne nascevano due ogni volta che ne veniva tagliata una - ma si inginocchia di fronte a lui, lo solleva e lo espone alla luce del Sole.
opera di Wojtek Siudmak (1942)
Ogni genere di interferenza culturale che risvegli le coscienze dal piattume - e dal pattume - quotidiano può essere compiuta. Non ci sono limiti a ciò che si può fare per aiutare il risveglio degli uomini, purchè ogni intervento non sia mai accompagnato da odio e risentimento nei confronti di un presunto nemico; il che trasformerebbe un'azione a favore del Bene in un'azione contro. Rammento che la saggezza popolare ha sempre saputo che "non si sconfigge il diavolo divenendo noi stessi diavoli": nel momento in cui li si odia si entra a far parte delle loro schiere, divenendo inutilizzabili per il servizio all'umanità.
Non ha d'altronde alcun senso logico voler odiare entità che sono solo manifestazioni energetiche agenti secondo una natura duale. Quale colpa avrebbero commesso se non quella di esistere e di voler svolgere il loro compito - la divisione - secondo la loro natura? Sarebbe come accusare la forza di gravità di essere di ostacolo all'uomo. Lo è, ma la colpa è della struttura dell'uomo, non della forza. Per gli uccelli la forza di gravità non è un problema, bensì un mezzo per godere della Bellezza del volo.
Gli esseri diabolici ci sono utili, ci sono indispensabili, perché attraverso la separazione illusoria ci costringono a divenire ogni giorno più consapevoli di noi stessi. L'adorazione del diavolo in quanto portatore di luce (=lucis -ferum) che avveniva all'interno di antiche confraternite, ha origine da questa esatta considerazione. Adorare Lucifero significava adorare il portatore della coscienza. Ciò naturalmente non giustifica le deviazioni sataniche operate al fine di soddisfare desideri personali!

Sia chiaro che se l'uomo è schiavo delle forze duali lo deve al suo addormentamento, non a una loro presunta "cattiveria". Noi creiamo la nostra realtà: questa è una legge che vale SEMPRE.
Non è odiando le forze del Male che si salva il mondo... ma nemmeno restando nella passività. Ogni uomo ha un suo specifico lavoro da svolgere. Invece il lavoro che, più in generale, ognuno di noi deve svolgere, consiste nel cominciare a risvegliarsi alla sua anima con il fine di diventare più utile al risveglio del pianeta. È un lavoro "per", non "contro". Il vero Guerriero, il Portatore della Fiamma, sia esso uomo o donna, non si occupa del male, non spreca le sue energie, egli è un artista che si focalizza su opere e interventi che facciano crescere a dismisura il Bene nel mondo.
D'altronde combattendo il cosiddetto "male", combattendo contro i governatori occulti del pianeta, combattendo contro i rettiliani, stiamo sempre combattendo contro noi stessi. Chi sono i rettiliani, se non una parte di noi? La più primitiva, la più animalesca. La parte più antica del nostro cervello è proprio il cervello rettile. Noi tutti abbiamo un rettile dentro di noi con il quale dobbiamo fare i conti quotidianamente. Se non li avessimo già dentro... "essi" non si sarebbero materializzati fuori.
Assieme al midollo allungato, il cervelletto è la parte più antica del cervello. È una parte del cervello chiamata cervello rettile. È la sede degli istinti primordiali, è tarato per sopravvivere fuggendo o aggredendo, non certo per provare compassione o porgere l'altra guancia. La competitività, la territorialità, il corteggiamento originano qui.
Il secondo "strato" del cervello, detto anche "sistema limbico", nella scala evolutiva corrisponde al cervello dei mammiferi, specie dei primi mammiferi, ed è coinvolto nella vita delle emozioni. Deputato all'elaborazione e all'espressione delle emozioni, compare, da un punto di vista filogenetico, nei mammiferi, mentre nei rettili non è presente.
umano o alieno?
Il terzo "strato", la corteccia cerebrale, è quello più esterno e anche il più recente, è esclusivo dei primati ed è sede di tutte le funzioni cognitive e razionali. In particolare i lobi pre-frontali rappresentano la zona più evoluta dell'essere umano, che influenza il suo carattere, giocando un ruolo chiave nella gestione degli istinti. E' l'ultima parte del cervello a maturare alla fine dell'adolescenza, è la zona preposta all'autocontrollo, dove si distingue fra chi agisce sotto l'impulso emotivo e chi riesce a fermarsi e ragionare.
Aggiungiamo inoltre qualcosa a cui la scienza arriverà - forse - in futuro: l'attivazione del corpo pituitario (ipofisi) consente l'identificazione con l'anima, mentre l'attivazione della ghiandola pineale consente la fusione della coscienza individuale in quella dell'Uno.

Per concludere, noi tutti siamo rettili, mammiferi, primati e uomini al contempo. Dentro di noi si esprimono in misura più o meno grande, a seconda del nostro grado evolutivo, queste differenti nature. Sta a noi, attraverso il lavoro di risveglio della coscienza, tenere a bada il rettile e far emergere l'uomo.
Chi odia i rettiliani e li vuol combattere dovrebbe applicare su di sé la Legge dello Specchio e chiedersi se non sta forse combattendo contro i suoi stessi istinti di prevaricazione e distruzione. D'altronde è sufficiente osservare con quanta animosità i sostenitori della teoria del 'complotto rettiliano' si scagliano contro questi esseri e i personaggi politici che li sostengono, e con quanta animosità si scagliano anche contro chiunque non sia d'accordo con la loro visione del mondo... per verificare la Legge dello Specchio: stanno combattendo contro loro stessi. Quando avranno finalmente accettato con amore e quindi trasceso questi aspetti di loro stessi, allora non odieranno più né i rettiliani né il Nuovo Ordine Mondiale e saranno in grado di trascendere tutto questo.

TRASCENDERE è la parola chiave, non combattere. Quando VEDO e SENTO che loro sono le parti nascoste di me, ossia le parti 'grige' e 'rettili' che albergano in me, allora comprendo che li sto creando e sostendendo io. Le cose non accadono a me, ma DENTRO di me. Il mondo è nella mia coscienza. Fino a quando giudicherò e lotterò contro un nemico esterno sarò sempre sconfitto... per definizione. Perché considerare il mondo come esterno è già una sconfitta, la prima e l'ultima. Solo uno schiavo lotta per liberarsi. Un Re sa di essere Re e non lotta mai, si limita a regnare sul suo Regno. Questa è la psicologia di fondo che anima chi governa il mondo: loro si sentono padroni. Mentre la stupida psicologia che anima i ribelli è la classica psicologia dello schiavo che cerca la libertà. Ma la ribellione dello schiavo rafforza il padrone, lo legittima, lo fortifica nel suo ruolo. Per questo motivo un certo grado di ribellione è sempre tollerato, in tutte le dittature. Si tratta di un gioco psicologico estremamente sottile.
Puoi essere uno schiavo che si ribella eternamente al suo padrone, oppure puoi essere un padrone tu stesso, un Re, e combattere ad armi pari contro altri Re. La libertà la si ottiene solo quando si capovolge la propria psicologia.

NON DOBBIAMO AVERE PAURA DI LORO, SONO LORO CHE HANNO PAURA DI NOI. Il loro volere controllarci deriva esclusivamente dal terrore che gli esseri umani si sveglino, che riacquistino la propria regalità. Abbiamo un'anima che loro non hanno, abbiamo un potenziale interiore infinito, possiamo identificarci con l'Uno e cominciare a dominare il nostro mondo... e per questo ci temono. Il loro potere sembra maggiore del nostro solo perché loro credono profondamente in se stessi e noi ancora no. Ma possiamo farlo anche adesso, noi possiamo aprire il Cuore, identificarci con l'Uno e diventare inarrivabili per la loro prigione psichica. Loro sono in realtà prigionieri della stessa prigione di cui sono i guardiani... come il signor Smith confessa a Morpheus nella scena dell'interrogatorio, nel film Matrix.


Vi consiglio di fare questo viaggio:




Alla prossima.
PS: non replicherò ai successivi commenti. Grazie.
"I HAVE A DREAM"

domenica 6 novembre 2011

Il perdono

Purtroppo molti non sanno che la RE-AZIONE è schiavismo del proprio apparato psico-fisico, della propria macchina biologica.. vuol dire esserci IDENTIFICATI ed esserne schiavi senza controllo, quindi muoversi nell'INCONSAPEVOLEZZA senza una reale AZIONE dove è l'ESSERE vero che decide consapevolmente quando e come esprimere se stesso. Questo significa DORMIRE.. e molti hanno frainteso il RISVEGLIO con il dirsi tante paroline dolci travestite da falso buonismo, dicendo facciamo l'amore e non facciamo la guerra e poi stanno li pronti a giudicare senza sosta ciò che "li fa star male" o ciò che ritengono "sbagliato".. giudicando l'altro e se stessi.. SEPARAZIONE=sofferenza.
Caro essere umano pseudo-terrestre:
LAVORA SU TE STESSO! E muoviti pure!!

Poi capirai cosa vuol dire perdonare!!

Il perdono, come dice la parola stessa, è un dono che un essere umano fa ad un altro Ovvero, comprendo che qualunque cosa tu abbia potuto farmi non eri consapevole delle conseguenze della tua azione, e di tutto ciò che la tua azione avrebbe implicato per me e per quello che c’è intorno a me e a te stesso. Il perdono è fondamentale durante il percorso evolutivo. Ogni essere umano ha persone con le quali ha sospesi o alle quali ha fatto del male. Fare del male è sempre inconsapevole, anche quando almeno una parte della mente sembra sapere ciò che sta facendo. In realtà la mente si ferma (con le giustificazioni, ricordate?) in alcuni momenti e non è capace di andare oltre. La mente sente sempre una voce interiore che avvisa. Possiamo chiamarla “coscienza”, o “Sé divino” o “Sé Superiore”, o “Angelo”. È una voce che tutti sentono, ma il momento in cui la voce si fa forte la si zittisce o si devia la mente su un altro pensiero che giustifica quello che la voce sta dicendo, fino a non sentirla più. Ecco perché il perdono può essere dato sempre:
Chi ha fatto del male o noi stessi, quando facciamo del male, non siamo del tutto consapevoli di ciò che facciamo.
Gesù disse: “Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno!” Mai frase fu più vera. E non perché collegata ad una religione, ma perché è la pura e semplice verità. Nessuno quando fa del male sa coscientemente le conseguenze della sua azione. Il perdono ha un potere taumaturgico, guaritore. Molti di voi si chiederanno come guarire il karma creato con un’altra persona, come guarire il karma di una famiglia, … La risposta è semplice: Perdonando! A volte il perdono deve prima essere dato a se stessi. La persona che meno si ama siamo proprio noi. Ci giudichiamo e arriviamo anche ad odiarci per le nostre azioni, ma siamo incapaci (o così ci diciamo) di cambiare, di volerci bene, di accettarci così come siamo. Siamo tutti “piccoli esseri umani”, o così ci diciamo, ma abbiamo in noi una potenza infinita: talenti e capacità che se messi al servizio del bene possono cambiare il mondo e renderlo un paradiso. La debolezza, la mancanza di volontà, la nostra pigrizia a lavorare per la nostra evoluzione, sin dalle piccole cose, ci impedisce di vederci per ciò che realmente siamo: anime libere e bellissime. L’anima libera e leggera vola naturalmente verso l’alto, ma se la ancoriamo con pesi sempre più pesanti le impediamo di innalzarsi. Il peso della colpa ci lega e ci àncora. Ma la colpa non è eterna, l’errore non è irremovibile e inamovibile, è solo una esperienza che ci permette di capire e di prendere consapevolezza. Se - quando commettiamo un errore anche grave - ci limitiamo a sentirci in colpa, non comprendiamo la nostra lezione. Immaginate uno studente che dopo essere stato bocciato ad un esame perché non ha studiato, si sente così in colpa da abbandonare gli studi. Un esame non passato non è la vita. Ci saranno altri esami, ci saranno altre occasioni per studiare. Perfino l’errore più grave, togliere la vita, è un grande errore, ma può essere salvato con il perdono. Non giustificando l’azione, non accettandola, ma accettando il fatto che quando si è compiuta quella data azione non si era consapevoli. Non parlo di giustificare tutto e tutti: il comportamento è errato e non cambia con il perdono, ma il perdono toglie le catene all’anima e la rende di nuovo libera di crescere e di evolversi. Qualunque sia l’errore commesso, o che qualcun altro ha commesso su voi, perdonatevi e perdonate. 
Se a offesa si risponde con altre offese, se ad orrore si risponde con orrore, non si interrompe più la catena della vendetta. Famiglie che si odiano, popoli che si odiano, in una continua accettazione del male. Una persona, tu, può cambiare tutto questo. Come? Perdonando e diffondendo questo dono anche alla tua famiglia, ai tuoi amici. Inizia da te, ripercorri le tue azioni e le conseguenze che esse hanno avuto sulla tua vita e su quella delle persone a cui hai fatto del male e inizia a dirti: “Mi perdono per la mia inconsapevolezza e chiedo profondamente perdono a tutti coloro a cui, inconsapevolmente o per non aver ascoltato la mia voce interiore, ho fatto del male!”. Bastano pochi minuti al giorno di questa pratica e la pace tornerà nel tuo cuore e l’Amore inizierà a diffondersi in te. Insieme a questa pratica però, prendi atto dei tuoi errori e proponiti di vivere secondo i tuoi valori e di operare le prossime scelte e di scegliere e vivere le tue relazioni tenendo conto dei tuoi valori. Il perdono e questa nuova consapevolezza ti faranno iniziare la strada della libertà della tua anima. Quando sarai ben sicuro di aver perdonato e compreso i tuoi errori e quello che hai fatto agli altri, inizia la pratica per perdonare tu (fare dono di te) a coloro che pensi ti abbiano fatto del male. Ripeti ogni giorno: “Posso scegliere di perdonare chi mi ha ferito anche gravemente”. Mentre ripeti questa semplice frase, pensa a queste persone al di là del loro comportamento e al di là del loro corpo e senti che stai liberando la loro anima insieme alla tua. Ripeti questa breve frase ogni volta che sei tentato di avercela con qualcuno perché ti sembra di aver subito una grave offesa. Per-dono è un dono che tu fai agli altri, ma prima di tutto a te stesso/a, liberare l’anima dà una sensazione di leggerezza e di pace ineguagliabile. 

Il non perdono crea il tuo inferno personale.
Il Perdono è l'abilità di realizzare in un lampo d'intuizione che l'altra persona non ti ha mai fatto nulla, e quindi non c'è niente che devi perdonarle.

L'autentico PERDONO dice:
"Stavo provando rabbia, odio e desiderio di vendetta nei tuoi confronti, ma di colpo il mio cuore si è aperto e ho potuto vedere che non mi hai mai fatto nulla. Sono le mie emozioni a creare gli eventi e non il contrario."

mercoledì 2 novembre 2011

Il cambiamento sei TU. A "TU x TU" con Te Stesso

C'è stato un dialogo tra me e un amico, che mi è tornato utile perchè attraverso queste parole, entrambi abbiamo avuto una risposta semplice alle tante domande.. A voi il piacere di trarne la vostra...

-Come va?

Mi piacerebbe che tu guardassi un film che ho visto ieri, ma non so se ti farà lo stesso effetto che ha fatto a me..


-Non importa, lo vedo lo stesso..
  • titolo?
    Spegni quella cazzo di mente PRIMA DI TUTTO, poi ti isoli nella tua stanza  libera quella cazzo di anima e quando senti di piangere FALLO E  RINGRAZIA perchè quelle lacrime ti stanno purificando!

    -Ok lo vedrò! è difficile che io pianga, ma cercherò di essere spontaneo.

    Ricorda 
    che ti accade ciò che pensi di te e ciò che credi possa accaderti..
    poi 
    hai detto é DIFFICILE CHE TU PIANGA.. difficile per chi?? Chi è che lo sta dicendo, chi è che parla, chi è che ti dice che è difficile ??
      • -Lo dico in base all'esperienza

        • CHI,
          CHI LO STA DICENDO???

          -IO, perché  di fronte a delle situazioni dove gli altri piangono a me non tocca...

          • Quale esperienza? 
            Di quale passato parli ?
            tu non hai passato..tu nasci ora!

            • -Mi faccio fregare sempre dal passato,
              ma ci sto lavorando.

              • Non capisco di quale passato parli.. non esiste alcun passato; esiste un immagine di un qualcosa che in realtà non è mai esistita.
                Non hai passato,tu esisti e nasci ora!
                -Oggi sono andato all'autolavaggio e mi è venuta una leggera tachicardia da ansia, ma sono rimasto presente

                • Non so ... io non credo tu sia mai andato all'autolavaggio oggi e non hai mai avuto tachicardia.. tu puoi dimostrarmelo ... ?
                  Puoi riportarmi lì adesso?
                  NO, quindi non hai passato.

                  -Non posso dimostrarlo. 
                  Quindi non hai mai avuto tachicardia. E'
                   una fantasia, un'immagine che stai descrivendo ora. Se le dai potere, allora esiste e si ripete. Altrimenti non è mai esistita e mai esisterà.
                  • -In quel momento, in quell'adesso l'avevo.
                    AVEVI..?? Non so che tempo verbale sia..
                    • -Già, è proprio cosi!
                    • è la mia importanza alle cose che le rende immortali..

                      RICORDA: IL VERO CAMBIAMENTO SEI TU!
                      TI SEI RISPOSTO DA SOLO!
                      • Hai avuto la soluzione ai tuoi problemi.
                      • Mi hai utilizzato volendo trovare consenso da parte mia all'esistenza del tuo passato.. ma la tua presenza ti ha specchiato e ti ha riportato qui nell'adesso, facendo crollare l'illusione del tuo film mentale, facendo crollare la tua maschera.

                        §§§§§§§§§

                        A tal proposito date una lettura a questo articolo scritto da 
                        [http://www.marenectaris.net/journal/20100915/il-cambiamento-sei-tu/ ]
                        Dove si esprime a PAROLE CHIARE quanto siamo a volte disillusi di voler cambiare le cose modificando solo ed esclusivamente l'esterno. Ma l'esterno segue l'interno!

                        "
                        Il cambiamento non è un’utopia di un futuro immaginario.
                        Non è qualcuno che scoperchia un vassoio e ti dice “prendi, questo è per te“.
                        Non è un ritiro dal Mondo dietro una maschera di superiore arroganza.
                        Non è un distacco che altro non è che paura del reciproco condividere.
                        Non è aspettare che qualcuno faccia il lavoro duro, e poi venga a bussarti alla porta con il gentile omaggio di un Fuoco che non potresti nemmeno capire con la mente.

                        Il cambiamento sei tu.

                        Il cambiamento sei tu, quando la tua gratitudine è totale.
                        Quando apri gli occhi ogni mattina, e indipendentemente da ciò che vedi, ti alzi in piedi, e pronunci un silenzioso “ Grazie ” per tutti i doni meravigliosi che fino ad ora non hai voluto vedere. Per tutte le creazioni che hai generato e stai generando, che sono belle, sono forti, e sono tue.

                        Il cambiamento sei tu, quando il tuo perdono è totale e senza riserve.
                        Quando sei molto, ma molto, ma molto benevolente con i tuoi compagni esseri umani, ma molto, molto, molto implacabile con le tue interiori iniquità.

                        Il cambiamento sei tu, quando la tua Integrità è un mantello di Consapevolezza Implacabile,che non è in vendita per mille euro e non è in vendita per un miliardo di euro.
                        Quando il tuo specchio riflette un essere libero. Non libero da schiavitù esteriori apparenti, ma libero di emanare la Luce dell’Infinito Signore di tutti gli Universi, benedetto sia il Suo Nome in ogni Sua emanazione.

                        Il cambiamento sei tu, quando di fronte all’odio la tua Spada diffonde Amore silenzioso. Quando sai ciò che devi fare, e lo fai, in nome e per conto dell’Infinito che te lo chiede. Senza intrusioni. Senza applausi. Ritirandoti in pace, alla fine, in quiete e serenità, perchè ciò che dovevi fare è stato fatto, ed è solo questo quello che conta.

                        Il cambiamento sei tu, quando non arretri di un millimetro di fronte alla voglia di fuggire dalle tue emozioni turbolente.
                        Quando ti sollevi sulla tua Spada, e di fronte a ciò che non sei, di fronte a ciò che vuole addormentarti ancora, pronunci “ Tu, ora, non puoi passare “. Ed in verità è così. Tu non puoi passare. Non fuggirò da una emozione che altro non è che sensazione. Non fuggirò da ciò che sto creando. Non fuggirò, e non arretrerò un millimetro. Perchè tu non puoi passare, e questo è il mio comando.

                        Il cambiamento sei tu, quando la Luce della Consapevolezza brilla maestosa di fronte ad ogni tuo più piccolo gesto. Cadi cento volte nel sonnambulismo, e ti rialzi ancora una volta, perchè sai che sei caduto, sai che ti sei addormentato ancora, ma riprovi, perchè i tuoi occhi non conoscono la resa.
                        E riprovi ancora, e ancora, fino a quando la trave si spezzerà. Non importa quante volte. Non importa se ce la farai. In verità, ce la stai già facendo.

                        Perchè vedi, l’Infinito vede nel silenzio, e vede ogni cosa.
                        E nulla, nulla, e poi nulla ancora, nemmeno la più  piccola scintilla di una intenzione benedetta, è nascosto alle sue Emanazioni.
                        E l’Infinito, che vede nel segreto, maestosa preparerà la tua ricompensa.
                        Questa è la Promessa. Questa è la Verità.
                        Chi deve inondarti di benedizioni? In nome di che cosa sono i tuoi gesti? Che cosa muove le tue azioni?


                        Scegli. Consapevolmente, altrimenti la scelta si compie comunque, ed è scelta di sonnambulo.
                        E per favore, scegli saggiamente.

                        [FONTE: http://www.marenectaris.net/journal/20100915/il-cambiamento-sei-tu/ ]



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