sabato 30 luglio 2016

Chiedi e ti sarà dato. Come la Guida Interiore risponde alle tue preghiere

Mente e pancia sono la stessa cosa.

MENTE (PENSIERO) => PANCIA (EMOZIONE). Essi non hanno nulla a che vedere col cuore. Quindi nel momento in cui c’è un pensiero positivo ne consegue l’emozione positiva, mentre col pensiero negativo l’emozione negativa, che fanno sempre parte della mente e non del cuore, che invece fa riferimento alle sensazioni e ai sentimenti. E’ vero, è una questione di termini, ma occorre imparare a distinguere quello che la mente ritiene giusto nel pretendere di "stare serena". Essa ha una sua concezione dovuta al suo passato che ricorda in maniera distorta, producendo degli schemi che la mantengono il più possibile in una zona circoscritta (zona di comfort).
In cosa consiste la zona di comfort?
A tutto ciò che per la mente corrisponde al conosciuto, quindi alla sicurezza (falsa oltretutto) e che impedisce un reale cambiamento. È come una cella adornata di tante cose apparentemente belle, pur di non uscire dal suo interno.
Per questo ogni volta che si trova davanti a delle scelte riguardanti un vero cambiamento fa resistenza e quell'attrito crea quello che poi essa stessa chiama dolore o sofferenza e pertanto si mantiene alla larga quasi sempre da un reale cambiamento continuando a inseguire illusioni. Di fronte ad un’emozione noi reagiamo seguendo il percorso più forte che è diventato ormai la nostra risposta automatica e così una risposta alternativa diventa sempre più improbabile. Se per esempio mi sono abituato di fronte ad una certa situazione a fuggire, questo percorso è ormai diventato automatico per cui, non appena si presenta una situazione analoga, automaticamente fuggo. Questo percorso lo possiamo chiamare SCHEMA. In effetti non si tratta di un unico percorso, ma di un insieme di percorsi che la mente ha immagazzinato
e che mette in atto in determinate circostanze.

"La vita comincia alla fine della tua zona di comfort"
_Neal Donald Walsh_

Come fare ad uscire da questa zona circoscritta? Il primo passo è iniziare a guardare la tua vita con occhi di verità, accettando con umiltà che non è la mente a dover prendere decisioni. Occorre mettersi in ascolto davvero con umiltà. In questa maniera la vita ti mostrerà le indicazioni. Tutto quello che la vita ti mette davanti è l'unico modo per poter imparare a scoprire chi sei veramente. Non giudicare ciò che ti arriva come meraviglioso o orribile. Ciò che ti arriva è semplicemente la risposta alle tue domande, alle tue preghiere sincere.


"Sé: In un modo o nell’altro io rispondo sempre alle tue richieste d’aiuto e lo faccio in modalità che la tua mente non si aspetta perché è l’unico modo che ti permette di scendere ancora più in profondità dentro te stesso e imparare ad ascoltarmi davvero.

IO: Ma io, come tutti, desidero solo la felicità.

Sè: La felicità proposta dai vostri sistemi di credenze è solo una distrazione dalla verità. Ciò che la vostra mente scambia per felicità è la sicurezza. Lei non vuole realmente cambiare, ma solo migliorare ottenendo di più di ciò che la da piacere e di meno di ciò che le procura dolore. La vostra idea di felicità corrisponde ad un'illusione percettiva di quello che voi crediate sia il mondo, la vostra vita e persino voi stessi."

(dal nuovo libro DIALOGO CON LA GUIDA INTERIORE
di © Claudio Guarini in uscita a settembre 2016 )

Quando smetterai di credere che la vita ce l'abbia con te, potrai comprendere che in realtà stava soltanto rispondendo alle tue richieste d'aiuto. Uno degli ultimi messaggi ricevuti dalla parte spirituale (Spirito, il Sé) è stato:

Sé: Avete frainteso le parole di Buddha, avete frainteso le parole di Cristo, avete frainteso le parole di chiunque abbia cercato di portare un messaggio. Le uniche parole che non avete frainteso sono quelle della vostra mente, la sola responsabile di questo fraintendimento.

IO: Per quanto sappia che la mia mente non molla la presa, quanto è reale se adesso dicessi che non sono affatto felice e mi sento come condannato a una vita non mia?

Sé: Quando ti è stato detto che la vita è un oggetto da possedere?

IO: È la mia vita e non quella di qualcun altro, quindi riguarda me.

Sé: La vita non è tua né di nessun altro. La vita è un processo in continuo divenire, è trasformazione, è cambiamento. Come puoi possedere qualcosa di così imprevedibile?

IO: Allora cambio formula. La vita che vivo non mi piace anche se mi dici che è alla mia mente che non piace. Sento un profondo disagio di infelicità e tristezza.

Sé: E io cosa posso farci?

IO: Aiutami, che domande!

Sé: Ti ho già detto come fare, ma non vuoi fidarti e soprattutto non ti rendi conto dei reali cambiamenti che hai attraversato. Scarti i risultati ottenuti e metti in evidenza solamente ciò che ritieni ti faccia ancora vivere nell'infelicità. È come se guardando il cielo dicessi che è orribile perché c'è una nuvola che passa davanti al sole. Come se per una sola nuvola la giornata potesse diventare triste e uggiosa. 

IO: Ho fatto quello che mi hai detto. Ma tutto il mio focus si è spostato sulla routine, sulle problematiche, sull'ansia di carichi che ho dovuto prendermi perché dicevi che fanno parte della mia missione. Io sono triste e infelice.

Sé: I carichi sono quelli che stai lasciando andare e riguardano il tuo vecchio modo di vivere e di comprendere. Io non ti do mai carichi da sopportare ma salti da fare per lasciare andare i reali carichi, che sono ancora tutte le tue convinzioni sulla felicità e sull'amore. Prima di vivere il "vero" devi attraversare il deserto del "falso". Se per tutta la vita li hai scambiati invertendoli, quello che ora stai affrontando è un cambio di rotta che mai la tua mente avrebbe potuto prevedere e che ovviamente le causa dolore e incomprensione. Io ti mando le situazioni che occorrono solo alla tua liberazione dal falso e alla tua crescita verso la verità.

IO: Sembra che la libertà sia solo una fantasia a questo punto.

Sé: Dove sei in questo momento?

IO: Non lo so.

Sé: Lo sai benissimo invece. È una gabbia invisibile che ti tiene agganciato all'illusione. Se continui a starci dentro la tua vita sarà solo una fuga dalla libertà. Rinuncia a quella gabbia e conquisterai la libertà, che altro non è che la verità.

IO: Quindi la verità mi renderà libero?

Sé: No. Sapere che esiste una verità non può renderti libero. Essere la verità, incarnarla e agire per essa ti rende davvero libero.

IO: E tutti coloro che ancora dormono come zombie. Ecco, cos'è un zombie?

Sé: Un modo della tua mente per giudicare chi non la pensa come te.

IO: Però non li sopporto più.

Sé: Sveglia te stesso, punta il focus sul tuo risveglio. Non sei qui per giudicare gli altri, ma per mostrare loro una strada.

IO: Ma loro non vogliono questa strada, ma altre illusioni.

Sé: Anche la tua mente cerca ancora illusioni. Ogni volta che ognuno di voi cessa di desiderarle, qualcun altro comincia a comprendere. È come un'informazione trasmessa ovunque che diventa un campanello d'allarme per chi rischia di continuare a perdersi nel limbo della propria mente.

IO: Cosa devo fare allora?

Sé: Sii uno strumento della verità, non un detentore.


Nessun commento:

Posta un commento

I commenti a scopo offensivo, di ingiuria e senza un legame con tale argomento verranno rimossi.

Lealtà Invisibili: Liberarsi dai Modelli Familiari Ripetitivi e Creare il Proprio Destino

 La ripetizione dei modelli familiari attraverso le generazioni è un tema centrale nell'approccio transgenerazionale e nelle costellazi...