Mente e pancia sono la
stessa cosa.
MENTE (PENSIERO) =>
PANCIA (EMOZIONE). Essi non hanno nulla a che vedere col cuore. Quindi nel
momento in cui c’è un pensiero positivo ne consegue l’emozione positiva, mentre
col pensiero negativo l’emozione negativa, che fanno sempre parte della mente e
non del cuore, che invece fa riferimento alle sensazioni e ai sentimenti. E’ vero, è
una questione di termini, ma occorre imparare a distinguere quello che la mente
ritiene giusto nel pretendere di "stare serena". Essa ha una sua
concezione dovuta al suo passato che ricorda in maniera distorta, producendo
degli schemi che la mantengono il più possibile in una zona circoscritta (zona
di comfort).
In cosa consiste la
zona di comfort?
A tutto ciò che per la
mente corrisponde al conosciuto, quindi alla sicurezza (falsa oltretutto) e che
impedisce un reale cambiamento. È come una cella adornata di tante cose
apparentemente belle, pur di non uscire dal suo interno.
Per questo ogni volta
che si trova davanti a delle scelte riguardanti un vero cambiamento fa
resistenza e quell'attrito crea quello che poi essa stessa chiama dolore o
sofferenza e pertanto si mantiene alla larga quasi sempre da un reale
cambiamento continuando a inseguire illusioni. Di fronte ad un’emozione noi
reagiamo seguendo il percorso più forte che è diventato ormai la nostra
risposta automatica e così una risposta alternativa diventa sempre più
improbabile. Se per esempio mi sono abituato di fronte ad una certa
situazione a fuggire, questo percorso è ormai diventato automatico per cui, non
appena si presenta una situazione analoga, automaticamente fuggo. Questo
percorso lo possiamo chiamare SCHEMA. In effetti non si tratta di un unico
percorso, ma di un insieme di percorsi che la mente ha immagazzinato
e che mette in atto in determinate circostanze.
e che mette in atto in determinate circostanze.
"La
vita comincia alla fine della tua zona di comfort"
_Neal Donald Walsh_
_Neal Donald Walsh_
Come fare ad uscire da
questa zona circoscritta? Il primo passo è iniziare a guardare la tua vita con
occhi di verità, accettando con umiltà che non è la mente a dover prendere
decisioni. Occorre mettersi in ascolto davvero con umiltà. In questa maniera la
vita ti mostrerà le indicazioni. Tutto quello che la vita ti mette davanti è
l'unico modo per poter imparare a scoprire chi sei veramente. Non giudicare
ciò che ti arriva come meraviglioso o orribile. Ciò che ti arriva è
semplicemente la risposta alle tue domande, alle tue preghiere sincere.
"Sé: In un modo o nell’altro io
rispondo sempre alle tue richieste d’aiuto e lo faccio in modalità che la tua
mente non si aspetta perché è l’unico modo che ti permette di scendere ancora
più in profondità dentro te stesso e imparare ad ascoltarmi davvero.
IO: Ma io, come tutti, desidero solo la
felicità.
Sè: La felicità proposta dai vostri
sistemi di credenze è solo una distrazione dalla verità. Ciò che la vostra
mente scambia per felicità è la sicurezza. Lei non vuole realmente cambiare, ma
solo migliorare ottenendo di più di ciò che la da piacere e di meno di ciò che
le procura dolore. La vostra idea di felicità corrisponde ad un'illusione
percettiva di quello che voi crediate sia il mondo, la vostra vita e persino
voi stessi."
(dal nuovo libro DIALOGO CON LA GUIDA INTERIORE
di
© Claudio Guarini
in uscita a settembre 2016 )
Quando smetterai di
credere che la vita ce l'abbia con te, potrai comprendere che in realtà stava
soltanto rispondendo alle tue richieste d'aiuto. Uno degli ultimi messaggi
ricevuti dalla parte spirituale (Spirito, il Sé) è stato:
Sé:
Avete frainteso le parole di Buddha, avete frainteso le parole di Cristo, avete
frainteso le parole di chiunque abbia cercato di portare un messaggio. Le
uniche parole che non avete frainteso sono quelle della vostra mente, la sola
responsabile di questo fraintendimento.
IO:
Per quanto sappia che la mia mente non molla la presa, quanto è reale se adesso
dicessi che non sono affatto felice e mi sento come condannato a una vita non
mia?
Sé:
Quando ti è stato detto che la vita è un oggetto da possedere?
IO:
È la mia vita e non quella di qualcun altro, quindi riguarda me.
Sé:
La vita non è tua né di nessun altro. La vita è un processo in continuo
divenire, è trasformazione, è cambiamento. Come puoi possedere qualcosa di così
imprevedibile?
IO: Allora cambio formula. La vita che vivo non mi piace anche se mi dici che è alla mia mente che non piace. Sento un profondo disagio di infelicità e tristezza.
Sé: E io cosa posso farci?
IO: Allora cambio formula. La vita che vivo non mi piace anche se mi dici che è alla mia mente che non piace. Sento un profondo disagio di infelicità e tristezza.
Sé: E io cosa posso farci?
IO:
Aiutami, che domande!
Sé:
Ti ho già detto come fare, ma non vuoi fidarti e soprattutto non ti rendi conto
dei reali cambiamenti che hai attraversato. Scarti i risultati ottenuti e metti
in evidenza solamente ciò che ritieni ti faccia ancora vivere nell'infelicità.
È come se guardando il cielo dicessi che è orribile perché c'è una nuvola che
passa davanti al sole. Come se per una sola nuvola la giornata potesse
diventare triste e uggiosa.
IO:
Ho fatto quello che mi hai detto. Ma tutto il mio focus si è spostato sulla
routine, sulle problematiche, sull'ansia di carichi che ho dovuto prendermi
perché dicevi che fanno parte della mia missione. Io sono triste e infelice.
Sé:
I carichi sono quelli che stai lasciando andare e riguardano il tuo vecchio
modo di vivere e di comprendere. Io non ti do mai carichi da sopportare ma
salti da fare per lasciare andare i reali carichi, che sono ancora tutte le tue
convinzioni sulla felicità e sull'amore. Prima di vivere il "vero"
devi attraversare il deserto del "falso". Se per tutta la vita li hai
scambiati invertendoli, quello che ora stai affrontando è un cambio di rotta
che mai la tua mente avrebbe potuto prevedere e che ovviamente le causa dolore
e incomprensione. Io ti mando le situazioni che occorrono solo alla tua
liberazione dal falso e alla tua crescita verso la verità.
IO:
Sembra che la libertà sia solo una fantasia a questo punto.
Sé:
Dove sei in questo momento?
IO:
Non lo so.
Sé:
Lo sai benissimo invece. È una gabbia invisibile che ti tiene agganciato
all'illusione. Se continui a starci dentro la tua vita sarà solo una fuga dalla
libertà. Rinuncia a quella gabbia e conquisterai la libertà, che altro non è
che la verità.
IO: Quindi la verità mi renderà libero?
IO: Quindi la verità mi renderà libero?
Sé:
No. Sapere che esiste una verità non può renderti libero. Essere la verità,
incarnarla e agire per essa ti rende davvero libero.
IO:
E tutti coloro che ancora dormono come zombie. Ecco, cos'è un zombie?
Sé:
Un modo della tua mente per giudicare chi non la pensa come te.
IO:
Però non li sopporto più.
Sé:
Sveglia te stesso, punta il focus sul tuo risveglio. Non sei qui per giudicare
gli altri, ma per mostrare loro una strada.
IO:
Ma loro non vogliono questa strada, ma altre illusioni.
Sé:
Anche la tua mente cerca ancora illusioni. Ogni volta che ognuno di voi cessa
di desiderarle, qualcun altro comincia a comprendere. È come un'informazione trasmessa
ovunque che diventa un campanello d'allarme per chi rischia di continuare a
perdersi nel limbo della propria mente.
IO:
Cosa devo fare allora?
Sé:
Sii uno strumento della verità, non un detentore.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti a scopo offensivo, di ingiuria e senza un legame con tale argomento verranno rimossi.