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N'ce devi provà.. ce devi riuscì!

Ogni volta te alzi da quer cazzo del letto

e nun te degni manco de dì bungiorno.
Credi che er monno sta  lì per regalarte tutto er tempo che vòi?
Nun ce l'hai tutto er tempo che voi! Nun ce l'hai!
L'unico tempo che c'hai è quello che stai a consumà dentro a quella testa de cazzo che te ritrovi.
Sempre a rosicà in quelle seghe mentali, da quanno te seveji a quanno te corichi.
 Là fuori c'è sta a vita, a vita vera! E con o senza de te, a vita scorre uguale.
O capisci o te devo pijà a schiaffi?
Che credi?
Che quando me tocca de morì, torno dall'altro monno per darte da magnà?
I santi in paradiso nun stanno al servizio tuo quanno cazzo te pare e piasce a te!
Stai sempre ad aspettà er miracolo, a botta de culo, l'altruista de turno che te paga er pacco de sigarette!
Tutti so stanchi, ma armeno c'hanno n'motivo pe'esse stanchi, perché a vita s'a sudano sia de notte che de giorno senza lametarse.
Tu de che cazzo te stai a lamentà? De che cazzo sei stanco..? Delle fobie che te sei convinto d'esse schiavo?
Tutte ste paure che nun fanno altro che magnarte a vita. E ar posto tuo se la stanno a consumà, dicendote quello che devi o nun devi fa. Ma tanto nun fai n'cazzo o'stesso.
Giuro, questa è l'urtima volta che cerco de darte n'consijo.
Smettila de morì dentro a sta stanza e nun dà più retta a chi te dice che è impossibile.
Jè devi dì che nun porti più j'occhiali
e che nessuno se po’ permette de vedè er monno ar posto tuo.
E ricorda che n'ce devi provà..
ce devi riuscì!

©Claudio Guarini    

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