venerdì 31 luglio 2015

Se hai paura non leggere. La tua vita come non l'avresti mai immaginata. SVEGLIATI!

“Ogni individuo si muove nello spazio, racchiuso in una specie di gabbia di costruzione propria, circondato da una massa di forme pensiero, che sono il frutto delle sua abituali attività mentali.
Attraverso tale ambiente egli osserva il mondo, e naturalmente colorisce tutto con il suo colore predominante; anche le vibrazioni che gli giungono dall’esterno sono sempre più o meno modificate dal grado vibratorio del suo ambiente. Così avviene che l’uomo non vedrà mai nulla con precisione, finchè non avrà raggiunto il completo dominio dei propri sentimenti e dei propri pensieri, visto che le sue osservazioni dovranno tutte passare attraverso il filtro dell’ambiente mentale, il quale deforma e scolorisce ogni cosa come uno specchio difettoso.”
Charles Leadbeater e Anne Besant


Perché stai leggendo questo articolo? Prima di fare qualcosa o mentre stai per farla ti chiedi per quale motivo la stai facendo? Per curiosità? Per alimentare la tua lamentela o il tuo ego? Per godere emotivamente di pseudo risposte che fonti esterne ti danno come pappa pronta ogni volta? E se queste parole le avessi scritte per me stesso in maniera tale da rileggerle ogni volta che ne sentissi la necessità? Ti sei mai chiesto perché il cielo è azzurro? No? Bene. È giunto il momento di iniziare a darti delle risposte. Su cosa? Non posso essere io a dirtelo. Non può farlo nessuno al posto tuo. Almeno una volta nella vita ti sei chiesto per quale ragione sei al mondo? Per quale motivo ti ritrovi  su questo pianeta? Ma la domanda che la maggior parte degli esseri umani non si pone è: Che cos'è la realtà? E' solo questo corpo e i suoi cinque sensi? E' soltanto il mio alzarmi al mattino, uscire di casa, vendere il mio tempo per 8-12 ore a qualche datore di lavoro a cui devo piegare la testa, tornare sfinito la sera, mangiare, accoppiarmi, sperare in una decina di giorni di vacanza all'anno e obbedire a un sistema che decide come, quando e perché della mia vita?
Adesso stai pensando che sono l'ennesimo coglione di turno che vuole dare le sue chicche sulla vita, sullo stile di un profeta moderno. Già sento bisbigliare quella voce nella tua testa. Una voce che non è tua, ma che tu credi tale. Credi di essere libero nelle tue scelte, credi a tutto ciò che ti è stato insegnato dalla nascita, prendendo ogni cosa come dogma ufficiale perché lo ha detto qualcuno più in alto di te. La società, la politica, l'economia, la scienza, la scuola, la religione, la famiglia. Sai cosa sono questi? Sono tutti sistemi di controllo che servono a tenere a bada il vero TE. Ti chiederai: "Ma di che diamine stai parlando? Il vero me? Io sono io, di quale vero me sta parlando questo fesso" .
 Il falso dirige la tua vita in tutto ciò che fai e pensi, nei tuoi confronti e in quelli degli altri. E credimi, è proprio quella voce che hai nella testa. Dirai: "Ma io non sono pazzo. Mi stai dando dello psicopatico che sente le voci?". Ed è proprio qui che l'inganno della realtà inizia a divenire evidente. La voce che ti comanda a bacchetta non usa un'altra voce, ma usa la tua stessa mente. Il tuo pensiero non è il tuo pensiero ma il suo. Di chi sto parlando di chiederai? Esattamente di quella cosa che tiene sotto scacco l'intera umanità.            
Quella strana creatura invisibile che da millenni tiene soggiogato ogni essere umano in una prigione fatta di sbarre invisibili. E credimi se ti dico che ho visto con i miei occhi e udito con le mie orecchie dal vivo questo essere e i suoi scagnozzi sullo stile di un vero e proprio esorcismo. La medicina ufficiale (psicologia e psichiatria) possono solo riempirti di pillole e diagnosi che non potranno mai farti guarire da questo problema. E io l'ho visto. Ma di questo parleremo successivamente. Ritorniamo alla domanda principale. Chi sei tu? Chiediti, proprio adesso.. CHI SONO IO? PERCHE ESISTO? DA DOVE VENGO ? E CHE COMPITO HO DA SVOLGERE?
Credi siano soltanto domande filosofiche di uomini e donne che avendo un rifiuto del mondo sono caduti in una depressione particolare rinchiudendosi in mille domande. NO NO NO!
Dagli albori di questa umanità, chiunque si sia fatto queste domande è stato solo un apripista alla scalata di una montagna chiamata verità. Cosi come  non ti sei mai chiesto perché il cielo è azzurro così è molto probabile che non ti sia mai chiesto chi davvero sei. Ma non è un male, almeno finchè non giungi a ripetere situazioni spesso traumatiche vita dopo vita, esistenza dopo esistenza. Scusa, dimenticavo, non è certamente la prima vita che vivi qui sulla terra. Che tu voglia crederci o meno, non è un mio problema. Il vero problema è il tuo non riuscire a distinguere la realtà dall'illusione, e quella che vivi è una vera e propria illusione. Ma le centinaia di testi scritti nei secoli non ti sono bastati come testimonianza, non ti sono bastate le decine di film creati per lasciarti un messaggio. Ma purtroppo ti è stato insegnato che la fantascienza è finta mentre la tua vita, o quello che tu credi sia la vita, sia la realtà. Se solo riuscissi a prendere coscienza della vera realtà stenteresti a crederci per quanto essa superi la fantascienza stessa.
Spesso ho parlato io e centinai di persone tramite i loro scritti e film di questa presenza, di questa entità identificata con l'ombra. Io la chiamo, come di tradizione, l'"AVVERSARIO".
Ovunque non vuoi andare è il posto in cui lo incontrerai. Lo stai solo proteggendo col tuo dolore. Lo stai giustificando, lo difendi credendo di sanificare te stesso rimandando un appuntamento importante, quello con te stesso. Cerchi successo, ti fai manipolare dalla paura o dall'ambizione. Ti fai confondere dalle emozioni scambiando le farfalle nello stomaco per amore e la realizzazione economica per realizzazione del sé. Tutte distrazioni! Sei qui per un motivo e anche se dovessi metterci tutta la vita per scoprire quale sia, fallo. Hai un compito da svolgere nel tuo piccolo ma finché accuserai le persone intorno a te togliendoti ogni responsabilità di ciò che ti accade, finché non estirperai la radice di quella voce nella testa che ti dice chi devi essere o cosa fare, non illuminerai l'ombra dei parassiti che giocano a carte nella tua testa e continuerai a vivere nell'illusione.

«È astuto il tuo reale avversario, non usa la forza fisica perché essa risiede nel muoversi prima che lo faccia tu e senza che tu te ne accorga. La sua vittoria è nella tua dimenticanza e ignoranza. Lui sfrutta la tua assenza da te stesso per ipnotizzarti e portarti dove vuole, nel suo territorio, perché lì non lo vedi in quanto vige la legge dell' invisibilità».
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Può controllarci e manipolarci semplicemente toccando i nostri punti deboli, giocando con le nostre reazioni prevedibili, che mancano di consapevolezza. Il meccanismo è sempre lo stesso, la dipendenza. Essa porta alla paura del distacco e tale paura porta alla manipolazione. Manipolazione gestita in maniera invisibile da questa entità a cui diamo la nostra energia e cediamo il nostro potere creatore ma che nella realtà si manifesta anche con il controllo che i sistemi politici, economici e religiosi impongono all'umanità.
Ma non devi e non puoi sconfiggerlo con le sue stesse armi. Estremismo è dualità e polarizzazione. Tutti sono sempre da una parte del pendolo e mai centrati. Vedere solo merda o tutto rosa e fiori equivale a vivere ancora in uno stato in cui non si è capito che, stare a favore o contro qualcosa in maniera esagerata, le da comunque energia e potere. Credi di essere un vincente ma quando ti abbassi al suo gioco ti sei abbassato al suo livello e sei un perdente perchè hai perso te stesso.
Sappi che una volta che hai deciso per il passo finale e indietro non puoi più tornare, inizia a trovare il nero che ti domina e ti controlla, e inizia a combattere davvero per la tua stessa libertà.
Dimentica per un attimo il mondo dal quale provieni e abbraccia il mondo nel quale sei. Ma ricorda: Sii nel mondo ma non del mondo.
L’idea che un qualche tipo di messia stia per venire a salvarci è un trucco arcontico per farci pensare che non dobbiamo fare nulla circa la nostra situazione attuale, che non abbiamo nessuna responsabilità.
Quindi alieni salvatori o messia vari che salveranno l'umanità sono altri trucchetti, come lo saranno eventuali falsi attacchi alieni e guerre annesse costruite olograficamente.
Che ridere la notizia di pianeti scoperti fuori dal sistema solare. Fanno di tutto per farti concentrare su ciò che è fuori. E' dentro che devi cercare, non fuori. Esseri umani che ragionano in termini razionalistici e materialistici di 3° dimensione. Credono che ci sia vita extraterrestre al di fuori del pianeta terra solo perché hanno scoperto un pianeta simile. Là fuori è tutto uno schermo olografico. Spazio e tempo sono illusioni. Ci sono sulla terra più razze extraterrestri che esseri umani. Sono mimetizzati bene dentro la nostra testa e vivono in dimensioni parallele a questa. Non si può parlare di anni luce ma occorre pensare in termini "dimensionali". Gli universi sono come tante matriosche a forma di spirale dove vige la legge di non località. Stanno distogliendo l'attenzione affinché un giorno, se dovessero presentarvi i loro amichetti, potranno dire che vengono dal lontano spazio e si fermano all'autogrill "pianeta terra", quando invece è dagli albori di atlantide che banchettano qui. Ma purtroppo ragionate ancora in termini di sopravvivenza con l'idea di un corpo che deve vivere e sopravvivere, fatto di carne e ossa che immagina gli alieni fatti anch'essi nella stessa maniera e che devono usare le nostre stessi leggi fisiche per esistere. Il nostro corpo è morto sappiatelo! L'unica cosa eternamente viva è l'anima. Senza di essa cosa cazzo pensate possa tenere in piedi una macchina biologica? La nostra stessa energia, l' anima!
Ma questi discorsi sono troppo fuori dalla portata del terrestre medio impegnato a odiare e a lamentarsi della politica, dell'economia, del marito, del caldo.. insomma delle cose importanti come ama chiamarle. S
iete troppo impegnati nei vostri drammi quotidiani. Mentre alla tv vi distraggono con lo "show" 
Renzi - politica - immigrati -euro - lavoro e altri show simili, da dietro le quinte si continua a gioire del vostro sonno generale, con le tutte le conseguenti illusioni.



lunedì 6 luglio 2015

Carlos Castaneda aveva ragione: SIAMO SCHIAVI

Aveva ragione Carlos Castaneda. Che abbia davvero o meno incontrato lo sciamano Don Juan, di certo ci ha visto bene cosi come Giordano Bruno e tanti veri illuminati che si sono susseguiti in questi millenni di schiavitù animica sulla Terra.
Siamo prigionieri ma lo siamo proprio perché crediamo di essere liberi. Questo pianeta è luogo di una vera battaglia spirituale sia nella dimensione invisibile che in quella definita materiale. Una guerra che non vorreste neanhe immaginare. Cercate di scavare dentro di voi e di ricconnettervi con la parte più autentica.  L'anima e lo spirito.
 Ecco un estratto preso dal sito di castaneda e altre fonti per riassumere meglio il concetto.



Gli antichi stregoni si accorsero per primi che qualcosa non andava per il verso giusto. Essi videro che nei bambini, le Emanazioni Luminose – tenute insieme da una forza agglutinante nella forma di un uovo – erano anche ricoperte da una patina di straordinario splendore. Videro che alla crescita del bambino questa patina, anziché svilupparsi anch’essa di conseguenza, diminuiva drammaticamente. Videro che questo involucro di luce era direttamente correlato alla consapevolezza dell’individuo e lo chiamarono lo Splendore della Consapevolezza.
La consapevolezza non si sviluppava come sarebbe stato naturale.
Inquietati da questa incongruenza estesero le loro indagini e scoprirono la presenza di esseri oscuri posti direttamente sullo sfondo del campo energetico umano e per questo difficilmente individuabili.
Gli stregoni videro che questi esseri oscuri si cibavano della lucentezza della consapevolezza di ogni individuo, riducendone sempre di più la patina luminosa. Le entità oscure sono particolari esseri inorganici, coscienti e molto evoluti e poiché si muovono saltellando o volando come spaventose ombre vampire furono chiamati los Voladores, ovvero quelli che volano.
Don Juan: “Sei arrivato, e con le tue sole forze, a ciò che per gli sciamani dell’antico Messico era la questione suprema. Per tutto questo tempo non ho fatto che menare il can per l’aia, insinuando in te l’idea di un qualcosa che ci tiene prigionieri. Ed è davvero così!» Carlos: “Perché questo predatore ci avrebbe sottomessi nel modo che stai descrivendo, don Juan? Dev’esserci una spiegazione logica.» Don Juan: “Una spiegazione c’è ed è la più semplice che si possa immaginare. I predatori hanno preso il sopravvento perché siamo il loro cibo, la loro fonte di sostentamento. Ecco perché ci spremono senza pietà. Proprio come noi alleviamo i polli nelle stie…I Voladores si nutrono solo di un determinato tipo di energia e, come vedremo, noi produciamo molta di quella energia. Questo ci fa essere le prede ideali da mungere quotidianamente. Il danno energetico che questa azione predatrice ci arreca è immenso.
Siamo esseri magici dotati di possibilità infinite condannati a brandelli di consapevolezza: i Voladores consumano regolarmente la patina luminosa – che torna a crescere per sua natura – e come impeccabili giardinieri tengono l’erba rasa sempre allo stesso (misero) livello. Gli sciamani vedono che la patina di luminosità rimastaci è una piccola pozzanghera di luce sotto i piedi, che non arriva nemmeno agli alluci. Questa consapevolezza rimastaci è davvero poca cosa e ci permette giusto di interagire nel mondo quotidiano fissato dalla socializzazione, ma certo non ci dà modo di comprendere la nostra reale situazione o di riconoscere che condividiamo lo stesso destino degli animali che alleviamo.
Come inconsapevoli schiavi ci identifichiamo nei nostri predatori e riproponiamo i loro nefandi comportamenti con la natura in generale inquinando, disboscando, distruggendo e “sfruttiamo noi stessi senza ritegno i nostri animali: li mungiamo, li tosiamo, prendiamo loro le uova e poi li macelliamo o li rendiamo in diversi modi sottomessi e mansueti. Li leghiamo, li mettiamo in gabbia, tagliamo loro le ali, le corna, gli artigli ed i becchi, li ammaestriamo rendendoli dipendenti e gli togliamo poco a poco l’aggressività e l’istinto naturale per la libertà.
Ci manca l’energia, non possiamo fare altro che specchiarci, nella pozzanghera di consapevolezza, in un limitato e illusorio riflesso di sé, una falsa personalità. “La coscienza delle suole rispecchia la nostra immagine, la nostra superbia e il nostro ego, i quali alla fine non sono altro che la nostra vera gabbia.
L’esigua pozzanghera di consapevolezza è l’epicentro dell’egocentrismo in cui l’uomo è inconsapevolmente intrappolato. Ci hanno tolto tutta l’energia, ma ci hanno lasciato proprio quella che ruota intorno all’Ego! E proprio facendo leva sul nostro egocentrismo i Voladores creano fiammate di consapevolezza che poi voracemente consumano. I predatori alimentano l’avidità, il desiderio smodato, la codardia, l’aggressività, l’importanza personale, la violenza, le emozioni forti, tutti gli eccessi, l’autocompiacimento ma anche l’autocommiserazione. Le fiamme energetiche generate da queste qualità “disarmoniche” sono il loro cibo prediletto. I Voladores non amano invece la qualità vibrazionale della consapevolezza, dell’amore puro, dell’armonia, dell’equilibrio, della pace, della sobrietà… in una parola aborriscono la qualità energetica della crescita evolutiva, e hanno ogni vantaggio nel boicottare ogni nostro incremento di coscienza.
“La nostra mentalità da schiavi, che nella cultura giudeo-cristiana ci promette consolazione nell’aldilà, non porta alcun vantaggio a noi stessi, bensì ad una forza estranea, che in cambio della nostra energia ci fornisce credenze, fedi e modi di vedere che limitano le nostre possibilità e ci fanno cadere nella dipendenza.
Secondo don Juan sono stati proprio i Voladores a instillarci stupidi sistemi di credenza, le abitudini, le consuetudini sociali, e sono loro a definire le nostre paure, le nostre speranze, sono loro ad alimentare in continuazione e senza ritegno il nostro Ego.
Sono stati proprio i voladores a instillarci stupidi sistemi di credenza, abitudini, consuetudini sociali, e sono loro a definire le nostre paure, le nostre speranze, sono loro ad alimentare in continuazione e senza ritegno il nostro Ego.
Carlos: “Ma come ci riescono, don Juan? Ci sussurrano queste cose all’orecchio mentre dormiamo?» Don Juan: “Certamente no. Sarebbe idiota! Sono infinitamente più efficienti e organizzati. Per mantenerci obbedienti, deboli e mansueti, i predatori si sono impegnati in un’operazione stupenda, naturalmente dal punto di vista dello stratega. Orrenda nell’ottica di chi la subisce. Ci hanno dato la loro mente!
CI HANNO DATO LA LORO MENTE!
Mi ascolti? I predatori ci hanno dato la loro mente che è la nostra. La mente dei predatori è barocca, contraddittoria, tetra, ossessionata dal timore di essere smascherata. Benché tu non abbia mai sofferto la fame, sei ugualmente vittima dell’ansia da cibo e la tua altro non è che l’ansia del predatore, sempre timoroso che il suo stratagemma venga scoperto e il nutrimento gli sia negato. Tramite la mente che, dopotutto, è la loro, i predatori instillano nella vita degli uomini ciò che più gli conviene…
Le nostre meschinità e le nostre contraddizioni sono il risultato di un conflitto trascendentale che affligge tutti noi, ma di cui solo gli sciamani sono dolorosamente e disperatamente consapevoli: si tratta del conflitto delle nostre due menti. Una è la nostra vera mente, il prodotto delle nostre esperienze di vita, quella che parla di rado perché è stata sconfitta e relegata nell’oscurità. L’altra, quella che usiamo ogni giorno per qualunque attività quotidiana, è una installazione estranea.» Carlos: “Ma se gli sciamani dell’antico Messico e quelli attuali vedono i predatori, perché non fanno nulla?» Don Juan: “Non c’è nulla che tu e io possiamo fare se non esercitare l’autodisciplina fino a renderci inaccessibili. Ma pensi forse di poter convincere i tuoi simili ad affrontare tali rigori? Si metterebbero a ridere e si farebbero beffe di te, e i più aggressivi ti picchierebbero a morte. Non perché non ti credano. Nel profondo di ogni essere umano c’è una consapevolezza ancestrale, viscerale, dell’esistenza dei predatori.
Non c’è da meravigliarsi dunque del fatto che i bambini hanno spesso paura di demoni, mostri, spiriti o strane ombre (l’Uomo Nero) che secondo loro si nasconderebbero sotto il letto, dietro le porte, negli armadi, etc. I bambini piccoli vedono e solo quando hanno raggiunto una certa quota di socializzazione smettono di vedere, e ciò che prima era visibile si manifesta come inconscia presenza, come inquietudine, paura, disperazione, depressione…
“La mente di quello che vola non ha rivali. Quando si propone qualcosa non può che concordare con se stessa e indurti a credere di aver fatto qualcosa di meritevole. La mente di quello che vola ti dirà che qualsiasi cosa dica Juan Matus è solo un mucchio di sciocchezze e quindi essa stessa concorderà con la sua affermazione, “ma certo, sono sciocchezze” dirai tu. È così che ci sconfiggono.» Don Juan Matus
Il recente film The Matrix dà forma in maniera efficace a queste tematiche castanediane: il Tonal dei toltechi – ovvero il mondo quotidiano frutto della socializzazione e mantenuto dall’attività della mente – è Matrix, una terrificante trappola che consente a delle entità (in questo caso macchine) di depredare l’energia degli esseri umani. I pensieri che attraversano la nostra mente sono certamente “nostri”, ma la mente, attraverso la socializzazione, ne dirige il percorso in modo tale che essi sono “liberi” non più di quanto lo sia un treno su delle rotaie. I dati sensoriali sono i nostri, ma il software che guida il pensiero è estraneo.
Il pensiero ricrea costantemente il mondo così come lo vediamo (o meglio, così come ci è stato insegnato a vederlo. Fermare il pensiero per gli sciamani toltechi significa “fermare il mondo” e vedere le cose come sono veramente: pura energia.
Don Juan spiega che gli sciamani possono sconfiggere l’installazione estranea attraverso una vita di impeccabilità (uso strategico dell’energia) perché la disciplina strema in modo incommensurabile la mente aliena. La disciplina e la sobrietà sono qualità della consapevolezza che rendono la patina di splendore dell’uovo luminoso sgradevole al gusto dei Voladores. Ogni volta che si interrompe il dialogo interiore e si entra nel silenzio interiore si affatica la mente del predatore in modo così insostenibile che l’Installazione Estranea fugge. Successivamente essa ritorna, ma indebolita. Attraverso ripetuti stati di silenzio interiore l’Installazione Estranea prima o poi viene sconfitta e non torna.
Ogni volta che si interrompe il dialogo interiore, il mondo così come lo conosciamo collassa e affiorano aspetti di noi del tutto straordinari, come se fino a quel momento fossero stati sorvegliati a vista dalle nostre parole. Don Juan sostiene che il giorno in cui la Mente Estranea ci abbandona è il giorno più triste e difficile, poiché siamo costretti a contare solo sulle nostre forze e non c’è più nessuno a dirci cosa dobbiamo fare. Dopo un’esistenza di schiavitù, la nostra vera mente è molto debole e insicura e deve ritrovare la sua identità.

Per modificare la realtà (presente/passato/futuro) è necessario che un certo numero di co-creatori (individui che esprimono un intento comune) si focalizzino su un obiettivo e condividano sentimenti-pensieri comuni…
Non è sufficiente che una persona esprima l’intento di qualcosa affinché quel qualcosa si realizzi…
E’ l’inter-azione tra più soggetti il tassello principale per il mutamento della realtà.

Carlos Castaneda.
( carloscastaneda.com )

Lealtà Invisibili: Liberarsi dai Modelli Familiari Ripetitivi e Creare il Proprio Destino

 La ripetizione dei modelli familiari attraverso le generazioni è un tema centrale nell'approccio transgenerazionale e nelle costellazi...