domenica 30 gennaio 2011

La creazione della realtà: LA COSCIENZA


Il Giornale Onlinedi Momi Zanda

La creazione della realtà da parte della nostra coscienza avviene grazie all'esistenza di un campo che unisce tutti i fenomeni dell'universo. Interagendo consapevolmente con il campo creiamo consapevolmente la realtà...

Sono sempre più numerosi gli studiosi, non solo filosofi e psicologi ma anche scienziati, che sostengono che la realtà è una nostra creazione, e che la creazione della realtà avviene prima di tutto nell’interiorità dell’individuo, in uno stato di coscienza più profondo di quello di cui siamo ordinariamente consapevoli. Gli eventi esterni della nostra vita sono solo il riflesso dello stato interiore della nostra coscienza. Se vogliamo modificare gli eventi o crearne di nuovi dobbiamo quindi prima di tutto lavorare all’interno di noi stessi. Questa affermazione potrebbe sembrare arbitraria o addirittura “anti-scientifica”, ma in realtà non lo è.

Gli studi più avanzati di fisica quantistica convergono infatti verso questa ipotesi, e sono stati fatti ormai molti esperimenti di laboratorio che supportano la tesi che la coscienza sia in grado di influenzare senza intermediari le altre coscienze e addirittura la materia.
Una volta accettato che è la nostra coscienza a creare la nostra realtà, per poterla creare in maniera attiva e consapevole è utile esaminare prima di tutto alcuni presupposti fondamentali del processo.
Il primo presupposto della creazione della realtà è l’esistenza di un campo che unisce tutti i fenomeni dell’ universo, materiali e spirituali, un campo di cui noi facciamo parte integrante e che ci collega ad ogni altro essere e fenomeno dell’ universo, dal più piccolo al più grande.

Questo campo in ambito scientifico, psicologico e filosofico è stato definito in molti modi: mondo platonico (definizione questa non di un filosofo ma di uno scienziato, Penrose, uno dei fisici quantistici più accreditati e più all’avanguardia), campo di forma, campo morfico, campo morfogenetico, inconscio collettivo, ordine implicato, matrice o matrix, matrix divina, campo quantico, campo del punto zero o più semplicemente “campo”. L’esistenza di questo campo è ormai accettata da molti scienziati ai massimi livelli ed è stata dimostrata da alcuni esperimenti.
Le relazioni all’interno di questo campo non sono lineari o causali, ma sincroniche. Il che significa che una modifica in un punto del campo influenza istantaneamente il resto del campo, senza che intervengano intermediari materiali o meccanismi lineari di causa ed effetto.

Che ce ne rendiamo conto o no, è attraverso questo campo che noi creiamo la nostra realtà. In ogni istante della nostra vita noi interagiamo con il campo. Se impariamo ad interagire consapevolmente, impadronendoci dei meccanismi di funzionamento del campo, possiamo diventare i creatori consapevoli della nostra realtà.
Il secondo presupposto è che il linguaggio che il campo comprende e a cui risponde è il linguaggio del cuore, cioè i sentimenti. Naturalmente anche il pensiero è importante, ma se i nostri sentimenti sono in contrasto con i nostri pensieri, sono i primi a prevalere. Il campo recepisce le informazioni che vengono dal cuore e risponde ad esse istantaneamente. Questo principio è chiamato comunemente “legge della risonanza” o “legge dell’attrazione”. Si attira solo ed esclusivamente ciò che è in risonanza col nostro cuore.

Se non ci piace quello che attiriamo, non abbiamo altra scelta che cambiare le nostre vibrazioni, le frequenze del cuore. Se le frequenze del cuore sono basse, come quelle generate da sentimenti come la paura, o l’odio, o il dolore, attireremo persone ed eventi che vibrano alla stessa frequenza e la nostra vita diventerà sempre più dominata dalla paura, dall’odio o dal dolore. Per inciso, è stato sperimentalmente dimostrato che il nostro cuore genera un campo elettromagnetico la cui ampiezza è normalmente di 2 o 3 metri e che può quindi influenzare gli altri campi elettromagnetici presenti nell’ambiente, compresi quelli delle altre persone.

In base alle informazioni che il nostro cuore invia al campo, il campo risponde modificando sincronicamente la realtà materiale e producendo nel nostro ambiente oggettivo (e quindi anche nel nostro corpo) quelle situazioni e quegli eventi che sono coerenti con le informazioni ricevute, e quindi con i nostri sentimenti. Se i nostri sentimenti sono di insicurezza e di frustrazione, il campo riflette questi sentimenti producendo nella nostra realtà situazioni ed eventi che mettono a rischio la nostra sicurezza e che ci impediscono di soddisfare i nostri desideri e le nostre esigenze. Se ci sentiamo delle vittime il campo ci rimanda situazioni in cui effettivamente siamo delle vittime. Perciò, se vogliamo essere soddisfatti e avere successo nella vita, dobbiamo riuscire a sentirci già soddisfatti e vincenti prima ancora di esserlo concretamente nella nostra realtà oggettiva.

Se vogliamo trovare una persona che ci ami dobbiamo sentirci amati e desiderati prima ancora di averla trovata, e così via. In altre parole, per riuscire a ottenere nella nostra realtà concreta e materiale le situazioni e gi eventi che desideriamo, dobbiamo prima costruirli nella nostra realtà interiore e sperimentare i sentimenti collegati ad essi come se quegli eventi fossero già realizzati.
Un terzo presupposto è l’esistenza di una dimensione fuori del tempo dove tutto è potenzialmente possibile. Possiamo chiamare questa dimensione il campo delle possibilità. In questo campo ogni cosa non solo è possibile ma esiste. Esistono tutti i possibili futuri individuali e collettivi. Questa idea potrebbe sembrare un’astrazione (o peggio un vaneggiamento) ma invece corrisponde a quello che sostiene la fisica quantistica a proposito delle particelle subatomiche. In ogni istante una particella si trova contemporaneamente in tutti i suoi possibili stati di esistenza. Solo quando interviene un osservatore (ad esempio, attraverso degli strumenti di misura) la particella viene a trovarsi in uno stato determinato (si dice che la funzione d’onda della particella “collassa”) che esclude tutti gli altri.

Nei termini che stiamo usando oggi possiamo dire che il campo contiene potenzialmente tutte le possibili realtà, e che poi solo una di queste realtà viene manifestata concretamente nel nostro spaziotempo. Ma cos’è che fa sì che il campo manifesti una data realtà e non un’altra? Le chiavi sono l’immaginazione e l’intenzione. Tutto ciò che possiamo desiderare o immaginare è possibile. Perciò prima di tutto dobbiamo definire bene ciò che vogliamo. Se decidiamo di trovare un lavoro più remunerativo, il campo potrebbe crearlo in un’altra città. Se non siamo disposti a trasferirci è meglio definirlo prima. Una volta stabilito il “cosa” dobbiamo attivare l’intenzione di realizzarlo. L’intenzione non ha quasi nulla a che fare con la volontà. La volontà è una funzione dell’ego, l’intenzione è un potere del Sé. È il potere di armonizzarci ed entrare in sintonia con il campo delle possibilità. Immaginando un risultato futuro e sviluppando un’intenzione corrispondente creiamo un altro campo, chiamato campo delle probabilità.

Il futuro che abbiamo scelto da possibile diventa “probabile”, e inizia a manifestarsi nella nostra realtà per mezzo di eventi che la psicologia chiamerebbe “sincronicità”. Le sincronicità sono eventi collegati al nostro stato psichico interno che non sono però prodotti da un meccanismo di causalità lineare. Tutti noi sicuramente abbiamo sperimentato tante volte delle sincronicità. Pensiamo a qualcosa, e ci succede nella realtà un evento collegato a ciò che abbiamo pensato. Il caso più banale e comune e quando pensiamo a una persona che non vediamo da molto tempo e poco tempo dopo incontriamo quella persona o riceviamo una sua telefonata. All’interno del processo della creazione della realtà, le sincronicità hanno la funzione di indirizzare i nostri comportamenti per ottenere il risultato desiderato. Il punto di partenza sono sempre i nostri sentimenti e i nostri pensieri che comunicano con il campo. Il campo riceve le informazioni e modifica la realtà in base ad esse. Per questo è importante essere attenti alle sincronicità, anche quelle apparentemente banali o irrilevanti, così da intensificare il processo.

Mano a mano che il campo delle probabilità che abbiamo creato fa manifestare sincronicità ed eventi nella nostra vita, noi dobbiamo sfruttare quegli eventi operando nuove scelte in vista della realizzazione di ciò che abbiamo deciso di realizzare. Dopo avere scelto il nostro futuro e avere creato il campo delle probabilità, è importante non avere particolari aspettative sul modo in cui il nostro desiderio dovrà realizzarsi, ma abbandonarsi con fiducia al flusso degli eventi. In altre parole, dobbiamo focalizzarci sul “cosa” e non sul “come”. Il come non è compito nostro ma del campo universale.

Il nostro unico impegno dev’essere quello di mantenere il sentimento di avere già realizzato il futuro che abbiamo scelto per noi. Se diventiamo ansiosi, impazienti o temiamo di non riuscire a ottenere ciò che vogliamo, blocchiamo il processo. O meglio, e come se creassimo un nuovo campo di probabilità scegliendo un futuro negativo. Il campo legge il nostro sentimento di ansia e dubbio, e manifesta un risultato negativo corrispondente a quel sentimento.
Tutto quello che dobbiamo fare quindi è mantenere il sentimento che il futuro desiderato si sia già realizzato, e seguire le sincronicità che si presentano nella nostra vita (un incontro, un consiglio che qualcuno ci dà, un’intuizione che ci dice di fare qualcosa di particolare, talvolta un sogno), lasciando alla matrix divina il compito di trovare il modo migliore per soddisfare i nostri desideri.

Fonte  
tratto da.altrogiornale.org

mercoledì 26 gennaio 2011

Il Fuoco della Consapevolezza


Non opporre resistenza a ciò che ti arriva, qualsiasi persona o situazione sia.
La cosa più assurda che facciamo è rinnegare il QUI & ORA
credendo che la nostra quiete sia in qualcosa che deve ancora arrivare.

La vita "ti dice solo quello che hai bisogno di sentirti dire in quel momento"
Quindi il mondo ci dice e ci specchia ciò di cui abbiamo bisogno in ogni singolo fotogramma della nostra esistenza.
Ecco perchè niente è giusto e niente è sbagliato.

Devi solo cercare di essere il più possibile presente a te stesso
ascoltando il tuo corpo senza giudizio.
Ci sono le emozioni che sono connesse in ogni parte del corpo, ascoltale, osservale.
Rimani solo con questa specie di sofferenza, di malanno interno.
Accoglilo.. si trasmuta da solo.

Il dialogo interiore che senti nella testa è la mente che ti paracula
e che si nutre del dolore di cui è causa..
lasciala confabulare quanto vuole.
Dalle attenzione attraverso la tua presenza vivida e cosciente
e vedrai che smetterà subito di parlare grazie al fuoco della tua consapevolezza 
di riconoscere che quei pensieri non sono te
ma qualcosa che cerca di convincerti di esserlo
per tenerti ancorato a MATRIX.

La via più immediata per scoprire Te Stesso è osservare,
senza GIUDIZIO ALCUNO,
il modo in cui RE-AGISCI alle persone e alle situazioni.
Solo durante un'AUTO-Osservazione distaccata
puoi PRO-AGIRE in maniera Cosciente e Presente
trovando la perfetta soluzione in sintonia con quel preciso momento:
il QUI & ORA.
Non trovare rifugio in un passato o futuro illusorio lontano dall'unica cosa reale:
il PRESENTE!





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venerdì 21 gennaio 2011

Messaggio dal PASSATO-FUTURO-PRESENTE

Voglio condividere con voi questa cosa strana.
Ero sul mio letto che ascoltavo musica e ho avuto l'impulso irrefrenabile di scrivere senza sapere cosa, ma con l'istinto di farlo come se lo sapessi..
Mentre scrivevo non capivo ma sentivo mie quelle parole.


Me stesso mi ha parlato.
Mi ha parlato in questo preciso momento, sia dal futuro che dal passato che esistono ora e in nessun altro tempo illusorio.
State brancolando nel buio per caso? Non credo affatto. Siete solo momentaneamente sprovvisti dei vostri veri occhi; siete in uno stato di non consapevolezza.
Credete ad ogni cosa vi si dica e allo stesso tempo la rinnegate per poi attendere, attendere, attendere..           attendere qualcosa o qualcuno che vi dica: “ Ecco questa è la verità”.
Quale verità?
L’unica verità che voi esseri umani di questo non-tempo state cercando qualcosa che non sarà mai trovata se pensate che sia da qualche parte lì fuori.
Cercate spiegazioni su come e quali leggi governino l’universo, senza rendervi conto che l’unica cosa che trovate sono soltanto dei placebo per la vostra mente.
Se solo ascoltaste il centro del vero unico universo smettereste di cercare, ma semplicemente realizzereste.
Questo centro è il vostro Cuore, e l’universo siete voi.
Le stelle che vedete la fuori durante una passeggiata notturna, o la stessa luna cosi splendente su quel telo blu profondo come le notti piu lontane di ogni tempo..
La prossima volta che vi capita alzate la testa con consapevolezza, osservate, siate presenti con tutto il vostro essere e ripetutamente camminate, fermatevi , cambiate direzione, ma continuate a osservare.
Tutto il firmamento vi segue ovunque andiate.
Sta solo riflettendo come uno specchio i vostri movimenti.
Qualcuno disse che il dito che punta la luna non è la luna.
Non c’è alcun bisogno che vi spieghi il significato di questo perché sapete già tutto di voi stessi.
Vi starete chiedendo come mai allora ascoltate con ardore queste parole che vengono dal di fuori…
Semplicemente non siamo esterni o estranei a voi.. ma noi siamo voi!
Siete voi che adesso avete chiesto l’illusione olografica di un foglio bianco su cui leggere parole che risiedono già in voi, credendovi separati dal resto credete che anche voi stessi del passato/futuro siate qualcosa di scisso e differente da ciò che considerate il vostro corpo/mente.
Non è facile assolutamente concepire e assorbire l’unità a cui tutto appartiene, a causa della forma duale di un corpo materiale invischiato nella pseudo-prigione che tanto amate chiamare MATRIX.
Ma non è d’altro canto difficile uscirne. Non c’è nulla a cui opporre resistenza, perché cosi facendo vi invischiate sempre più. Il metodo più rapido per liberarsi da una schiavitù olografica è divenirne consapevoli cosi come del vostro potere di creare costantemente la vostra realtà.
Ossia di proiettare voi stessi in uno spazio illusorio attraverso la coscienza.
Spesso vi viene ricordato che cambiando punto di percezione (ossia che è dal vostro interno che muovete ciò che è fuori, il mondo esterno) diverrete creatori finalmente consapevoli , coscienti.
In questo istante non state leggendo parole di qualcuno che vi parla da una postazione differente dalla vostra, ma siete voi stessi che parlate a voi stessi.
Ogni cosa di questo universo è infinitamente piccola e grande allo stesso istante. Non ci sono limiti né distanze.
La cosa che più desiderate è la felicità.
La ricercate, la bramate, la pagate…. E dopo tanti affanni dite continuamente che non l’avete trovata, o se è successo, non è stata quella vera, quella eterna.
Ma questo ha solo una semplice causa: essa è li con voi ORA,proprio ORA e solo ORA!
Non esiste nient’altro che il QUI e ORA! Non finiremo mai di ripetervelo!
Ma potreste ribattere dicendo: “Ma ora sento che soffro, e se soffro vuol dire che non sono felice, e se non son felice adesso, vuol dire che devo cercare la felicità da qualche altra parte, in qualche altro momento diverso da ora”
Se fate così la vostra ricerca sarà perenne. Una sola cosa potete fare e sappiamo quanto non sia facile:
accettare quel momento; osservatelo come fareste con vostro figlio appena uscito dal grembo materno, o con il vostro animale domestico che dorme sereno o chiunque voi siate legati, dal quale non pretendete nulla. Vi basta essere presenti in quell’istante bello cosi come appare nella perfezione di quel momento, e solo quello.
La felicità allora vi sembrerà eterna perché ci sarà assenza di tempo e non avrete modo di porre in un IERI o DOMANI qualcosa che potete vivere solo ORA!
Noi non esistiamo se non esistete voi.
Non vogliamo che ci consideriate alieni, extraterrestri o altri nomi simili molto di moda.
Ma abbiate fede in voi, amate il vostro intero essere cosi come lo fate con persone o animali al di fuori di voi.. essi non sono altro che voi proiettati all’esterno che sono li per dirvi come imparare ad AMARE VOI STESSI.
E voi siete l’UNIVERSO.
E amandolo non farete che farlo splendere più di quanto quei puntini che chiamate stelle facciano nelle vostre notti insonne.
La luce della vostra consapevolezza sarà la chiave.
Vi ricordo: SIAMO UNO!



TU SEI IL CUCCHIAIO

giovedì 20 gennaio 2011

IO E TE SIAMO UNO


Riporto qui una considerazione che ha riempito la bacheca di facebook di commenti un pò fraintesi:

"Il mio lavoro è pulire me stesso.
Pulendo me stesso il mondo viene ripulito perchè io sono il mondo.
Tutto ciò che è all'esterno di me è proiezione e illusione.
E' mia responsabilità mettere a posto ogni cosa che percepisco dal mio interno, connettendomi al Divino.
Quello che c'è la fuori è un mondo olografico che io stesso proietto all'esterno per prenderne coscienza."

SIAMO TUTTI RESPONSABILI DI TUTTO CIO' CHE ACCADE INTORNO A NOI.
Se faccio qualcosa di male qui potrebbe succedere un disastro da qualunque altra parte nel mondo.
EFFETTO FARFALLA:
"Una farfalla, sbattendo le ali in America, potrebbe provocare un ciclone in Asia."
Che poi è riportato anche nella fisica quantistica...
TUTTO è UNO!

Lo diceva anche Gesù: "Io e il Padre siamo UNO".
Tutto è interconnesso,
qualsiasi cosa io pensi e faccia qui ha ripercussioni in qualsiasi parte dell'universo..
e indovinate perchè l'universo si muove all'unisono con ciascuno di noi? 
(cosi come ogni cellula del nostro corpo anche se autonoma rende conto al nostro intero organismo)
Quell'universo siamo NOI!


Ciò di cui parlo è in sostanza lai trasmutazione alchemica.
Non voglio assolutamente intendere o proporre di eliminare o opporre resistenza, ma tutt'altro.
Ci è stato concesso di partecipare al gioco cosmico della co-creazione all'interno della dualità
e per tanto riscoprire attraverso essa che tutto è interconesso e riconduce all'UNO!
Si è preso ormai consapevolezza (non x tutti) che ogni cosa
è intrisa "della stessa sostanza del padre" che viaggia nell'etere permeando ogni cosa, visibile e invisibile.
Ma sulla scuola chiamata Terra dobbiamo fare l'esperienza dell'ego, della rabbia, dell'odio, della paura proprio perché (Noi) Dio (che è pura COSCIENZA) ha scelto questo tipo di specchio armonico per vedersi evolvere sotto questo aspetto.

Quindi il nostro lavoro di pilitura e di trasmutazione del piombo in Oro ha un suo senso e significato.
Non ho detto di eliminare l'Ego e respingere la sofferenza,
ma di donar loro amore Compassionale e arrivare al punto di Dis-Identificarsi  da esso 
e Identificarsi, invece, con la propria anima da cui purtroppo ci sentiamo separati dal momento in cui siamo scesi sulla Terra  credendo di essere solo il nostro corpo o la nostra mente.
La parola MIO non si dovrebbe usare nel dire la MIA anima,
altrimenti creiamo ancora questa separazione,
in quanto noi Siamo Anima, chì in embrione e chì invece più sviluppata, diciamo così.

Quando siamo ossessionati da pensieri disturbanti:
gelosia, ansia, paura, giudizio verso gli altri,
dobbiamo portare l'attenzione su noi stessi, sul Qui & ORA.
Divenire degli osservatori senza alcun tipo di giudizio o lamentela.

Dobbiamo prendere consapevolezza che Siamo identificati con i meccanismi psicologici della personalità che è la nostra parte animale; essa avrà sempre un motivo per lamentarsi, per essere infelice o ansiosa. 
Essa è legata alla sopravvivenza dell'apparato psicofisico (corpo) e con esso un giorno morirà.
Ciò che deve morire (personalità/Ego) avrà sempre paura di morire.
E ti farà credere di non essere IMMORTALE.

vi riporto un estratto del libro che sta per essere pubblicato:

Finché resteremo nel 2 (dualismo) sentendoci separati dal resto e non faremo un lavoro su noi stessi ritornando a capire che siamo L'UNO, li vedo molto movimentati questi 2011,2012 e 2013. 
Vorrei che prendeste in esempio un grande maestro (per chi crede nella sua esistenza storica o meno) il cui spirito si è incarnato in più personaggi ormai noti come Buddha,  Horus, Krishna, Mitra e, nel caso che sto per descrivere, Gesù.
E’ stato tra quelli il cui messaggio è stato strumentalizzato e frainteso dalle religioni e istituzioni per creare questa dualità.
Lo possiamo a tutti gli effetti considerare un MESSIA;
(un Messia che viene al mondo molte volte, rispondendo a diversi momenti storici e alle necessità di diverse culture, è un Messia che parla il linguaggio adatto a ciascuno che lo riceve).
Quello che in pochi hanno compreso è che Egli ha parlato sì ad un certo popolo ma il messaggio era rivolto a noi di oggi, di quest’epoca perché gli antichi del passato siamo proprio noi.
E considerando che passato, presente e futuro coesistono simultaneamente in una realtà dalle infinite probabilità di esistenza, il suo messaggio è più attuale di quello che si possa pensare.
Io lo ritengo un grande insegnante di fisica quantistica. Infatti un concetto fondamentale di cui è portatore si può riassumere in questa frase: “Io e il Padre Siamo UNO!”.
Questo è a tutti gli effetti un concetto di fisica quantistica di cui Gesù ne è stato un maestro, per così dire, Ante lìtteram.
In essa (e di qui non mi smuove nessuno) si dice infatti che l’osservato (tutto ciò che si può osservare nell’ambito del panorama universale) e l’osservatore (che può essere un soggetto rappresentato da ognuno di noi) sono la stessa cosa.
Ciò che potrebbe sorprendere è che Lui l’abbia detto 2000 anni fa.
Ma prima di Lui, questo stesso concetto è stato ripreso da altri cosiddetti figli di Dio.
Per cui Creatore e Creato sono esattamente la stessa cosa; laddove, invece, per secoli l’umanità ha continuato a pensare che ci fosse questa separazione, questa scissione (dualità).
 E quindi siamo sempre andati a cercare Dio fuori di Noi
[questo è quello che induce a fare la religione che comunque ha una sua funzione ma con una scadenza].
Là dove finirà la religione potrà iniziare la spiritualità (intesa come una ricerca di Dio dentro me stesso) in questo vasto oceano chiamato universo (unus vèrtere = tendere all’Uno). E indovinate cosa disse Gesù?
“Il Regno dei Cieli è DENTRO DI VOI”
Questa è una frase molto profonda perché riassume ancora una volta un concetto di fisica quantistica. Per Gesù non esisteva il dentro e il fuori, il sopra e il sotto, il migliore e il peggiore, l’interno e l’esterno. Esisteva un concetto che oggi la fisica quantistica sintetizza nella parola ovunque e non nell’altrove
Quindi la nostra ricerca non deve affannarsi ed essere sempre impostata proiettandoci verso qualcosa che non si sa mai dove si trova perché quello che noi cerchiamo è molto più vicino a noi di quello che si possa pensare.
Il "Padre" è molto più vicino a noi di quanto possiamo pensare..ma soprattutto è molto più vicino Lui a noi di quanto lo siamo noi a Lui.
E’ troppo difficile, per la maggior parte di chi sta affrontando per la prima volta questi argomenti, poter accettare e condividere perché questo è un concetto che sfida la cultura el’edu-castrazione ricevuta nei secoli.
Siamo in un momento di transizione, e non andremo incontro alla fine di un mondo ma alla fine di un modo di pensare, di rapportarci.
Scopriremo che siamo tutti esseri di scintilla divina e questa scuola chiamata Terra è la più dura ma la più importante sotto il punto di vista evolutivo e d’esperienza animica.
Ripeto per l’ennesima volta che noi oggi siamo immersi in una visione della realtà di stampo dualistico; quindi anche il nostro simile noi lo vediamo come l’altro. Quando Gesù disse “AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO” stava semplicemente impartendo una lezione davvero importante:
il tuo prossimo è il tuo te stesso.
“Fai all’altro ciò che vorresti fosse fatto a te” (nell’altro Lui vedeva semplicemente se stesso).
Il giorno in cui l’umanità vedrà che non è costituita da molti esseri e che ciascuno di questi esseri fa parte indissolubile di un organismo universale (così come le centomila miliardi delle nostre cellule fanno parte del nostro organismo funzionando tutti per uno e uno per tutti comportandosi come fossero una proprietà comune  e funzionale),  vedremo davvero accadere qualcosa che solo i bambini puri in spirito potrebbero raccontare in questo preciso istante.
Tutto ciò che noi chiamiamo COSMO non è altro che un unico ed infinito organismo vivente dotato di intelligenza e coscienza ; e facendone parte ed essendone le cellule, non rimane che dire che nella cellula c’è il tutto e nel tutto c’è la cellula.
Nessuna cosa, sia consciamente che inconsciamente,  può considerarsi separata da tutto questo ESSERE UNIVIVENTE.
Noi crediamo di conoscere l’amore ma ne assaporiamo soltanto alcuni surrogati.
Il vero amore (dal latino a-mors = senza morte) non potrà sussistere mai finchè non ci renderemo conto, in coscienza (perché tutto è coscienza), che qualsiasi evento accada in un punto qualunque, in qualsivoglia parte del cosmo, è tutto interconnesso con noi.
E quindi tale evento ci riguarda. Nessuno mai potrà dire che ciò che succede a noi non succede in qualsiasi altra parte dell’universo.


Abbandònati alla vita e a te stesso ma diventando consapevole di ogni pensiero, di ogni parola e di ogni azione!
PRESENTE sempre a te stesso!

Claudio.

Facebook: t'amo e t'odio (di Viviana Guarini)


Facebook,
il network più usato al mondo.
Milioni di persone, ogni giorno, dedicano parte del proprio tempo immersi nell'utilizzo sfrenato di questo network, ognuno con scopi e modalità diverse: condividere emozioni, pensieri, intraprendere guerre politiche, affronatre battaglie filosofiche e cercare di esprimere il proprio pensiero critico sulla realtà.
Eppure eccoci difronte alla grande contraddizione della quasi maggior parte di coloro che utilizzano il codesto network: la critica continua verso l'utilizzo dello stesso, verso la sua futilità... e la classica frase, che ognuno di noi ha sicuramente udito tante volte: "Non mi iscriverò mai a quel network".
Eppure eccoci qui, tutti.
La domanda che sporge spontanea è: perchè?
Sulla facciata dei nostri schermi appaiono cosi in maniera leggiadra la bella faccia di queste contraddizioni.
Condividiamo link, e al coltempo giudichiamo futili la scelta di condivisione di altri link da parte di altri utenti.
La risposta a questa contraddizione, è forse ben più radicata di quanto si possa pensare.
Visto in un'altra ottica, in un'ottica che azzerderei a definire "fenomenologica", facebook risulta la proiezione più genuina del nostro Io.
Affermazione che potrebbe sconvolgere coloro che alla realtà virtuale assegnano un connotato puramente negativo.
Sia chiaro, l'intento di questo articolo non vuol essere una nomenclatura degli aspetti positivi vs aspetti negativi della realtà virtuale, ma ad una riflessione più profonda appare chiaro come l'utilizzo di facebook sia in realtà un modo per comunicare al mondo chi siamo, e come vogliamo distinguerci dagli altri "user".
Nella realtà avviene lo stesso. Ogni giorno decidiamo come vestirici, come parlare, come agire: in sintesi come presentarci al mondo.
A pari modo , ogni giorno e in maniera quasi automatica, condividiamo link , condividiamo il "nostro pensiero del giorno", e anche in queste scelte c'è, anche se spesso inconsapevolmente , una selezione: in sintesi questo appare pure un modo di presentarsi al mondo.
Dov'è la contraddizione?
L'alternarsi continuo di sentimenti di sintonia e criticità a volte dura verso il network stesso.
Ancora una volta occorre chiedersi il perchè.
La mia conclusione, forse agli occhi di molti azzardata, è che, cosi come nella realtà, rivediamo riflessi sulla schermata non solo i nostri ideali e valori, ma molto spesso anche i nostri fantasmi.
Il risultato di questa visione e presa di coscienza inconsapevole porta, nella realtà psicologica, al ripudio quasi isterico di ciò che a livello consapevole non riusciamo e/o non vogliamo accettare.
Il suddetto argomento è strettamente collegato anche alla questione , oggi di grande attualità, della formazione degli Stereotipi.
Così come nella vita di tutti i giorni ci troviamo constantemente alla crezione di pregiudizi e stereotipi nei confronti di chi abbiamo intenzione di stigmatizzare ( partendo dal "diverso" per razza, religione e quant'altro sino ad arrivare al nostro "vicino" stigmatizzato da noi come "diverso"), cosi anche nell'utilizzo quotidiano di facebook siamo indotti a stereotipare i " diversi" e i "vicini" in base alle nostre proiezioni consce, pre-inconsce e inconsapevoli.

Il risultato è sempre lo stesso.
l'uomo , sempre più immerso nel "dover essere", viene guidato ciecamente dai sistemi semplici e schematici che la società impone, dimenticando l'obiettivo principale per cui è venuto al mondo: vivere la propria essenza , accettandola per quel che è. Fantasmi compresi.
Perchè in fondo la paura ci ricorda esattamente chi siamo stati, chi siamo e chi saremo.


Viviana Guarini- Psicologa

giovedì 13 gennaio 2011

L'INGANNO DELLA TRAPPOLA PLANETARIA: il velo dell'ILLUSIONE. DIO non è FUORI ma DENTRO DI TE! [Considerazione sugli ALIENI]

Sento che siamo ancora nel puntare il dito nel dire :
IO HO RAGIONE, TU NO..
Tutti sono nel posto adatto, nel momento adatto, con il ruolo adatto..
Siamo ancora nell'illusione del velo..
Purtroppo non abbiamo ancora compreso che
NESSUNO AL DI FUORI POTRA' MAI FARE UN LAVORO CHE POSSIAMO FARE SOLO NOI; 
e dovunque ci portino questi alieni nulla potrà cambiare se non SULLA TERRA!
Alieni definiti BUONI (almeno cosi intuisco a livello sottile) non sono altro che NOI STESSI di altri mondi e dimensioni parallele (sia del passato che del futuro, in quanto passato presente e futuro coesistono simultaneamente influenzandosi a vicenda) e quella dei PIANETI LA' FUORI è solo una BALLA COLOSSALE OLOGRAFICA per distrarci dalla TRAPPOLA PLANETARIA,
creando ancora una volta l'illusione del tempo e dello spazio.

Essendo noi stessi creatori della nostra realtà, creiamo anche Dei, Alieni, Madonne, Cristi, Santi, Salvatori, Distruttori.. Creiamo un rapporto energetico simbiotico e diamo vita ad essi.. ma se perdiamo il controllo e ci affidiamo come sudditi, trasferiamo su di loro il diritto di scegliere (siamo noi che glielo permettiamo idolatrandoli).. ogni cosa la creiamo per noi adatta a noi e come vogliamo che sia.. quindi secondo me c'è solo da impazzire nel voler dimostrare la propria verità ad altri anche con tutta la benevolenza e sincerità possibile.. 

I cosiddetti ALIENI:
La verità sui loro intenti è stata smascherata già molto tempo addietro.
Ne è uscito che loro, cioè Ashtar e soci sono tutti biondi [una delle razze che ha schiavizzato l'umanità e che hanno tentato piu volte di darmi fastidio].
I loro corpi sono tutti identici poichè loro, essendo entità di solo spirito, non hanno corpo e sono stati aiutati da altre razze a creare dei "pupazzi" nei quali incarnarsi, tutti identici.
Senza poi parlare di tanti altri... I loro scopi sono semplici: professare un'ideologia di pace e amore, splendidi ideali, per continuare a rapire la gente [ma questa volta con il loro permesso] e portarli con se quando, a loro dire, ci sarà una "catastrofe" per salvare la razza umana. In realtà sono solo dei buffoni [basti dire che Ashtar ha detto ai canalizzatori di essere l'Arcangelo Michele], che hanno messo a punto un geniale piano di fine strategia per fotterci l'ennesima volta.
Ecco l'INGANNO DELLA NEW AGE:
EVITARE IL VERO LAVORO DI RISVEGLIO: quello su se stessi!!! 
Ognuno ha il suo tornaconto!!!

RICORDATE: 
ci sarà un periodo di transizione, un intervallo di NON-tempo, durante il quale l’ego sarà fatto a pezzi; voi non saprete più dove siete né chi siete, e tutti i confini si confonderanno. Sarete confusi, nel caos. In questo caos, avrete paura di perdere il vostro ego, ma deve essere così.
Se avrete coraggio, questo periodo sarà breve

SIAMO CREATORI DELLA NOSTRA REALTA'
anche quando vediamo il male penetrare in ogni parte del mondo!
io ero un super cattolico un tempo..
oro tifo solo l'UNO di cui TUTTO FA PARTE..
idolatrare il mondo esterno vuol dire dargli potere e credere che qualcosa agisca indipendentemente da noi...
La fuori è solo una proiezione del nostro interno..

La questione di fondo è che continuiamo a sentirci separati dall'UNO , ci vorrebbero ore di conferenze per spiegare qualcosa di cosi importante e difficile per la mente/ego/matrix che cerca sempre di separare...
NOI SIAMO DIO (DIO è L'OCEANO e noi siamo le gocce e onde di questo oceano che crediamo di esserne separati solo perche abbiamo una forma.. ma siamo anche noi l'OCEANO) facciamo l'esperienza della creazione della realtà proprio attraverso la separazione ma se ci facciamo dominare dall'idea che tutto la fuori agisca indipendentemente da noi e che esiste un signore con la barba che decide per noi allora sta a te viverlo, scoprirlo e farne esperienza.. perche per ognuno di noi il mondo è uno specchio diverso e uguale allo stesso tempo...

LAVORARE SU Sé STESSI, LAVORO ALCHEMICO...

dopodichè ti auguro
Buon cammino..


sabato 8 gennaio 2011

IL VERO CORAGGIO DI UN GUERRIERO

Il vero coraggio non è lanciarsi col parapendio,
RE-AGIRE ad uno scippo con l'uccidere lo scippatore,
"Dimostrare" di nuotare tra gli squali tentando la "sorte"..

Il vero coraggio è affrontare i propri DEMONI,
proiettati all'esterno in quello che chiamiamo MONDO..
GUARDANDOLI DRITTO NEGLI OCCHI!!!!!

Un vero GUERRIERO prende su di sè la responsabilità di ciò che gli accade.
Non accusa il mondo e nemmeno ciò che  contiene,
Sa che FUORI c'è solo uno specchio..
uno specchio fatto di gente, situazioni, oggetti..
uno specchio che lo aiuta a diventare CONSAPEVOLE della sua personale realtà.
ma solo se lo vorrà!

E' nel mondo che si dimostra il vero coraggio,
ma ATTENZIONE:
non accusandolo nè  idolatrandolo!
APRIAMO IL CUORE
Questo è il mio augurio personale per tutti quanti noi:
che possiamo diventare dei veri guerrieri!
Quanti cagasotto ci sono?????
Ehmm... troppi...parecchi...
moltissimi...
forza..
ci diamo una mossa?!?!?!?!?!?!?!?!?!
I tempi son questi.. le vibrazioni aumentano e i pseudo-drammi ci mettono alla prova ogni singolo istante..
usiamoli a nostro favore!!!!!!

Una storia ZEN racconta:

-"Oh, quanto soffro. Le altre onde sono così grandi e io sono così piccina. Alcune onde sono tanto ricche e io sono così misera."

L'onda più grande le rispose:

- "Pensi di soffrire perché non hai visto chiaramente il tuo "Volto originale".

- "Non sono un'onda? cosa sono?"- disse l'onda piccina.

-"L'onda è solo la tua forma temporanea. In realtà sei acqua".

-"Acqua?"- ribatté sorpresa l'onda piccina.

-"Quando ti renderai conto che la tua essenza fondamentale è l'acqua, non penserai o crederai erroneamente di essere un'onda e la tua sofferenza sparirà".

-"Oh, capisco! Io sono te e tu sei me, siamo entrambe parti di un sé più vasto."

Mio pensiero personale:

Come una saggia donna mi ha insegnato:

"SIAMO ENERGIA VIBRANTE"!

Vi auguro di ricordavi sempre che siete delle splendide 

gocce 

in quest'Oceano immenso chiamato Dio.

Lealtà Invisibili: Liberarsi dai Modelli Familiari Ripetitivi e Creare il Proprio Destino

 La ripetizione dei modelli familiari attraverso le generazioni è un tema centrale nell'approccio transgenerazionale e nelle costellazi...