sabato 31 dicembre 2011

La libertà è una scelta consapevole frutto di una vera AZIONE ANIMICA

Considerando che do per scontato che chi legge questo blog e affronta questi argomenti, abbia quantomeno un bagaglio interiore di consapevolezza in più rispetto a coloro che basano la loro vita sulla lamentela, l'accusa, il giudizio ostinato, la rassegnazione e il vittimismo da spettatore classico di uno show (telegiornale), allora posso esprimere la mia ennesima considerazione su ciò che riguarda i rapporti umani, la propria libertà (parola troppo abusata e fraintesa) e l'amor proprio in quella che è la creazione del proprio mondo, della propria realtà/evoluzione personale.
Nel mio libro DIALOGO CON L'ANIMA narro:
"Spesso la prova più difficile è quella di comprendere se stessi attraverso gli altri.

Ci viene spesso chiesto di capire qualcun altro che ci vive accanto. 
Spesso la prova più difficile è quella di comprendere se stessi attraverso gli altri,
ma non chiunque. 
Ma le persone che più amiamo, che fanno parte di noi da sempre. 
La nostra famiglia, i nostri genitori, i nostri figli, la nostra anima gemella.
Ci viene chiesto di capire gli altri
forse perché non siamo capaci di capire davvero noi stessi. 
E coloro che amiamo, coloro con cui abbiamo un filo comune sono lì
perché l’amore implica anche degli ostacoli
per poter essere davvero fatto proprio nella sua più pura essenza.
Bisogna avere coraggio di essere se stessi senza paura di ferire nessuno
perché in realtà stiamo solo ferendo noi stessi.
Nell’altro e nelle situazioni in cui ci ritroviamo, vediamo solo riflesse quelle stesse sofferenze che non vogliamo vedere in noi proprio perchè ci appartengono,
sono dentro di noi senza esclusioni di colpi."


E' spesso dura accettare questo soprattutto quando accusiamo gli altri del nostro NON SENTIRCI LIBERI!
Ma sappi, caro amico, che  c'è una tua fantasia che vorresti si realizzasse affinchè tu possa sentirti piu libero.. ossia che gli altri cambino.. ma purtroppo sai che questo non è affar tuo perche forse gli altri non potranno mai cambiare se non nella misura in cui possono prendere consapevolezza del loro mondo interiore e portare alla luce le loro piccole verità prendendo coscienza che si deve andare avanti e che ci si deve concentrare su se stessi sempre e comunque.
Sai bene che continuare a pensare e fare le stesse cose si otterranno sempre e solo gli stessi risultati.
 Noi , a questo punto del nostro cammino, lo sappiamo e di questo ne dobbiamo esser grati.
E soprattutto sappiamo che possiamo anche cambiare le nostre azioni per cambiare magari il risultato (senza aspettative ovviamente) ma la cosa piu stupenda che abbiamo appreso in questo cammino è che dobbiamo cambiare le nostre convinzioni; accettare, trasformare e sciogliere le nostre paure.
Tu desideri che gli altri (magari coloro che accusi della tua prigionia) ti lascino stare; continui a dire che non ti lasceranno mai stare ma sai bene che non è il loro problema che ti da fastidio e che ti crea ansie e dolori interni, ma è il tuo problema personale con la situazione che inevitabilmente si è creata.
A te deve interessare come risolverlo (accettandolo e trasformandolo) al tuo interno!
Puoi benissimo comunicare ed esprimere ciò che è dentro di te e constatare se chi hai di fronte abbia RECEPITO il messaggio (fidati che spesso la gente fa finta di non capire per paura della verità che gli viene sbattuta in faccia) ma la sua personalità, la sua evoluzione in questo stadio del suo percorso e la sua bassa consapevolezza non gli permettono di risolvere nel modo che tu vorresti..Chi hai di fronte ha le sue modalità e i tempi giusti per se stesso.
Ora tocca però che comprendi nel profondo del tuo cuore (tale da comunicarlo alla mente) che la tua libertà non dipende dagli altri.
 Hai già fatto la tua scelta... SEI LIBERO! Stai cercando (per ovvia paura) di usare tutti i metodi possibili per convincere chi ti circonda.. ma sai, in realtà, chi stai cercando di convincere?? TE STESSO!!
Non ci credi abbastanza!
Hai scelto la libertà e nemmeno tu ci credi e allora ti aggrappi ancora un pò alla tua paura ( che tua non è!) per poter manifestare all'esterno parole e atteggiamenti e azioni che ti possano portare a crederci davvero!
Lasciati alle spalle la DISTORTA CONVINZIONE che gli altri ti impediscono la tua libertà.
Dentro di te smettila di temere che ti possano togliere qualcosa.. Basta pensare che il meccanismo che gli altri usano (immaginalo da un punto di vista duale) è lo stesso dei MEDIA: "io ti metto paura e ti costringo a pensare che mi devi combattere con le armi della RESISTENZA scappando e temendomi"..
Se non temi il nuovo ordine mondiale allora fatti due calcoli e scoprirai che non temi nemmeno gli altri ( i tuoi demoni, le tue paure fatte di persone e situazioni) perchè sono proprio queste persone con cui sei in "astio"  il tuo personale NUOVO ORDINE MONDIALE...
 (come in alto cosi in basso...)
Smettila di giudicarti, di giudicare che tu sei la causa della sofferenza degli altri solo perchè hai scelto la libertà e loro non ci son riusciti!
Lo so che non è facile ma loro rappresentano la tua parte vecchia, il tuo vecchio paradigma di esistenza, il tuo ego che ti urla disperato di non andare...
E siccome sai che l'ego è dentro di te.. accettalo dentro di te e lascia che si dissolva da solo irradiato dalla LUCE quale tu sei!
Tu sei ANIMA.. esso s'inchina a LEI 

domenica 4 dicembre 2011

VIVERE QUI E ORA. IL POTERE DELL'ADESSO

Un grande risvegliato dei nostri tempi è di sicuro Eckarth Tolle.

In maniera molto semplificata e chiara infatti egli spiega che 


E' la nostra mente a causare i nostri problemi, non le altre persone, non "il mondo esterno".E' la nostra mente, con il suo flusso di pensieri pressoché costante, che pensa al passato e si preoccupa del futuro. Noi commettiamo il grave errore di identificarci con la nostra mente, pensando che questa sia la nostra identità, mentre in realtà noi siamo esseri ben più grandi.


Per intraprendere il viaggio nel Potere di Adesso abbiamo bisogno di lasciare da parte la nostra mente ed il falso sé che questa ha creato: l'ego. Sebbene il viaggio sia pieno di sfide, Eckhart Tolle ci guida con un linguaggio semplice, nella forma di domande e risposte. Le indicazioni sono le parole stesse. 

Per molti di noi, lungo la via, vi sono nuove scoperte da fare: noi non siamo la nostra mente. Possiamo trovare l'uscita dal dolore psicologico. L'autentico potere umano si trova arrendendosi all'Adesso. 
Scopriamo anche che il corpo è in effetti una delle chiavi per entrare in uno stato di pace interiore, così come lo sono il silenzio e lo spazio intorno a noi. Infatti l'accesso è disponibile ovunque. I punti di accesso, o portali, possono tutti essere usati per portarci nell'Adesso dove i problemi non esistono. E' qui che troviamo la nostra gioia e che siamo capaci di abbracciare il nostro vero sé. E' qui che scopriamo che siamo già completi e perfetti.

Molti di noi troveranno l'ostacolo maggiore a questa realizzazione nelle relazioni, specialmente le nostre relazioni intime. Ma siamo ancora in un territorio nuovo dove tutto non è più quello che sembrava. Giungiamo a vedere che le nostre relazioni sono altro passaggio verso l'illuminazione spirituale se le usiamo saggiamente, per diventare più consapevoli e più amorevoli. 
Il risultato? Una reale comunione fra noi stessi e gli altri.

Se sei in grado di essere totalmente presente, facendo ogni passo nell’Adesso, se sei capace di sentire la realtà di cose tali come “il corpo interiore”, l’”arrendersi”, il “perdono” ed il “non manifestato”, allora ti aprirai all’esperienza di trasformare il potere di Adesso.

Tu non sei la tua mente!
La consapevolezza è la via d'uscita dal dolore.


Ecco anche un esempio di quanto egli dice attraverso le parole di questa scena del film
 "La Forza Del Campione"




Il seguente articolo è tratto dal blog

http://creativpower.piuchepuoi.it/14/vivere-qui-e-ora/


Vivere qui e ora

Vivere qui e ora rappresenta la chiave per una vita attiva, poiché solamente in questo preciso istante possiamo fare qualcosa e quindi essere attivi.
Probabilmente potremmo esserlo anche domani, ma non possiamo averne la certezza e se continuiamo a ripeterci che agiremo domani non ci attiveremo mai. L’unico istante che conta è esattamente ora.


Vivere una vita piena
Chi riesce a vivere l’attimo presente esperisce la piena realizzazione ed è realmente nel proprio Sé, quindi pienamente se stesso e completamente presente.
Pensate ai momenti preziosi e indimenticabili nei quali siete centrati: di quali momenti si tratta?


Il tempo è un illusione – la realtà è solamente nell’istante presente
Il tempo costituisce qualcosa di molto particolare. Ci riesce molto più facile vivere in un tempo che non c’è piuttosto che nel qui e ora.
La maggior parte di noi, ad esempio, vive la propria giornata scandita dall’orologio. Lo tiene costantemente sott’occhio ed è sempre altrove: “Tra 5 minuti arriva l’autobus. Oggi a mezzogiorno devo parlare con il signor Rossi. Venerdì devo prenotare un viaggio. La prossima settimana viene a trovarmi mia sorella…”
Con il pensiero, quindi, siamo ovunque eccetto che in noi stessi. E la cosa più paradossale è che non sappiamo se per noi ci sarà un dopo, un domani o il mese prossimo.
Reale e tangibile è infatti solamente l’istante che stiamo vivendo.


Vivere il momento presente non significa dimenticare il domani
Queste considerazioni potranno apparire provocatorie e si obbietterà che dobbiamo pur pianificare, guadagnare del denaro per vivere e poter raggiungere degli obiettivi…; certo è importante.
Vivere qui e ora non significa infatti scordarsi completamente del domani: come sempre la verità sta nel mezzo.


E’ una questione di consapevolezza…
Si tratta sostanzialmente di rendersi consapevoli del fatto di essere qui ed ora, indipendentemente da ciò che stiamo facendo o di dove ci troviamo.
Se mangiamo, mangiamo. Se corriamo, corriamo. Se abbiamo dolori, soffriamo. E se siamo felici, allora siamo felici.
Seguendo questo principio saremo in grado di accettare qualunque cosa ci accada.
Diciamo semplicemente “Sì” all’esperienza che stiamo facendo -  nel momento in cui lo facciamo, rimaniamo nel presente, completamente. Ora possiamo decidere consapevolmente cosa fare.


Riconoscere le possibilità d’azione
  


Per riuscirci, dobbiamo essere centrati su noi stessi e presenti in quest’istante.
Solo così saremo in grado di distinguere che cosa possiamo fare e cosa no.
Vivere qui e ora è un principio filosofico, ma si tratta in definitiva della nostra vita pratica. Possiamo quindi:

·            rallegrarci di cuore se ve ne è motivo;
·            amare senza riserve se abbiamo trovato la persona giusta;
·            ridere di gusto se qualcosa ci diverte;
·            dare spazio al sentimento del dolore quando dobbiamo separarci da qualcosa o qualcuno;
·            essere concentrati su ciò che stiamo facendo quando dobbiamo svolgere un compito;
·            aiutare qualcuno se sta nelle nostre possibilità;
·            sfruttare le occasioni che si presentano e molto altro ancora.


Tre step per vivere il momento presente:
 1 – Evitare di vivere nel passato
Tutti ne abbiamo fatto in qualche modo esperienza. Pensiamo a cose passate che secondo noi sono rimaste inconcluse. I nostri pensieri tornano ripetutamente indietro nel tempo per produrre pensieri del tipo: “se solo avessi… fatto…” oppure ci sentiamo colpevoli per qualcosa che non possiamo più cambiare. Ma ciò che è stato è stato: il passato è irrimediabilmente trascorso e non lo possiamo cambiare, neppure in minima parte.

Qui e ora possiamo però:

·               imparare dal passato
·               perdonare noi stessi e gli altri
·               chiudere con i fantasmi del passato
·               sentirci ricchi e soddisfatti per ciò che nel passato abbiamo fatto,
                 vissuto e imparato.

Quindi non affliggiamoci per cose che non possiamo più cambiare. E’ energia sprecata. Chiudiamo con il passato e portiamo con noi nel nostro presente tutto ciò che è stato positivo. Ogni tanto possiamo guardare indietro con riconoscenza e gioia ma senza soffermarci: non è l’ieri ma bensì l’oggi che ha bisogno di noi!


2 - Evitare di vivere nel futuro

Anche chi si focalizza costantemente sul futuro non vive nel presente.
Chi guarda troppo avanti tende continuamente a preoccuparsi e a pensare: “che cosa farò se succede questo o quell’altro?” oppure proietta la vita e la gioia nel futuro: “quando avrò abbastanza soldi sarò felice. Quando i miei figli saranno abbastanza cresciuti farò questo o quello.”
In entrambe i casi si ritrova a non godersi la vita adesso. Nessuno può sapere quel che sarà domani e coloro che vogliono “tenere in serbo” la propria vita, dimenticano che potrebbero non arrivarci…

E’ pur vero che di tanto in tanto è importante guardare al futuro per dare una certa impostazione al proprio percorso e decidere in quale direzione andare. Porsi degli obiettivi personali è un passo molto importante per vivere in modo consapevole ed apprezzabile (si legga a tal proposito gli articoli precedenti ma, non appena ci è chiaro che cosa desideriamo è importante ritornare dalla visione del futuro per vivere nel presente – perché solo nel momento che stiamo vivendo possiamo fare qualcosa per raggiungere i nostri obiettivi.


3 - Vivere nel presente

Non vivere quindi nel passato e neppure nel futuro: vivere oggi, vivere ora!  “Inspirare” la vita e cercare di percepire con tutti i nostri sensi cosa vuol dire vivere adesso.

Vivere in un modo che ci impedisca di dover rimpiangere qualcosa di intentato qualora l’indomani la nostra vita fosse giunta al termine. Realizziamo i nostri sogni e concludiamo ciò che è in sospeso.
Viviamo l’oggi dopo aver fatto pace con il nostro passato e facciamo tesoro di ogni esperienza.
Assaporiamo quello che è ora e prendiamo coscienza di ogni opportunità che la vita ci offre.
Cogliamo in ogni esperienza il lato positivo.
Gustiamo la vita, ogni minuto, ogni secondo.


Affermazioni utili per una vita “qui e ora”
Le affermazioni sono frasi che possiamo indirizzarci per motivarci in modo positivo.
Possiamo scrivere queste affermazioni su un foglietto per darvi un occhiata di tanto in tanto, oppure ripeterle mentalmente.

La mia vita si svolge adesso, esattamente in questo secondo – ed è sempre diversa.

Vivo qui e ora consapevolmente.

Sono completamente consapevole della mia vita – percepisco questo istante con tutti i miei sensi.

Uso il tempo che ho per vivere la mia vita. Il tempo di cui dispongo è sempre adesso.

Adesso è il momento di vivere. Ora agisco e faccio qualcosa per me. Solo questo momento conta.


Consiglio di lettura:

Il Potere di Adesso
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venerdì 27 maggio 2011

Il pensiero felice è la tua VITA!

Ricordare che siamo venuti al mondo è il pensiero più felice e pieno di LUCE per poter sorridere sempre e andare avanti con fermezza, coraggio, e un dolce sudore sulla fronte pronto a dirti che ne è valsa la pena.
Ricorda che nell'universo tra migliaia di atomi hai preso forma tu nella tua unicità e irripetibilità.
Ricorda che le tue domande sulla vita non hanno senso se non nella misura in cui l'unico senso ce l'hai solo TU perchè tu sei LA VITA!
Ricorda che la tua presenza su questo pianeta, nel posto in cui ti trovi, con le persone che ti circondano, nelle situazioni che vivi sono li per te e tu per loro e il tuo coraggio consiste nel poter dimostrare che nonostante gli affanni o tutto ciò che chiamiamo sofferenza, la VITA ha modo di vincere sempre e lo farà con o senza di te, che tu lo voglia o no.
Ricorda che sei la testimonianza inscindibile e indiscutibile della presenza di un'eterna fiamma che molti chiamano Dio, e che io chiamo VITA.
Ricorda che essa si esprime anche attraverso di te ed è fiera di appartenerti.
Ricorda che tutto ciò che hai letto fin ora lo devi vivere nell'istante stesso in cui lo hai fatto e poi dimentica ma senza gettare nell'oblio, ma mettendo insieme le pagine delle tue esperienze senza mai pentirti perchè l'hai sempre deciso tu per te e ogni istante aggiungerai nuove pagine e nuovi capitoli tutti da scoprire che solo tu e sempre TU potrai e dovrai VIVERE!
VIVERE è l'UNICA verità che adesso posso accettare perchè è l'unica cosa davvero reale..
La morte?? Quella ancora non mi appartiene ma fa pur sempre parte della vita.
E se adesso sono un corpo, sono un essere umano, un giorno sarò qualcos'altro: erba, prato, nuvole, stelle... sarò sempre in un nuovo stato di atomi colmi dell'amore universale che si chiama VITA!


domenica 22 maggio 2011

IL SOLE NEL CUORE DELLA TERRA


C'è un piccolo Sole nel cuore della Terra: è un unico, ardente Cristallo che gira più veloce del resto del pianeta. La scoperta è unanime, riconosciuta da tutti i geofisici, sin dal '95, ma ignorata... Le teorie non spiegano infatti il moto libero del Cristallo, non la sua composizione, né conoscono le cause dei tanti moti del pianeta, molti di più dei tre noti a tuti - moto diurno, annuo e precessione degli equinozi.
E poi la grande novità: il Cristallo è il Cuore della Terra visibile e anche di una Nuova Terra - la plasmasfera -prima invisibile e ora visibile da satellite in estremo ultravioletto. La Nuova Terra è simile a un Embrione, emette un dolce Canto, registrato dai radiotelescopi, si muove in moto indipendente e autonomo dalla Terra che conosciamo, ruota in 27 ore e non in 24 ore.



La Madre Terra è gravida?

E' possibile; molti indizi mostrano infatti che si è espansa come un Utero pregno. Tre amici fisici si tuffano in un'appassionata indagine per comprendere la natura del PARTO PLANETARIO che sembra imminente. Trasformazioni ingenti e repentine coinvolgono il Cristallo centrale, la superficie e l'intero campo magnetico. Tutto l'universo accelera la sua espansione a causa della misteriosa e massiccia energia oscura. 
Consapevoli dell'abissale cecità dei telescopi e delle sonde spaziali i tre riscoprono un antico metodo di conoscenza: l'Arte della Memoria, l'uso del cervello emozionale, il sofisticato cristallo organico di cui tutti siamo dotati, ma che l'educazione reprime e ignora.


Ed è così che scoprono la Sorgente della Vita: il Cristallo che con i suoi moti, co-muove il mondo visibile e i tanti mondi invisibili, tutti vivi, intelligenti e simili nelle forme.
Il Fiume è imponente, ricco di vorticosi flutti, suoni nucleari ad altissima frequenza che solo "orecchie" sensibili possono sentire. I tre imparano ad ascoltare e riconoscono ciò che la "conoscenza" ignora: l'INTELLIGENZA del Messaggio, della Forza nucleare debole che co-muove le "corde" più intime.
Magia? No realtà: le "corde" sono le roteanti particelle nucleari che compongono ogni corpo, soprattutto quello umano sensibile alle emozioni e capace di sentire la MUSICA, la grandiosa OPERA del Cristallo.
Con l'Arte della Memoria, il cervello si svela un'antenna capace di ricevere e trasmettere la vera LUCE emessa dal Cristallo, scoprire gli inganni millenari di una "conoscenza" ignara della Vita: spazio, tempo e materia.
Il cielo non è uno spazio vuoto, popolato da palle piene, ma plasma denso, supersonico e turbolento che scorre tra veli magnetici, a forma dimela, o meglio una serie di mele l'una dentro l'altra mela. Ogni "mela" è ora sconvolta da cambi ultraceleri, poco compresi dalle scienze e celati al grande pubblico.
I tre procedono nella loro indagine, immersi in un'avventura sempre più entusiasmante che amplia la loro percezione. Il PARTO è la nascita della coscienza umana, l'evidenza della propria immortalità. 
La grotta ove nasce il Bambino Solare, il BABY SUN, non è un mito, né un presepe: è la crosta terrestre ...
E "mangiare la mela" non è un "peccato", ma l'inganno di tutti i credenti nella luce illusoria - elettromagnetica - che induce a scambiare la mela per "realtà". E invece è un insieme di schermi al plasma che circondano la Terra, una TV cosmica che nasconde la vera realtà, fatta di infiniti universi intelligenti.

Lo spazio in cielo è una sala di specchi, utile agli uomini per conoscere se stessi, sentire e riconoscere le proprie emozioni, imparare ad amare e usare la Forza, la VITA, che dà a ciascuno secondo i suoi bisogni. L'Universo è la Grande Madre che ora presenta Suo Figlio, il piccolo Sole Cristallino, il BABY SUN.
Baby Sun
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La scienza non conosce le cause dello spin né perchè gli spin nucleari del corpo umano sono legati alla sua salute. Non conosce la Forza, la Vita, che consente a ogni corpo di amare e di riprodursi. L'Uno ha infiniti spazi e tempi, infiniti universi dei quali possiamo essere partecipi e dai quali forse proveniamo.

Nascendo il Baby Sun sconvolge la mela. E' la fine? Si, è la fine della Gestazione Cosmica e quella di una "conoscenza" piena di inganni, frutto di una gigantesca illusione ottica. E' la rivelazione della Grande OPERA, la Vita che ci fa nascere, morire e risorgere all'eternità.

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lunedì 16 maggio 2011

Il cambiamento


Una vecchia massima recita:
"Le persone che fanno le cose che hanno sempre fatto,
ottengono i risultati che hanno sempre ottenuto"


...eppure, incredibilmente, la maggior parte degli esseri umani spera di raggiungere risultati diversi senza cambiare nulla!

Il cambiamento è qualcosa che ci spaventa, eppure appartiene al nostro stesso essere.
Tutta la nostra vita è un continuo e costante cambiamento.
Abbiamo allora due possibilità: subire il cambiamento o esserne protagonisti.
La maggior parte delle persone rifiuta il cambiamento, preferisce vivere in quella che gli
anglosassoni definiscono la zona di comfort, ma se vogliamo crescere, imparare,
migliorare dobbiamo necessariamente uscirne, esplorando nuove possibilità, accedendo
a nuove informazioni e sviluppando nuovi schemi di pensiero. Solo nel disagio c'è crescita!
Devi dunque imparare ad amare l'insicurezza, perche grazie ad essa possiamo
diventare delle persone migliori, possiamo scoprire potenzialità che non avremmo mai
potuto immaginare di avere.
Allora, che cosa ti piacerebbe migliorare nella tua vita? Cosa devi cambiare per attuare
questo miglioramento?
“Penso che una volta leadership significasse imporsi, oggi è possedere le qualità necessarie
per meritare la stima delle persone”
Infatti, se in genere siamo tutti molto abili a dare i giusti consigli a chi ci viene a esporre
le sue difficoltà del momento, riuscendo facilmente a individuare i comportamenti che
limitano e cosa si dovrebbe fare per ottenere un risultato diverso, quando siamo noi
stessi a trovarci nella medesima difficoltà abbiamo all’improvviso enormi resistenze a
darci gli stessi consigli e, soprattutto,a seguirli.
Le giustificazioni che non valevano per gli altri, diventano invece accettabili per noi e quei cambiamenti che, a nostro dire,
erano così facili da metter in atto, sono diventati sorprendentemente impegnativi.
Guidare se stessi non è facile e chi riesce a farlo diventa subito un punto di riferimento
per gli altri, un leader agli occhi di chi non possiede questa capacità.

PAURA DI CAMBIARE?

Il modo migliore per non farsi travolgere dal cambiamento è crearlo.
7 modi per cambiare ed essere sempre più felice:
Se ti chiedessi:“c’è un lato della tua vita che vorresti migliorare?”, probabilmente, come
accade alla maggior parte delle persone, risponderesti: “Si, certo”.
Ma se io aggiungessi: “Bene, cosa sei disposta a cambiare di te?”, non sono altrettanto
certo del tipo di risposta che riceverei.
Quando siamo all’interno della nostra zona di comfort ci sentiamo al sicuro, come se
fossimo in una specie di area protetta, mentre, quando ne usciamo proviamo una
sensazione di disagio, di incertezza.
Pensa a quando ti trovi in un posto dove non sei mai stato o in mezzo a gente totalmente
sconosciuta o quando devi fare una cosa per la prima volta o affrontare un’attività che è
diversa dalle tue abitudini. In queste situazioni la maggior parte delle persone si sentono a
disagio, e questa sensazione di disagio, di mancanza di controllo è per noi esseri umani
estremamente sgradevole, tanto che istintivamente siamo portati a rientrare nell’area che
conosciamo, nei nostri abituali schemi di pensiero.
Questa tendenza a rimanere nella nostra zona di comfort ha però un prezzo: ci impone di
restare quelli che siamo sempre stati e quindi ci impedisce di crescere e migliorare.
Se vogliamo crescere ed imparare, infatti, non possiamo farlo rimanendo all’interno della
nostra zona di comfort, ma dobbiamo necessariamente uscirne, esplorando nuove
possibilità, accedendo a nuove informazioni e sviluppando nuovi schemi di pensiero.
Nel disagio c’è crescita!
Spesso è nei momenti più difficili che ci accorgiamo di possedere delle qualità che non
avremmo mai pensato di avere, tiriamo fuori il meglio di noi e quando la “burrasca è
passata” ci sentiamo più forti.
Non possiamo opporci al cambiamento
“Il cambiamento non è soltanto necessario per la vita.
È la vita!”
Il cambiamento è nel nostro stesso essere e a nulla vale ogni tentativo di opporsi a questa
legge naturale.
Tra dieci, venti, trent’anni saremo inevitabilmente diversi, il mondo
intorno a noi sarà diverso. Pensa a quanto è cambiato il tuo corpo negli ultimi anni, a
quanto è mutato il tuo modo di lavorare, a quante invenzioni sono state realizzare, a quali
trasformazioni ha vissuto la nostra società.
Per cambiare non è necessario sforzarsi: come abbiamo detto, i cambiamenti avverranno,
che lo vogliamo oppure no.
A questo punto, scartata l’idea che ci si possa opporre al cambiamento, hai due
possibilità: subirlo o crearlo, ovvero lasciare che siano gli altri a decidere per te o essere
tu a volere e a costruire il cambiamento.
Inutile dire che nel secondo caso ci sono molte più probabilità di avere una vita felice ed
appagata. Alcune persone dinanzi alla crisi dell’azienda per cui lavorano si attivano per
cercare un altro posto di lavoro, altre invece attendono che la situazione precipiti nella
speranza che qualcuno si preoccupi della loro ricollocazione. Chi pensi abbia maggiore
probabilità di trovare un buon lavoro? Magari quello che hanno sempre sognato? E
ancora, nel caso di una crisi di coppia, c’è chi aspetta che sia l’altro a fare la prima mossa
e si rassegnano a vestire gli abiti della vittima. Chi pensi abbia più probabilità di
ricostruirsi una nuova vita e magari trovare la felicità con una nuova persona?
Il cambiamento è dunque automatico, il progresso e l’evoluzione no.
Sta a noi decidere se il cambiamento sarà per noi un opportunità di
crescita oppure no.
Uno dei principali motivi per cui il cambiamento spaventa è l’idea che per “cambiare”
dobbiamo eliminare completamente ciò che esiste e ripartire da zero. Un po’ come se
dovessimo ammettere di aver sbagliato tutto, di aver fallito, di aver buttato via una marea
di tempo e di energie. Ovviamente, se dentro di noi vediamo il cambiamento in questo
modo, sarà molto difficile accoglierlo positivamente, ma fortunatamente cambiare non
significa questo!
Non dobbiamo azzerarci per poi ricostruirci. Possiamo buttare via un
abito vecchio e sostituirlo con uno nuovo, ma non potremo mai fare lo stesso con noi
stessi, con i nostri pensieri o i nostri modi di fare.
Al contrario possiamo partire da dove siamo per espanderci, evolverci, progredire.
È nella natura umana tendere all’evoluzione, alla crescita allo sviluppo. Pensa a come ti
senti quando impari qualcosa che prima non conoscevi, anche solo una piccola abilità o
una semplice informazione: quando ti senti di essere migliorato, quando sviluppi le tue
capacità.
Se la parola cambiamento diventa sinonimo di progresso, evoluzione, miglioramento,
crescita allora non può più fare paura e non può che essere stimolante.
Liberati dalle zavorre:
“Io sono fatta così”, “non ci sono portata”, “certe cose non fanno per me”.
Frasi come
queste funzionano come delle vere e proprie zavorre che impediscono la tua libertà di
movimento e quindi ogni possibilità di crescita.
Le persone possiedono delle potenzialità di cui non immaginano neppure l’esistenza e
l’unico modo per scoprirle consiste nel
mettersi alla prova, trasformando il “non posso” in “devo”.
Se vuoi prendere confidenza
con il cambiamento devi sforzarti di superare i tuoi limiti. Ad esempio, se da tanto tempo
desideri imparare a ballare, ma hai sempre pensato di non esserci portato, iscriviti ad un
corso di ballo. Le prime volte probabilmente ti sentirai impacciata, ma a lungo andare
prenderai confidenza con questa nuova dimensione e magari, perché no, un giorno
potresti scoprire di essere un bravo ballerino.
Abituati a non abituarti:
Il modo migliore per diventare sempre più protagonisti del cambiamento è quello di
cercare di fare le cose in maniera diversa da come siamo abituati. Puoi iniziare dalle
piccole cose come la disposizione di alcuni oggetti nella tua casa, la marca del
dentifricio.
Tanti piccoli cambiamenti di questo tipo non costano grande fatica, ma contribuiscono nel
tempo a sviluppare una mentalità più elastica e flessibile e soprattutto ci liberano dalle
piccole dipendenze psicologiche che creiamo intorno a noi.

Assumi punti di vista diversi:
Ricordi la scena del film l’Attimo Fuggente in cui il professore impersonato da Robin
Williams sale sulla cattedra ed invita gli allievi a fare altrettanto? Bene, questo può essere
un utile esercizio per apprendere ad osservare le cose da punti di vista diversi. E quando
osservi le cose da punti di vista diversi anche le tue azioni cambiano di conseguenza,
adattandosi naturalmente alla situazione.
So che è difficile osservare le cose da un altro punto di vista, ma se pensi che questo è il
modo con cui spesso si trovano le soluzioni di problemi di varia natura, allora vale la
pena fare un piccolo sforzo per salire sulla cattedra.
“Ferma la macchina per riparare le gomme”
Una volta ho letto questa frase: “Non puoi cambiare le gomme ad una macchina se la stai
guidando”. Ciò vale anche per la nostra vita. Quando viviamo un momento difficile, è utile
prendersi un momento tutto per sé, per riflettere sulla propria vita come se non fosse la
nostra. Tutto sarà più facile.

Festeggia la tua nuova vita:
Festeggia ogni tua nuova scoperta, identità, meta. Fai in modo che la tua mente associ al
cambiamento l’idea di piacere. Così, ogni volta che ti troverai ad affrontare una delle
tante sfide lanciate dalla vita lo farai con la gioia nel cuore e pregustando il piacere della
festa.
Ricorda che il vero cambiamento è dentro di te
Hai mai conosciuto qualcuno che, lamentando eterna insoddisfazione, continua a
cambiare lavoro oppure partner, ritrovandosi poi immancabilmente, dopo qualche
tempo, nella stessa identica situazione negativa di partenza che sembra ripetersi
all’infinito? Queste persone pensano che cambiare lavoro o partner sia la soluzione più
adeguata, quando è abbastanza evidente che se il problema permane, non è l’esterno a
generarlo, ma sono loro stesse. Quindi l’unica vera via d’uscita è evolversi, modificare
quella parte di sé che procura difficoltà, quegli schemi di pensiero e comportamento che
creano in situazioni diverse risultati sempre identici.
“Solo colui che conosce poco la natura umana
cerca la felicità cambiando qualcosa,
fuorché la propria indole!”

(Samuel Johnson)

giovedì 7 aprile 2011

Il Benessere e l'Assertività

Che cosa è l'assertività?
Come si imparano le abilità di comunicazione necessarie per esprimere i propri bisogni e i propri diritti?
Come posso sviluppare una maggiore autostima?
Risposta:
L'assertività è la capacità di esprimere i propri bisogni e i propri diritti, le proprie sensazioni positive o negative, senza violare i diritti ed i limiti altrui.

Assertività è:
Abilità di comunicazione, capacità di esprimere i propri pensieri ed idee future
Capacità di identificare ed esprimere le proprie senazioni
Definire e rispettare i limiti
Comunicare ed ascoltare in modo aperto, diretto ed onesto
Nessuno può ovviamente realizzare tutti questi obiettivi immediatamente. Prima di provare a sviluppare le abilità necessarie per avere un comportamento assertivo è necessario convincersi di avere tutti i diritti ai propri bisogni e necessità:
Il diritto ai propri valori, pareri ed emozioni
Il diritto di cambiare, modificare e sviluppare la propria vita come meglio si crede
Il diritto di decidere come e dove dirigere la propria vita e e di stabilire le proprie priorità e obiettivi.
Il diritto a non doversi giustificare per le proprie sensazioni o comportamenti
Il diritto di vedere rispettati i propri bisogni e limiti
Il diritto di dire agli altri come si desidera essere trattati
Il diritto di dire "NO"
Il diritto di prendersi il tempo e l'aiuto necessari a formulare le proprie idee e desideri prima di esprimerli.
Il diritto a chiedere aiuto e informazioni senza dover avere sensazioni negative di vergogna o di colpa
Il diritto a fare degli errori
Il diritto di cambiare idea o a volte anche a comportarsi illogicamente
Il diritto di piacersi anche se non si è perfetti .

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Ecco un articolo sufficientemente chiaritore sull'argomento:
Recensione e cura di: Gianluca Toccacieli

Bibliografia : Assertività ed Emozioni
Autore Franco Nanetti
Pendragon editore




Potremmo definire l’Assertività come quel punto d’equilibrio fra uno stile comunicativo passivo ed uno aggressivo. Essere Assertivi significa diventare consapevoli dei propri valori, delle proprie intenzioni e saper scegliere responsabilmente. L’Assertività aiuta a trovare strategie efficaci per affrontare i problemi, i conflitti e migliorare la stima di se stessi. E’ una maniera di comunicare costruttiva e ci rende consapevoli del nostro valore, sviluppando capacità in ambito relazionale, psicologico, psicosomatico, professionale e spirituale.
L’Assertività è ricettività, apertura, amore, gentilezza d’animo. Per essere assertivi servono: consapevolezza di se stessi, autostima, autonomia, vivere la logica del desiderio ed essere competenti. Per essere assertivi bisogna sapere: affermare se stessi, chiedere, essere autentici, esprimere e condividere emozioni e sentimenti, rifiutare, ascoltare, negoziare, rischiare, criticare e rispondere alle critiche, offrire, discernere, decidere gli obiettivi. In una situazione di crisi, invece di capire le ragioni del nostro malessere, diventiamo vittime o diamo la colpa a qualcuno o a qualcosa. Gli ostacoli non sono gli altri ma le nostre convinzioni, le nostre reazioni e la nostra paura. Inganniamo noi stessi, perché così facendo nascondiamo le nostre colpe, rimanendo imprigionati in una passività che non ci responsabilizza e che ci rende impotenti.

Non capiamo che siamo solo noi i responsabili della nostra vita e la nostra felicità non dipende ne dalle circostanze ne dagli altri, ma dal modo in cui sappiamo reagire alle avversità. La consapevolezza e l’accettazione di noi stessi, la capacità di elaborare i nostri conflitti interiori ci aiuteranno a risolvere i problemi. La sudditanza ed il dominio portano al pensiero di ambiguità e rifiuto, quindi sono fallimentari.

Il nostro cambiamento può realizzarsi attraverso: l’essere consapevoli di noi stessi, riconoscendo i propri diritti, desideri, bisogni e intenzioni; dichiarando i propri obiettivi e paure; cambiando la maniera di pensare e di comportarci, elaborando la rabbia, i sensi di colpa, i rancori; dirigendosi verso la responsabilità delle nostre azioni. Assumersi la responsabilità significa comprendere quello che non funziona della propria vita e costruire un diverso obiettivo realizzabile. Spesso ci sono scelte dolorose da fare, indispensabili, senza però colpevolizzare ne gli altri ne se stessi. Le difficoltà al cambiamento sono numerose: l’inerzia costruttiva, l’attesa del miracolo, la svalutazione e l’ipervalutazione del contesto e delle persone vicine, il non chiedere aiuto, la deconcentrazione e la violenza.

Presupposti e comportamenti assertivi. Fino a quando non supereremo la paura di perdere il consenso degli altri, agendo solo con la nostra volontà ed il nostro coraggio, non saremo mai liberi di scegliere. La capacità di ciò che si vuole essere in base ai propri valori ed obiettivi, comporta rinunce,sacrifici e sofferenza. Le scelte che vogliamo fare devono avvenire dopo il discernimento, cioè dopo che in base a convinzioni profonde si stabiliscono motivazioni e conseguenze. Dobbiamo comprendere innanzitutto noi stessi, le nostre possibilità, i nostri punti di forza e di debolezza, distaccarci dal bisogno e superare la paura di perdere ciò che abbiamo. Le scelte che mantengono caldo il presente difficilmente sono proiettate sul futuro, quindi sono opportunistiche.

Per fare una scelta dobbiamo capire per prima cosa le nostre emozioni e i nostri sentimenti condividendoli con gli altri. L’umiltà intellettuale di rivelarci per quelli che siamo, con le nostre ansie e paure, i nostri pensieri e le nostre sensazioni, ci permetterà di essere autentici , senza cercare il compatimento. La speranza di raggiungere le mete perseguite ci darà la forza di lottare e la gioia di vivere il quotidiano. L’Assertività ci aiuterà ad essere liberi , ad affermare noi stessi con valori ed intenzioni. L’Assertivo vuole realizzare i propri obiettivi rispettando gli altri senza ne imporsi ne sottomettersi e seguendo i propri bisogni, potrà realizzare qualcosa motivato dai desideri più profondi e quindi avere successo, questo successo.

Quando scegliamo dobbiamo capire se lo facciamo per noi o per altri, cosa abbandoniamo e soprattutto dove vogliamo andare e con chi. L’accettazione di se stessi, l’unicità ed il coraggio ci faranno affermare per ciò che siamo senza avere l’approvazione altrui. Essere fedeli a se stessi, ai propri valori, alle proprie intenzioni comportandosi coerentemente senza plasmarsi agli altri ne voler controllare il mondo, sarà un compito importante per la persona assertiva. La nostra felicità sta nell’esserci in ogni momento della vita, senza ricercare chissà cosa e chissà dove. I contatti con persone umili che all’apparenza non ci danno niente, sono quelli che in realtà ci rendono felici e ci arricchiscono. Essere autentici non è però sempre facile, non vuol dire essere spontanei solamente ma scegliere in base alle nostre convinzioni e con coscienza.

L’Autostima è fondamentale per essere assertivi. Avere una buona autostima significa sentirci unici, con pregi e difetti, forza e debolezza. Quando ci adeguiamo agli altri perdiamo la capacità di piacerci e ci stimiamo meno in quanto la nostra unicità perde valore. La stima in se stessi non fa esaltare nel successo e non fa deprimere nella sconfitta. Accettarsi significa avere un sano egoismo, onorando l’impegno preso con noi stessi, evitando le maschere, essere coerenti con ciò che si pensa e con ciò che si è. La nostra dignità ed il nostro valore non devono però contrastare la dignità ed il valore degli altri, quindi un comportamento assertivo porterà le persone a capirsi, stimarsi ed intraprendere strade comuni di cooperazione.

Il primo punto di forza nel modello presentato è secondo il mio parere la possibilità di trovare i propri punti di forza. Iniziare da quelli che ognuno di noi ha e nell’accettazione di ciò che siamo e nella consapevolezza della nostra unicità. Quindi la ricerca del senso della vita. Non è nell’adattarsi a ciò che fanno gli altri ma trovare in ogni momento la propria presenza ed esistenza , seguendo la propria strada. Scegliere chi essere in base alle nostre convinzioni più profonde senza compiacere all’altro ma con positività ed autenticità. Il nostro cambiamento inizierà quando decideremo di smettere di accusare gli altri, la vita, i genitori, il destino avverso, i partner, e senza più trovare scuse, ci prenderemo la responsabilità di avere il potere per cambiare.

La consapevolezza di chi siamo, come siamo che cosa possiamo fare per star meglio e perché dovrebbe essere alla portata di tutte le persone. Quindi ritengo il testo utilissimo e senza limiti. Da un punto di vista clinico applicativo è un ottimo metodo per rendere le persone consapevoli dei propri disagi ed uno strumento importante per la loro evoluzione clinica verso il benessere. Non è facile che le persone possano effettuare un cambiamento della loro vita velocemente, ma con l’aiuto di un Counselor carismatico e preparato, ricco di esperienze e che abbia fatto tesoro sulla sua pelle, in vari ambiti, degli insegnamenti preziosi descritti dall’autore, potrebbe essere possibile.

La nostra cultura di tipo sintomatologico non permette di conoscerci e di curarci realmente, se si facesse prevenzione attraverso i concetti dell’assertività e dell’origine di varie patologie, allora si che comincerebbe a funzionare tutto, ma qualcuno non vuole, quindi, purtroppo il benessere è riservato a pochi. A quelli che si mettono in discussione, che non hanno paura di cambiare, che hanno il coraggio di affrontare i problemi e che hanno dignità. A quelli che sanno amare la vita perché amano se stessi.

Lealtà Invisibili: Liberarsi dai Modelli Familiari Ripetitivi e Creare il Proprio Destino

 La ripetizione dei modelli familiari attraverso le generazioni è un tema centrale nell'approccio transgenerazionale e nelle costellazi...