domenica 22 novembre 2020

LE TRE FASI DEL LAVORO INTERIORE

 

Osservando la mia vita da un altro punto di vista ho potuto comprendere che ci sono delle fasi che l’essere umano si trova ad affrontare per poter giungere, un passo dopo l’altro, di fronte al vero se stesso. Queste fasi racchiudono quello che si potrebbe anche chiamare lavoro alchemico. Un lavoro interiore grazie al quale è possibile cominciare a comprendere cosa accade al proprio interno, come funziona la propria mente e perché determinate situazioni accadono proprio a noi.


 Queste fasi si potrebbero riassumere così:


FASE 1: (pentimento)   Riconoscimento

FASE 2: (redenzione)   Liberazione

FASE 3: (conversione) Trasformazione/cambiamento

 


Fase 1

RICONOSCIMENTO. (pentimento)

Dopo anni e anni di girovagare sempre intorno alle stesse situazioni, in cui tutto sembra ripetersi, in cui continui a chiederti COME MAI, NONOSTANTE LA MIA VOGLIA DI CAMBIARE, DI TROVARE DELLE RISPOSTE, DI CAPIRE COSA DEVO FARE DELLA MIA VITA, SONO ANCORA FERMO ALLO STESSO PUNTO. CAMBIO LAVORO, CAMBIO PARTNER, CAMBIO CITTA, CAMBIO CASA.. CAMBIO TANTE COSE DELLA MIA VITA, MA QUEL DISAGIO DI FONDO, QUELLE DIFFICOLTA’ PSICOLOGICHE O MATERIALI, SEMBRANO RIMANERE ATTACCATE E NON VOLERSENERE ANDARE?

La risposta è semplice ma non scontata. Stai ancora dando potere alla tua mente e di conseguenza al tuo ego che si nutre di dolore, aspettative, paure, giudizi, emozioni, sia positive che negative. Che cos’è questo riconoscimento?

E’ comprendere e accettare che la tua mente, per quanto possa sembrare quasi uno shock, non è in grado di poter prendere delle decisioni. Delle decisioni in grado di guidarti verso ciò che sei davvero, verso il tuo vero cammino in comunione con la vita, con il tuo dono, con i tuoi talenti, con ciò che sei chiamato a dare e fare. 

In questo consiste. RICONOSCERE che questo potere non spetta a lei ma ad un’altra forza che è già dentro di te, che già conosce ciò che tu sei davvero, che è lì dentro di te ogni istante a cercare di mettersi in contatto proprio con la tua mente affinchè si lasci guidare in questo processo di rinascita. E questo coincide con ciò che viene chiamata UMILTA’. Umiltà della mente nel deporre le armi di questa guerra che vuole continuare a combattere nei confronti della vita che ne sa più di lei. Deporre tutte quelle idee, convinzioni, schemi mentali, aspettative e giudizi sulla vita, sul mondo, sulle persone, su Dio, sul percorso spirituale, su te stesso, è il primo passo che rende la mente umile. 


Fase 2

LIBERAZIONE (redenzione)

Una volta presa consapevolezza di questa resa della mente, arriva il momento in cui comprendi il suo reale ruolo, ossia quello di agire secondo le indicazioni della parte più profonda di te, del tuo vero essere che già conosce il tuo autentico cammino, che sa cosa vuole la tua anima e dove vuole condurti. E proprio durante questa fase, che possiamo chiamare fase della LIBERAZIONE, inizia per la mente un processo di discesa dentro di sé, nelle zone più buie, quelle nascoste, sigillate a chiave, dove poter cominciare a osservare la verità di quanto accaduto nella propria vita. Tutte quelle situazioni dimenticate, quei ricordi ormai cancellati o modificati per proteggersi. Tutti quei traumi e dolori messi da parte, ma che hanno continuato a condizionare la tua vita mettendoti in condizione di reagire sempre nella stessa maniera, senza sapere neanche il perché. Accusando il mondo esterno, le altre persone, la vita stessa. 

In questa fase cominci, un passo alla volta, a liberarti di tutti quei sensi di colpa, di tutte quelle idee che avevi costruito intorno alla felicità e all’amore. Inizi a lasciare andare quei pesi di cui ti eri fatto carico e che non erano neanche tuoi ma che bloccavano il passaggio sulla strada della tua vita. Quante volte hai detto: QUESTA VITA CHE STO VIVENDO NON E’ LA MIA VITA. MI SEMBRA DI VIVERE LA VITA DI QUALCUN ALTRO. SENTO UN PESO CHE NON MI PERMETTE DI ESSERE CIO’ CHE DAVVERO SONO.

Proprio nel momento in cui accetti che la tua mente necessita di comprendere in maniera oggettiva, guardando con occhi di verità, ossia con quelli della tua reale parte spirituale, puoi cominciare a capire davvero cosa ti teneva bloccato e perché. Fondamentale, però, è mettere da parte il giudizio, che sia positivo o negativo. Il giudizio sporca e contamina offuscando la vista, e ti fa solo ritornare nei vecchi schemi e modi di agire e pensare. Ed è proprio di questo che si tratta. Rieducare la mente. Solo così puoi procedere in questa fase di liberazione, di pulizia. Osservi tutto quello che ti è accaduto nella tua infanzia, grazie a questa forza che ti porta indietro nel passato. Osservi con occhi nuovi perché ti sei ritrovato a vivere determinate situazioni, facendo spazio ad una spiegazione che non è più mentale ma che proviene direttamente da questa fonte. E allora capisci il perché di determinati modi di pensare e agire del tuo presente, delle tue paure, dei tuoi preconcetti e puoi iniziare davvero a prendere la decisione di liberartene, di lasciarli andare. Al di là di ciò che la tua mente ha ritenuto fosse vero o falso, ti incammini sulla strada della VERITA’. Una strada che ti appartiene di diritto, che ti ha sempre cercato, ma che per paura, hai molto spesso ignorato.


Fase 3

TRASFORMAZIONE/CAMBIAMENTO (conversione)

Come può un essere umano diventare davvero ciò che egli è? E cosa significa diventare ciò che sei? Mi sono sempre chiesto:

 MA IO CHI SONO? E QUAL E’ LO SCOPO DI QUESTA MIA ESISTENZA? 

Sentivo che c’era qualcosa di più grande che ero chiamato a fare, con un fine più autentico, però poi ricadevo nel solito turbinio di pensieri che mi convincevano che erano tutte fantasie e che la vita è dura, che occorreva trovare un buon lavoro, crearsi una posizione sociale, mettere su una famiglia e poi.. poi cosa?

Non poteva essere solo questo. Ed infatti quella vocina sottile non mi ha mai abbandonato e mi metteva in condizioni di continuare a farmi delle domande ma soprattutto a cercare le risposte a queste domande. Ma il più delle volte le cercavo nella mia mente, ritornando sempre al punto di partenza. Ma quella spinta interiore mi ha portato ad affrontare e a vivere delle situazioni davanti alle quali mi son ritrovato come se fossi davanti ad un bivio: RITORNARE NEL VECCHIO O INIZIARE A FARE DEI PASSI PER ACCEDERE AL NUOVO, PER ACCEDERE A QUESTO CAMBIAMENTO?

Di lì è cominciato il vero lavoro interiore. Il RICONOSCERE che la mia mente andasse ripulita e che dovesse mettersi al servizio di questa forza che è al di là di essa, il LIBERARMI da tutti quei condizionamenti, idee e schemi che mi appesantivano, ritrovando il contatto con la mia ANIMA, che davvero conosce il mio destino, il mio cammino, la mia missione. 

Fino a ritrovarmi nella fase che la mente ritiene il passo più complicato. Quello della TRASFORMAZIONE AUTENTICA, di un vero CAMBIAMENTO. A parole può sembrare un qualcosa di astratto, di molto semplice. Ma sto parlando di un cambiamento radicale, significativo, autentico. Una vera Trasformazione in cui scegli di abbandonare definitivamente e completamente il vecchio te.

 In cui scegli di spogliarti una volta per tutte della personalità, dell’ego, dei suoi attaccamenti, delle sue paure, delle sue aspettative. Un momento in cui questa scelta viene effettuata ascoltando ciò che si muove nella zona del cuore, non nella mente, non nella pancia. Dove scegli di non seguire più il movimento illusorio e deviante delle emozioni, ma quello del sentimento, delle sensazioni autentiche. Questa TRASFORMAZIONE consiste nell’incarnare la tua missione, il tuo compito allineandoti con la tua parte animica e con la tua parte spirituale, la propria guida interiore, la forza che guida ogni essere umano. Questo non è un semplice cambiamento come quando cambi un semplice vestito. E’ un processo, non un evento improvviso che accade dal nulla. Perchè?

Affinchè accada è necessario che tu compia degli sforzi. Quando ti verrà chiesto di lasciare andare la tua zona di comfort fatta delle idee che hai sulla relazione, su Dio, su di te, sul tuo dono, su qualsiasi cosa, la tua mente potrebbe reagire mettendo dei muri ancora più alti e ritornare nel vecchio, contornando la tua vita di altre illusioni, spacciate per cambiamento. Ed è qui che il tuo lavoro interiore, il tuo scendere negli inferi interiori, sarà la tua salvezza se avrai il coraggio di lasciare andare ciò che non ti appartiene realmente. Il CAMBIAMENTO è un processo di cui TU sei il protagonista. Come gli eroi di tutte le più grandi storie. Quegli eroi hanno dovuto affrontare tante prove pur di giungere alla verità, pur di portare a compimento il loro compito. 

Ora immagina di trovarti davanti a 2 TE STESSI. Uno che già conosci, che ti ha sempre portato agli estremi, il PIU e il MENO, che vuole rimanere nel vecchio modo di vivere, che ha paura di fare il salto nel vuoto, che vive di speranze e aspettative, che tende a vivere nel giudizio e cosi via.

E uno che appare più centrato, che non è nell’emozione. Che vuole avviare questo processo di guarigione interiore ed esteriore, costi quel che costi. Che non teme di perdere le situazioni e le persone, che vuole fare quel salto nel vuoto perché sa che dentro di lui c’è quella forza che lo guida e lo accompagna. 

Chi hai intenzione di seguire? In questo consiste il libero arbitrio. Scegliere chi seguire. La tua parte sabotatrice o la tua parte più autentica. La scelta è e sarà soltanto tua.
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👉🏻Vi ricordo che portiamo avanti dei percorsi (sia on line che dal vivo) dove cercheremo insieme di iniziare ad esplorare ed approfondire come le situazioni che si ripetono o i blocchi che vediamo come insormontabili, in realtà hanno un'origine interna che va scoperta, osservata e, un passo alla volta, comprendendo i meccanismi della personalità e della mente, camminare decisi verso la propria guarigione
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martedì 27 ottobre 2020

SONO UN ERETICO


E ti lamenti di tua moglie. 

E ti lamenti di tuo marito.

E ti lamenti del sistema politico.

E ti lamenti che lavori 13 ore al giorno per quattro soldi.

E ti lamenti che non trovi lavoro.

E ti lamenti che nessuno ti considera, che nessuno ti ama, che nessuno ti dà attenzioni, che nessuno ti apprezza, che nessuno ti rispetta, che nessuno riconosce i tuoi sforzi.

E ti lamenti che ti tradiscono.

E ti lamenti che non trovi l'anima gemella.

E ti lamenti che tutti ti giudicano.

E ti lamenti che è sempre colpa degli altri.

E ti lamenti che non ce la fai più a vivere così.

Ma cosa fai per prenderti la responsabilità della tua vita?

Cosa fai per dire dire STOP a questo atteggiamento adolescenziale?

Cosa fai per trasformare questo modo di vedere la vita legato a un obsoleto e vecchio paradigma?

Lamentarsi significa esonerarsi da qualsiasi tipo di responsabilità in modo tale che tu possa accusare l'esterno della tua condizione.

Fare la vittima significa aspettare che siano gli altri a risolvere le tue situazioni, che siano gli altri a prostrarsi ai tuoi piedi e a darti una ragione che serve solo a mantenere in piedi il tuo ego.

Tutte queste personalità sono l'ostacolo che tu stesso metti davanti ai tuoi piedi impedendoti di fare dei passi verso una libertà che desideri ma che rinneghi, perché richiede una vera forza di volontà nel lasciare andare tutte le idee legate alla vecchia versione di te stesso, richiede umiltà e un duro allenamento per uscire fuori dall'emozione ed entrare in uno stato di centratura. 

E mentre leggi ti stai lamentando che non puoi perché qualcosa ti impedisce di essere libero. No! 

Tu non vuoi essere libero perché costa fatica alla tua mente rinunciare alle sue idee che ha costruito su te stesso e sul mondo. 

Se rinunci ad esse ti sembrerà di morire, ma da quella morte dovrai passarci se vorrai seguire la strada della verità.

Però parli di amore, di cambiare il mondo con l’amore. Ma di quale amore stai parlando se ciò che la tua mente fa è solo pretendere un compenso egoistico psicologico di benessere?
Che tu parli di "IMPARARE AD AMARE" o di "SVEGLIARE LA COSCIENZA", non comprendi che il punto di passaggio quasi obbligatorio è la distruzione di tutte quelle idee che la mente ha costruito su di sè e sul mondo esterno. 

CHI TI STA PARLANDO ORA NELLA TESTA? Chi ti sta suggerendo cosa è giusto o è sbagliato? Quale voce stai ascoltando in questo momento? Cosa stai rimuginando? Chi ti sta parlando spacciandosi per pensieri tuoi? Chi sta dettando le regole della tua vita dandoti l'illusione che ci sono cose che ti piacciono e altre che ti fanno schifo? Chi ti sta convincendo che la colpa è la fuori? Chi ti sta suggerendo che ciò che stai leggendo sono tutte stronzate?

Purtroppo siamo stati educati ad escludere il piano sottile della realtà, quel piano invisibile che è più tangibile di ciò che crediamo. Ed è lì che si gioca il resto della partita. Escludere questa parte ti porta inevitabilmente a rimanere in questa prigione, impedendo a te stesso di fare un vero cambiamento. E se non cambi tu, anche il mondo in cui vivi rischia di finire nel baratro.
Una volta Anima mi disse, proprio in un momento in cui stavo scendendo negli inferni atomici:


 “Non servono gesti eclatanti. Occorrono azioni semplici, umili, fatti con amore. Quando hai paura di perdere tutto, non fai altro che distogliere l'attenzione da ciò che vivi nel momento presente. Ti stai proiettando in un futuro che esiste solo nella paura della tua mente. Amare se stessi significa amare la vita, senza più dire "questo è bello, questo è brutto, questo mi piace questo non piace". Aprire il cuore significa vivere le situazioni come esperienze, senza più la separazione causata dal giudizio, senza più idealizzazioni, ma attraverso gli occhi della tua Anima. C'è sempre qualcosa che puoi fare. Dare l'esempio attraverso l'amore per ciò che fai, senza il dover dimostrare, ma semplicemente perché è ciò che sei sei chiamato a fare, perché è quello di cui il nuovo mondo ha bisogno.”(ANIMA)

C’è un’idea di fondo che spesso accompagna l’essere umano nel corso della sua vita. 

L'idea del fallimento non è reale, ma una scusa che la mente utilizza per non prendersi la responsabilità dalla propria vita. I tuoi fallimenti non sono dettati da fattori esterni, ma paradossalmente, essi ne sono solo la conseguenza. Scopri la causa e comprenderai la verità, sempre se sei disposto a vederla. Elimina la causa ed eliminerei l'effetto. Alla base c'è una scelta di vita. Una scelta che ancora non hai fatto perché viaggi sempre sulla polarità della dualità.

Positivo e negativo sono due illusioni di una stessa medaglia con due volti che ti sbattono da un polo all'altro.

Emozioni positive o negative sono entrambe illusioni e appartengono al pensiero e quindi alla mente. Purtroppo è questo l'inganno in cui la maggior parte delle persone cascano.

STO MALE..STO BENE...

Male rispetto a cosa? Bene rispetto a cosa? Ti rendi conto? Rispetto a un'idea di qualcosa di idealizzato, soggettivo, relativo alle proprie convinzioni e idealizzazioni di felicità che dipendono da un passato che quel bambino/a ha vissuto, creando in sè una ferita, un disagio, una sofferenza che ha paura di riattraversare. Quindi dice: "voglio di più di ciò che potrebbe rendermi felice (idea positiva creata nell'infanzia) e di meno di ciò che potrebbe crearmi dolore (idea negativa creata nell'infanzia)".

Il trucco dell'oscurità è mischiare le carte creando illusioni e confusione.

L'essere umano si è convinto di vedere la libertà in ciò che in realtà lo tiene prigioniero, in un modo così intenso, che se provi a tirarlo fuori, vorrà farti fuori.

Se vuoi davvero che il "nuovo" giunga nella tua vita, smetti di voler rimaterializzare il vecchio. Ciò che credevi fosse la tua idea di felicità, molto probabilmente è l'ostacolo maggiore al vero cambiamento.

Comprendere ciò che ti accade è il primo passo per smettere di accusare il mondo esterno. Ogni cosa che attiri nella tua vita è la conseguenza di quello che ti porti dentro. Nessuno ti costringe a vivere la vita che conduci, se non te stesso. Anche se può sembrare una provocazione, sei tu che attiri le situazioni che vivi. È la parte inconscia che lavora per te, mentre quella razionale fraintende ogni cosa. Così come fraintendi l’amore e le relazioni.
Ma cosa vuol dire innamorarsi? 

"I film di Hollywood? 

Farfalle nello stomaco? 

Oh... Amore quanto mi manchi?" O forse costruire qualcosa insieme nonostante le difficoltà senza i luoghi comuni che la mente ha scambiato per amore? Il romanticismo non ha a che fare con l'amore. E prima di asserire di essere innamorati dell'altro occorre imparare a riconoscere il vero se stesso innamorandosi della vita, della semplicità, portando alla luce l'umiltà nei confronti di ciò che la vita stessa vuole insegnarci. Ma un semplice discorso come questo, purtroppo,  non basta per spiegare un argomento cosi semplice e complesso allo stesso tempo, in quanto la mente di chi ascolta va in difesa delle sue idee ma soprattutto dei suoi desideri (legati alle mancanze ricevute/subite nell'infanzia)

Stai ancora vaneggiando credendo che l'amore sia aspettare che la tua anima gemella ti mandi il messaggino su whatsapp per dirti che morirebbe per te. Ma da chi in realtà non percepivi quel "sentirti amato"? Mamma? Papà? Da chi, questo messaggio psicologico, non è arrivato, per cui la tua mente ha cominciato a bramare dall'esterno questa sorta di compensazione emotiva, questa dose di eroina psicologica affinchè quella sete di amore venisse appagata? Un partner non dovrebbe morire per te ma camminare accanto a te, assumendosi la responsabilità della propria vita e della propria  "missione", la cosa più importante che vi lega.


"Ti senti solo perché pretendi l’appoggio e la presenza di altri esseri umani che ti aiutino a risollevarti. Vuoi la pacca sulla spalla, qualcuno che ti dica bravo o che ti premi. Ma è giunto il momento di affrontare da solo la tempesta, interiormente." 

 (Spirito)


Puoi trovare mille motivi per giustificare i tuoi "come faccio" o i tuoi infiniti "non riesco”, ma sono tutte scuse, strategie per rimanere nell'atteggiamento dell'adolescente che non vuole fare un passaggio:

Il diventare adulto. 

Questo implica prendersi la responsabilità della propria vita, dei propri pensieri, delle proprie azioni. A volte pensi di isolarti, ma anche questo può essere un ego. Tenerti tutto dentro non fa altro che accumulare polvere sotto il tappeto dell'inconscio, che prima o poi andrà ripulito. 

La mente, nella sua voluta solitudine, dirà "sto soffrendo, nessuno mi capisce", ma tutto ciò ti tiene bloccato nella coscienza vittimistica, impedendoti di fare dei veri passi verso te stesso. Il silenzio può essere utile, ma solo per scavare più in profondità. La maggior parte delle menti non è disposta a farlo perché fare la vittima è anche la sua zona di comfort

Non possiamo aspettare che siano gli altri a cambiare se i primi a restare fermi nella zona di comfort siamo noi. L'esterno non cambia se non cambia l'interno.

COME DENTRO, COSI FUORI.

La situazione vi sarà più chiara quando vi sembrerà di perdere tutto. Dico "sembrerà" perché perderete tutto ciò a cui siete legati attraverso il dominio dell'ego, della mente e di tutte le illusioni create. La vita non fa sconti sui capricci della mente, non bada al tuo "mi piace-non mi piace", ma ti porta davanti alla verità. E più resistenza farà la mente, più sarà alta la percezione del dolore psicologico ed emotivo. Tutto ciò che appartiene al vecchio dovrà essere

sgretolato per aver accesso alla verità. E la verità non è mai piaciuta del tutto alla mente proprio perché non ha nulla a che fare con l'illusione.


Ti diranno che sei un eretico, un giorno.

Sei un eretico se non credi a ciò che ti viene imposto dal mondo esterno.

Sei un eretico se provi a far comprendere che c'è un'altra realtà collegata a questa.

Sei un eretico se cerchi di riportare l'esempio e la visione delle antiche tribù.

Sei un eretico se dici che l'amore non ha nulla a che fare con l'idea illusoria e romantica dell'anima gemella.

Sei un eretico se suggerisci di dover salvare l'anima per poter comprendere la propria vita e incamminarsi sulla propria strada.

Sei un eretico se provi a spiegare che la maggior parte dei pensieri non sono partoriti dalla propria mente, ma suggeriti da forze energetiche esterne.

Sei un eretico se dici che la verità ti renderà libero.

Sei un eretico se vuoi lasciare ai futuri nascituri il seme della consapevolezza per porre le basi tali da poter costruire un nuovo mondo fondato sulla verità, sull'unione e sull'amore.

Bene. Sono un eretico.

domenica 27 settembre 2020

LA MENTE OSCURA (dal libro IL MONDO INVISIBILE)

Vi consiglio di leggere questo estratto del libro IL MONDO INVISIBILE il cui tema, in questo caso, è la mente oscura. Non è semplice comprendere questo passaggio.

Frame del film IO SONO

IO: Cos’è questa specie di rumore, di ronzio strano?

SPIRITO: È l’insieme di tutti i pensieri delle coscienze rimaste incastrate qui. Pensieri così oscuri che faresti quasi fatica ad accettare. Eppure è qui che finiscono i corpi energetici che continuano a nutrire quella parte della mente che puoi chiamare “mente oscura”. Essa è ciò che manovra principalmente tutte quelle azioni, quelle parole, quelle situazioni per le quali diresti “quella persona è impazzita all’improvviso, non è mai stata così, ma come si fa a compiere un gesto del genere” e così via. Quando gli esseri umani si accusano tra loro usando aggettivi come “cattivo, deplorevole, sei senza pietà, senza cuore” ecc., accade perché non sono coscienti di avere una mente oscura che nutrono con pensieri e sotto pensieri di ogni genere. I pensieri viaggiano a livello più superficiale e spesso si è in grado di vederli perché si pensa che siano pensieri autentici partoriti con la propria logica e parte razionale, dando loro ragione a suon di ego. I sotto pensieri, invece, viaggiano a un livello molto più profondo, si nascondono al di sotto della parte cosciente, non si è quasi mai consapevoli di essi. Sono soprattutto quest’ultimi a nutrire la mente oscura. È importante, a questo punto, fare una distinzione tra la mente oscura, o zona d’ombra della mente, e la parte oscura, o parassita, entità che si accosta alla mente del soggetto manovrando e bloccando la sua vita in una prigione mentale. Quest’ultimo è esterno, influenza i pensieri e le azioni dell’essere umano, cerca di deviarlo e allontanarlo dalla verità sin da quando è piccolino. Sfrutta situazioni, paure, traumi cercando di alimentarli a suo vantaggio per tenerlo bloccato in schemi ben precisi, affinché l’ego si rafforzi e la mente perda il contatto con me e la propria anima. 

IO: Quindi mente oscura e parassita sono due cose distinte?

SPIRITO: Certo. Si dice spesso “abbracciare o integrare” la propria parte oscura, ma c’è un fraintendimento. Il parassita, interferenza esterna, non va integrata ma solo osservata cercando di comprendere come e quando si è agganciata al soggetto, fino al momento in cui occorre necessariamente fare lo staccamento da essa. Mentre la mente oscura è una parte della mente che va osservata, ripulita, recuperata e infine integrata. Bisogna stare molto vigili e attenti, perché il parassita fa leva proprio sulla parte della mente oscura per ingrandire ferite già esistenti facendo entrare il soggetto in uno stato vibratorio molto basso proprio come il posto in cui adesso ci troviamo. Ora andiamo dal tuo corpo energetico che si trova qui.   

[.....]

   IO: Ciao Claudio. Ti va di dirmi come ti senti?

Mente oscura: Non sono fatti che ti riguardano. Vattene o ti meno. Pensi che io non sappia perché sei qui? Pensi che io sia stupido tanto da non capire che vuoi portarmi via di qui? Scordatelo!

IO: Cosa?

Mente oscura: Io non vengo da nessuna parte. Il mio posto è qui! Ora vattene o ti salto addosso!

IO: Spirito, cosa posso fare? Mi aggredisce e mi minaccia. È impossibile farlo ragionare.

SPIRITO: Sei ancora nel giudizio. Ora stringiti a me come se le mie parole uscissero dalla tua bocca e fossi io a parlare attraverso di te.
“Claudio. Non sono qui per giudicarti né per darti colpe. Sono qui solo per parlarti e farti comprendere cosa ti è accaduto. Quando eri piccolo hai subito ingiustizie, ti sei sentito abbandonato più volte e hai ritenuto che soffrire fosse più importante e utile che vivere davvero. Sono qui solo per ascoltarti. Mi piacerebbe sapere tutto quello che pensi”

Mente oscura: Penso che siete due poveri illusi tu e il tuo stupido Lupo. Pensate di convincermi con le vostre parole sdolcinate? 

SPIRITO: Se sei così forte perché hai paura di dirci cosa pensi allora?

Mente oscura: Ah ah ah! Io paura? Al massimo siete voi che  ve la fate addosso. Semplicemente non ho voglia di parlare con nessuno. Questa è casa mia e non vengo da nessuna parte!

IO: Ora mi avvicino a te e ti prendo le mani. Guardami negli occhi.

Mente oscura: Lasciami stare! Vi odio! Odio tutto e tutti! Voi non sapete quanto sto male. La gente fa soffrire, è meglio stare soli. Se potessi, ucciderei chiunque. Questo mondo è uno schifo. Tutti vogliono qualcosa da me, pretendono e poi mi abbandonano. 

SPIRITO: Cosa ti da questo posto che il mondo reale non possa darti?

Mente oscura: Tutto! Qui nessuno mi fa soffrire.

SPIRITO: Eppure sembra che tu stia urlando proprio la tua sofferenza.

Mente oscura: Cosa ne sai tu?? Avevo solo due anni quando hanno abusato di me e adesso sono così arrabbiato che ucciderei il primo che mi capita a tiro. Nessuno era lì a proteggermi, non sapevo che fare e poi come se nulla fosse accaduto, tutti a far finta di niente, a dirmi di stare tranquillo e starmi addosso fino a farmi sentire soffocare. A cosa cavolo serve che mia madre prima mi sta sopra, mi tartassa delle sue paure e poi minaccia di andarsene? Mi fanno diventare tutti matto! Una cavolo di famiglia normale, dove non si litiga, dov’è? Non esiste! Sempre col terrore che i miei genitori litigassero, quella paura assordante che mi abbandonassero. Questo mondo fa schifo, si soffre!

SPIRITO: Che scelta hai allora in questo momento? Aspettare di esplodere o lasciar fluire semplicemente la verità, al di là del fatto che possa piacere o meno alla tua mente?

Mente oscura: Ma quale verità? Che sono solo? 

SPIRITO: Ti senti solo perché pretendi l’appoggio e la presenza di altri esseri umani che ti aiutino a risollevarti. Vuoi la pacca sulla spalla, qualcuno che ti dica bravo o che ti premi. Ma è giunto il momento di affrontare da solo la tempesta, interiormente. Dentro di te ci siamo noi adesso, per cui è una solitudine finta, in quanto sei sempre stato abituato a rivolgerti all’esterno. Odi tuo padre, tua madre, tuo fratello tua sorella, e tutti coloro che ti ricordano le situazioni familiari in cui la mente ha percepito sofferenza e paura.

Mente oscura: Non ce la faccio, è troppo difficile, non sono capace e non raggiungerò mai nessuno obiettivo. Che possano morire tutti!

SPIRITO: “Preferisco dire che sono incapace e che non valgo nulla, almeno ho la scusa che non devo darmi da fare, che non devo prendermi le mie responsabilità, quelle della mia vita, della mia vera vita, al di là dei capricci dell’ego”. Ecco cosa adesso i tuoi pensieri dicono. Tutti sanno lamentarsi, ma chi davvero è in grado di dire basta e iniziare ad agire in nome della libertà? Ora lasciati aiutare e vieni con noi. Andiamo in un posto dove potrai cominciare a liberarti di tutta questa oscurità e iniziare a vedere la vita e gli altri esseri umani con occhi nuovi. Allunga la mano a Claudio e sali su di me.


domenica 10 maggio 2020

Quale esempio stai dando a tuo figlio?


SPIRITO: Il bambino non è sporcato dal suo giudizio, ma dal vostro. Il bambino non è contaminato dalle sue paure, ma dalle vostre. Il bambino non agisce con rabbia perché si presume che sia già in sé, ma perché assorbe la vostra. Il bambino non è aggressivo, stupido, furbo, manipolatore ma un semplice imitatore. È come una spugna che, in assenza dell’equilibrio dell’ambiente in cui vive, cerca un modello da imitare o semplicemente funge da catalizzatore agli stati emotivi e psicologici dei suoi genitori o semplicemente del contesto in cui vive. Quando eri bambino avevi una spontaneità nell’aprirti all’altro essere umano che adesso sembri aver dimenticato e messa a tacere perché ti sembra quasi più importante difendere il tuo territorio. Un territorio fatto di cose giuste o sbagliate, belle o brutte, importanti o meno importanti. È solo una grande illusione. In questa maniera non aiuti di certo quel bambino che tu eri e sei, ma lo tieni incatenato. È per questo motivo che dici di non sentire la vibrazione di Anima. Anima è apertura, comprensione. È guardare la vita e l’altro essere umano senza la pretesa di avere ragione. L’ego vuole tutte le ragioni per difendere quel territorio fatto di emozioni irrisolte, di rancori, di paure, di sensi di colpa, di rabbia, di pregiudizi di fantasie e desideri. Questo non significa che la colpa di ciò che accade ai tuoi figli debba essere tua o di sua madre. Quello di cui ti sto parlando è semplicemente la responsabilità di scegliere chi vuoi essere. Quante volte te l’ho ripetuto e quante volte hai fatto finta di nulla? Il vostro compito è insegnare ai bambini a coltivare il contatto con me ed Anima. Il resto lo faranno loro, saranno loro a fare le proprie scelte. Limitatevi a dare l’esempio, a dar loro una direzione che sia in linea con la loro parte autentica. Se tendi a comportarti con tua figlia come i tuoi genitori facevano con te, starai semplicemente trasferendole gli stessi schemi dai quali pretendi di uscire. Cosa le stai insegnando? Te lo chiedi? È come se gettassi tua figlia nel fango e poi l’accusassi di essersi sporcata, togliendoti ogni responsabilità. Passare dall’essere figlio all’essere adulto, la tua mente la vede come una rinuncia alla sua libertà, come se ci fossero solo obblighi. Non puoi giudicare l’operato degli altri quando sei tu il primo a non mettere in pratica il tuo ruolo, la tua funzione, il tuo compito. Non c’è più tempo di lasciar blaterare tutte quelle lamentele come facevi con tua madre aspettando di poter accusare gli altri dei tuoi disagi. I nuovi nascituri dovranno imparare a diventare dei veri guerrieri dello Spirito.
Il punto è: come pretendi di allenare tua figlia e insegnarle a vivere se agisci da figlio? Sai già che in lei rivedi te stesso da piccolo e, anziché aiutarla a crescere, spesso tendi a tarparle le ali, a bloccarle l’azione, a farle vedere solo ciò che non va, ad allontanarla dall’altro essere umano, a farle ritenere che il possesso ti aiuta a non soffrire, non le fai comprendere il valore della condivisione. E questo crea delle sovrapposizioni.

IO: Mi stai dicendo che la faccio diventare come me?

SPIRITO: Ti sto dicendo che le stai trasferendo il vecchio modo di concepire la vita e l’essere umano, quindi il vecchio te stesso. Se è il nuovo te ad agire allora lei avrà un altro imprinting. Ma passare dal vecchio al nuovo e dal nuovo al vecchio in maniera continua, le porta solo confusione e scombussolamento. Non è più tempo di stare a pensare cosa scegliere o quando scegliere. Questo è li tempo di agire. È un attimo, non c’è bisogno di pensare a ciò che potrai guadagnare o perdere. Coltivare il contatto con anima ti spaventa perché una parte di te ritiene che non porti nessun beneficio esprimere davvero ciò che sei, in quanto lo associ alle ingiustizie che da piccolo hai percepito di vivere o subire. Ritieni che sia sbagliato essere se stessi con tutti e che solo alcune persone meritino la parte autentica di te. Ed ecco che tua figlia accelera quel processo assorbendo il tuo malessere e portandolo alla luce affinché tu lo veda. Non ci sono più scuse a cui puoi aggrapparti adesso. Costruire o distruggere è una tua scelta e quando ti ritrovi ad agire come l’adolescente ribelle che vuole distruggere, ti dimentichi delle conseguenze che, un tempo magari riguardavano solo te, ma adesso riguarda chiunque vivi con te, non solo tua figlia, ma il gruppo al quale sei legato. È giunto il momento di crescere ma lasciando vivo in te quel bambino che vuole conoscere, sperimentare aiutandolo a riconoscere la sua strada in linea con le sue parti spirituali.
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domenica 12 aprile 2020

Perchè la frase "𝗔𝗻𝗱𝗿𝗮̀ 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗯𝗲𝗻𝗲", in realtà, non è un autentico messaggio di cambiamento. IL MONDO INVISIBILE ⤵️

Perchè la frase "𝗔𝗻𝗱𝗿𝗮̀ 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗯𝗲𝗻𝗲", in realtà, non è un autentico messaggio di cambiamento. ⤵️
IO: Perché nonostante io voglia a tutti i costi giungere a incarnare il vero me e andare avanti per la strada della verità, accade di sentirmi in uno stato in cui certe situazioni sembrano essere bloccanti? Continui a dirmi che ci sono ancora dubbi e paure, ma quali sono?
SPIRITO: Non sono le situazioni esterne a bloccarti, ma è la tua mente che si blocca per non volerle affrontare, con la scusa che lei non c’entra nulla e che la causa dei suoi malesseri siano gli altri. Queste cose ormai le conosci, a livello intellettuale, e la tua mente si chiede perché ti do sempre le stesse risposte. I concetti e le informazioni li hai recepiti ma ti rifiuti di metterle in pratica al cento per cento. Ti chiedi perché sei ancora di fronte a dubbi e paure. Anche questo dovresti saperlo. Prova a rispondere tu.
IO: Ho scambiato la fede con l’aspettativa e le fantasie della mia mente.
SPIRITO: Esatto. Quando ti ritrovi a imboccare una strada che io ti ho indicato, la tua mente comincia a cullarsi ritenendo opportuno rimanere nella non azione, come se pensasse “tanto ci pensa Spirito, io rimango in attesa, qualsiasi cosa accadrà, andrà bene e io sarò felice perché nessun dolore mi apparterrà più”.
IO: E non è così?
SPIRITO: Quando la mente o l’ego dicono che andrà bene, stanno in realtà creando una fantasia su un futuro che non sono in grado di conoscere se non tramite me. Si mettono comodi come in una poltrona aspettando che siano gli eventi a fare tutto per loro. In realtà l’azione tocca alla mente e quindi a te. Ogni giorno è una sfida con l’imprevedibilità della vita e le interferenze di energie che si muovono senza sosta per seguire e alimentare gli stati emotivi tuoi e di chi ti circonda, e per seguire le indicazioni del lato oscuro. Non puoi adagiarti e attendere che la vita agisca per te. Nel momento in cui la tua mente si crea, come ti ho già detto, un’idea o un’aspettativa sul futuro, quasi sicuramente verrà delusa perché non coinciderà con la realtà. Sei solito riempire le idee che ti fai con le emozioni come se volessi addolcire la pillola e non guardare in faccia la verità, la realtà per quello che è. Sai bene che il tuo passato cerca ancora di influenzarti emotivamente. Devi imparare a mollare la presa su ciò che vuoi controllare o verrai controllato da esso. Quando ti ritrovi di fronte alla stessa reazione agli eventi, fermati e chiedimi di aiutarti a comprendere. Comprendere non significa soltanto vedere quali episodi nel tuo passato ti influenzano ancora, ma fermarti un attimo prima di quell’esplosione interiore ed esteriore. Comincia a smorzare l’abitudine a quel comportamento prediletto dell’ego e della personalità a cui la mente crede ancora. Cambiare significa questo: passare da ciò che credevi di essere a ciò che sei veramente. Alla mente richiede molto sacrificio abbandonare quello che per anni è stato il suo cibo, la sua sopravvivenza, le sue abitudini.
(Dal libro 𝗜𝗟 𝗠𝗢𝗡𝗗𝗢 𝗜𝗡𝗩𝗜𝗦𝗜𝗕𝗜𝗟𝗘 )

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