Queste fasi si potrebbero riassumere così:
FASE 1: (pentimento) Riconoscimento
FASE 2: (redenzione) Liberazione
FASE 3: (conversione) Trasformazione/cambiamento
Fase 1
RICONOSCIMENTO. (pentimento)
Dopo anni e anni di girovagare sempre intorno alle stesse situazioni, in cui tutto sembra ripetersi, in cui continui a chiederti COME MAI, NONOSTANTE LA MIA VOGLIA DI CAMBIARE, DI TROVARE DELLE RISPOSTE, DI CAPIRE COSA DEVO FARE DELLA MIA VITA, SONO ANCORA FERMO ALLO STESSO PUNTO. CAMBIO LAVORO, CAMBIO PARTNER, CAMBIO CITTA, CAMBIO CASA.. CAMBIO TANTE COSE DELLA MIA VITA, MA QUEL DISAGIO DI FONDO, QUELLE DIFFICOLTA’ PSICOLOGICHE O MATERIALI, SEMBRANO RIMANERE ATTACCATE E NON VOLERSENERE ANDARE?
La risposta è semplice ma non scontata. Stai ancora dando potere alla tua mente e di conseguenza al tuo ego che si nutre di dolore, aspettative, paure, giudizi, emozioni, sia positive che negative. Che cos’è questo riconoscimento?
E’ comprendere e accettare che la tua mente, per quanto possa sembrare quasi uno shock, non è in grado di poter prendere delle decisioni. Delle decisioni in grado di guidarti verso ciò che sei davvero, verso il tuo vero cammino in comunione con la vita, con il tuo dono, con i tuoi talenti, con ciò che sei chiamato a dare e fare.
In questo consiste. RICONOSCERE che questo potere non spetta a lei ma ad un’altra forza che è già dentro di te, che già conosce ciò che tu sei davvero, che è lì dentro di te ogni istante a cercare di mettersi in contatto proprio con la tua mente affinchè si lasci guidare in questo processo di rinascita. E questo coincide con ciò che viene chiamata UMILTA’. Umiltà della mente nel deporre le armi di questa guerra che vuole continuare a combattere nei confronti della vita che ne sa più di lei. Deporre tutte quelle idee, convinzioni, schemi mentali, aspettative e giudizi sulla vita, sul mondo, sulle persone, su Dio, sul percorso spirituale, su te stesso, è il primo passo che rende la mente umile.
Fase 2
LIBERAZIONE (redenzione)
Una volta presa consapevolezza di questa resa della mente, arriva il momento in cui comprendi il suo reale ruolo, ossia quello di agire secondo le indicazioni della parte più profonda di te, del tuo vero essere che già conosce il tuo autentico cammino, che sa cosa vuole la tua anima e dove vuole condurti. E proprio durante questa fase, che possiamo chiamare fase della LIBERAZIONE, inizia per la mente un processo di discesa dentro di sé, nelle zone più buie, quelle nascoste, sigillate a chiave, dove poter cominciare a osservare la verità di quanto accaduto nella propria vita. Tutte quelle situazioni dimenticate, quei ricordi ormai cancellati o modificati per proteggersi. Tutti quei traumi e dolori messi da parte, ma che hanno continuato a condizionare la tua vita mettendoti in condizione di reagire sempre nella stessa maniera, senza sapere neanche il perché. Accusando il mondo esterno, le altre persone, la vita stessa.
In questa fase cominci, un passo alla volta, a liberarti di tutti quei sensi di colpa, di tutte quelle idee che avevi costruito intorno alla felicità e all’amore. Inizi a lasciare andare quei pesi di cui ti eri fatto carico e che non erano neanche tuoi ma che bloccavano il passaggio sulla strada della tua vita. Quante volte hai detto: QUESTA VITA CHE STO VIVENDO NON E’ LA MIA VITA. MI SEMBRA DI VIVERE LA VITA DI QUALCUN ALTRO. SENTO UN PESO CHE NON MI PERMETTE DI ESSERE CIO’ CHE DAVVERO SONO.
Proprio nel momento in cui accetti che la tua mente necessita di comprendere in maniera oggettiva, guardando con occhi di verità, ossia con quelli della tua reale parte spirituale, puoi cominciare a capire davvero cosa ti teneva bloccato e perché. Fondamentale, però, è mettere da parte il giudizio, che sia positivo o negativo. Il giudizio sporca e contamina offuscando la vista, e ti fa solo ritornare nei vecchi schemi e modi di agire e pensare. Ed è proprio di questo che si tratta. Rieducare la mente. Solo così puoi procedere in questa fase di liberazione, di pulizia. Osservi tutto quello che ti è accaduto nella tua infanzia, grazie a questa forza che ti porta indietro nel passato. Osservi con occhi nuovi perché ti sei ritrovato a vivere determinate situazioni, facendo spazio ad una spiegazione che non è più mentale ma che proviene direttamente da questa fonte. E allora capisci il perché di determinati modi di pensare e agire del tuo presente, delle tue paure, dei tuoi preconcetti e puoi iniziare davvero a prendere la decisione di liberartene, di lasciarli andare. Al di là di ciò che la tua mente ha ritenuto fosse vero o falso, ti incammini sulla strada della VERITA’. Una strada che ti appartiene di diritto, che ti ha sempre cercato, ma che per paura, hai molto spesso ignorato.
Fase 3
TRASFORMAZIONE/CAMBIAMENTO (conversione)
Come può un essere umano diventare davvero ciò che egli è? E cosa significa diventare ciò che sei? Mi sono sempre chiesto:
MA IO CHI SONO? E QUAL E’ LO SCOPO DI QUESTA MIA ESISTENZA?
Sentivo che c’era qualcosa di più grande che ero chiamato a fare, con un fine più autentico, però poi ricadevo nel solito turbinio di pensieri che mi convincevano che erano tutte fantasie e che la vita è dura, che occorreva trovare un buon lavoro, crearsi una posizione sociale, mettere su una famiglia e poi.. poi cosa?
Non poteva essere solo questo. Ed infatti quella vocina sottile non mi ha mai abbandonato e mi metteva in condizioni di continuare a farmi delle domande ma soprattutto a cercare le risposte a queste domande. Ma il più delle volte le cercavo nella mia mente, ritornando sempre al punto di partenza. Ma quella spinta interiore mi ha portato ad affrontare e a vivere delle situazioni davanti alle quali mi son ritrovato come se fossi davanti ad un bivio: RITORNARE NEL VECCHIO O INIZIARE A FARE DEI PASSI PER ACCEDERE AL NUOVO, PER ACCEDERE A QUESTO CAMBIAMENTO?
Di lì è cominciato il vero lavoro interiore. Il RICONOSCERE che la mia mente andasse ripulita e che dovesse mettersi al servizio di questa forza che è al di là di essa, il LIBERARMI da tutti quei condizionamenti, idee e schemi che mi appesantivano, ritrovando il contatto con la mia ANIMA, che davvero conosce il mio destino, il mio cammino, la mia missione.
Fino a ritrovarmi nella fase che la mente ritiene il passo più complicato. Quello della TRASFORMAZIONE AUTENTICA, di un vero CAMBIAMENTO. A parole può sembrare un qualcosa di astratto, di molto semplice. Ma sto parlando di un cambiamento radicale, significativo, autentico. Una vera Trasformazione in cui scegli di abbandonare definitivamente e completamente il vecchio te.
In cui scegli di spogliarti una volta per tutte della personalità, dell’ego, dei suoi attaccamenti, delle sue paure, delle sue aspettative. Un momento in cui questa scelta viene effettuata ascoltando ciò che si muove nella zona del cuore, non nella mente, non nella pancia. Dove scegli di non seguire più il movimento illusorio e deviante delle emozioni, ma quello del sentimento, delle sensazioni autentiche. Questa TRASFORMAZIONE consiste nell’incarnare la tua missione, il tuo compito allineandoti con la tua parte animica e con la tua parte spirituale, la propria guida interiore, la forza che guida ogni essere umano. Questo non è un semplice cambiamento come quando cambi un semplice vestito. E’ un processo, non un evento improvviso che accade dal nulla. Perchè?
Affinchè accada è necessario che tu compia degli sforzi. Quando ti verrà chiesto di lasciare andare la tua zona di comfort fatta delle idee che hai sulla relazione, su Dio, su di te, sul tuo dono, su qualsiasi cosa, la tua mente potrebbe reagire mettendo dei muri ancora più alti e ritornare nel vecchio, contornando la tua vita di altre illusioni, spacciate per cambiamento. Ed è qui che il tuo lavoro interiore, il tuo scendere negli inferi interiori, sarà la tua salvezza se avrai il coraggio di lasciare andare ciò che non ti appartiene realmente. Il CAMBIAMENTO è un processo di cui TU sei il protagonista. Come gli eroi di tutte le più grandi storie. Quegli eroi hanno dovuto affrontare tante prove pur di giungere alla verità, pur di portare a compimento il loro compito.
Ora immagina di trovarti davanti a 2 TE STESSI. Uno che già conosci, che ti ha sempre portato agli estremi, il PIU e il MENO, che vuole rimanere nel vecchio modo di vivere, che ha paura di fare il salto nel vuoto, che vive di speranze e aspettative, che tende a vivere nel giudizio e cosi via.
E uno che appare più centrato, che non è nell’emozione. Che vuole avviare questo processo di guarigione interiore ed esteriore, costi quel che costi. Che non teme di perdere le situazioni e le persone, che vuole fare quel salto nel vuoto perché sa che dentro di lui c’è quella forza che lo guida e lo accompagna.
Chi hai intenzione di seguire? In questo consiste il libero arbitrio. Scegliere chi seguire. La tua parte sabotatrice o la tua parte più autentica. La scelta è e sarà soltanto tua.
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