lunedì 29 ottobre 2018

La chiave della tua autenticità


Comprendere ciò che ti accade è il primo passo per smettere di accusare il mondo esterno. Ogni cosa che attiri nella tua vita è la conseguenza di quello che ti porti dentro. Questo dovrebbe essere il punto di partenza del nuovo paradigma in cui il nuovo mondo può porre le sue basi affinchè l’essere umano cominci a vivere la sua vita con una consapevolezza differente.

Una ragazza di circa 21 anni mi ha chiesto:

“Mi chiedo come mai, alcune persone vivono dei disagi e altri sembrano vivere la loro vita tranquillamente? Perché alcuni non riescono a comprendere il vero significato di ciò che accade loro?”

A questa domanda ognuno potrebbe dare una risposta differente in base alla sua propria esperienza, ma c’è una forza dentro ognuno di noi, che corrisponde alla parte più autentica, più vera, quella che conosce ogni risposta e che è sempre lì, pronta, ad indicarci la reale strada a cui siamo destinati. Ed è proprio a quella forza, a quel “Sé”, alla propria parte spirituale che ci si può rivolgere per avere delle risposte. Anche se alla mente possono non piacere, il loro fine è solo quello di riportarci in carreggiata, smontando le illusioni a cui ci eravamo aggrappati con le unghie e con i denti per paura di guardare in faccia la verità, per vedere la nostra vita come realmente è.

Allora è proprio a quella forza, che possiamo chiamare Guida Interiore o parte Spirituale, che rivolgo la domanda di quella ragazza.


IO: “Mi chiedo come mai, alcune persone vivono dei disagi e altri sembrano vivere la loro vita tranquillamente? Perché alcuni non riescono a comprendere il vero significato di ciò che accade loro?” Qual è il modo migliore di rispondere a questa domanda?

SPIRITO: Non esiste un modo migliore o peggiore. Una risposta non può e non deve necessariamente piacere a chi pone la domanda. Anche una parte della tua mente, di solito, si è posta e, a volte, si pone ancora questo quesito. Accade perché spera ancora in una salvezza esterna, in un miracolo che accada fuori di sé, in una situazione che giunga improvvisamente a risolvere ogni disagio senza che si debba far nulla, con la speranza che non arrechi alcun dolore o nessuna sofferenza. Ma questa è una delle prime illusioni davanti alla quale la mente dell’essere umano si troverà a fare i conti. È un processo inevitabile, ma non per questo va giudicato. È l’incomprensione degli eventi che fa nascere il giudizio e la paura. Non esistono alcune persone che stanno meglio e altre che stanno peggio, perché non esiste separazione e, soprattutto, ogni essere umano vive un’esperienza differente che solo lui può, col tempo, comprendere e risolvere, rimettendo in ordine i pezzi del suo passato. Fare un paragone con la vita degli altri è qualcosa che non può stare in piedi, perché ognuno vive delle situazioni, delle sfide, che la mente chiama disagi, che sono vivi e vegeti nel mondo interiore di ciascuno. All’interno di quel mondo la mente ha costruito diverse sfaccettature della propria realtà, dividendo ciò che è bello da ciò che è brutto secondo parametri che variano da mente a mente. Se quella ragazza ha percepito della sua realtà che il mondo, le persone, gli altri, le situazioni, la vita fanno parte di ciò che ritiene “ingiusto”, catalogherà ogni cosa che risulta differente da queste idee, come qualcosa di bello e piacevole,, che lei non può meritare, mentre altri si. Il suo focus sarà proiettato esclusivamente su quel disagio, su quella visione di se stessa, del vita e del mondo esterno. Ogni sua azione sarà una conseguenza delle sue convinzioni che la porteranno sempre e solo agli stessi risultati, dandole come una sorta di conferma a ciò che crede. Questo non fa altro che rafforzare la sua idea del mondo. E questo la porta a chiedersi “Come mai sembra che tocchi solo a me e a pochi altri come me, questa sofferenza, questa insoddisfazione, questo non trovare pace nella vita di tutti i giorni?”
All’ego piace nutrirsi di dolore perché a volte, esso, lo fa sentire quasi speciale rispetto ad altre persone che non si fanno le stesse domande. E qui subentra il giudizio che non fa altro che contaminare ogni cosa messa a paragone con le proprie aspettative, le proprie convinzioni, i propri desideri, la propria idea di felicità o amore. Non serve a nulla mettersi a confronto usando come parametro la propria sofferenza, perché ogni essere umano, e ripeto ogni essere umano, ha dei salti da compiere, delle situazioni da affrontare, che non per forza sono evidenti all’esterno ma, il più delle volte, se le porta dentro come un macigno e, per dare un’altra immagine di sé, si illude di essere qualcun altro pur di non vedere né affrontare il proprio disagio. La mente desidera quasi sempre di poter raggiungere un’ideale di vita felice o di amore nelle relazioni. Ma quest’ideale è nato dopo alcune situazioni vissute nel passato, nella propria infanzia, o addirittura nelle vite precedenti. Se un genitore ha dimostrato il proprio amore solo pagando le bollette, quando in verità il figlio avrebbe voluto che invece giocasse insieme a lui, cosa pensi che abbia costruito nella sua mente su ciò che dovrebbe essere la relazione, l’amore o la felicità? Cosa cercherà da grande affinchè quel bisogno venga soddisfatto? Non farà altro che attirare a sé delle situazioni simili che rievochino quei momenti passati per ottenere ciò che non ha avuto. Ma ciò che, invece, il più delle volte vivrà, saranno momenti in cui si ripeterà quella stessa sofferenza, quel disagio, quella mancanza affinchè possa comprendere ciò che realmente deve guarire dentro di sé. Il problema non è il mondo esterno né gli altri, ma ciò che la mente rifiuta di osservare della propria vita, ossia, il proprio passato che non è riuscita a mandar giù per il troppo carico emotivo. Ognuno di voi è la chiave della sua stessa autenticità. Bisogna solo trovare quella chiave dentro di sé, ogni istante della giornata della propria vita.

sabato 28 luglio 2018

Meglio una dura verità che una bella bugia


Nasci, vieni educato (condizionato è meglio) dal sistema, cresci, trovi un lavoro per campare, tra una cosa e l'altra cerchi lo svago per far finta di vivere, ti sposi, tiri fino alla vecchiaia (quando ti va bene) e poi muori. La cosa assurda è che sembra piacerti questa follia. Tutto questo è il cerchio, la zona oscura all'interno della quale gran parte dell'umanità vive con la paura di andare oltre e scoprire la verità. Ognuno vede il mondo in base all'idea che ha di sé stesso, e spesso è il falso sé. Quando pensi che la tua felicità risieda nella sicurezza, stai dando altre mandate di chiave alla porta della tua cella. Scoprire chi sei significa cominciare a disciplinare la mente smettendola di dar retta alla fregnacce che racconta sulla tua vita.
La mente è diventata arrogante, presuntuosa, perdendo di vista il significato dell’umiltà e le menti hanno cominciato a lottare tra di loro per la brama di potere.

Non puoi controllare gli altri. Attiri le persone nella tua vita affinché ti facciano da specchio su ciò che ancora non vuoi vedere del tuo mondo interiore. Allora la tua mente pensa di poterli controllare, attaccandoli o accusandoli, per tenere a bada quelle emozioni che loro tirano fuori ma che appartengono a te. (Messaggio di Spirito)

L'origine del disagio viene molto sottovaluta ma è lì che bisogna andare chiedendo alla vita di mostrarti la verità su cosa è accaduto. Le Persone e le situazioni sono solo dei catalizzatori di ciò che, prima o poi, deve venire a galla.

"L'ultima grande battaglia non sarà combattuta in un campo, ma nella mente degli uomini"
_Richard Thomas Gerber_



Ogni estremismo diventa malattia mascherata da moralismo etico. Ogni polarizzazione diventa estremismo e l'estremismo non è la centratura né verità in ogni campo della vita. Ognuno ha per propria visione la sua "verità"? Non è proprio così come si è abituati a pensare. La Verità è sempre una sola, quella che tu chiami visione è l'inganno della mente che ti dà solo una facciata parziale e spesso distorta della vita. Ed è quella visione che l'essere umano non vuole mettere in discussione proprio perché lo porterebbe fuori dalla sua finta sicurezza.
La conoscenza letteraria non è saggezza ma ego camuffato da erudito. La vera conoscenza è l'esperienza sul campo, senza l'attaccamento alle miriadi di teorie narrate nei libri che dovrai inevitabilmente mettere in discussione quando sarai davanti alla verità/conoscenza che alla mente, a primo impatto, non piacerà a tal punto da difendere quelle infinite teorie che la mantengono al sicuro nelle sue illusioni.

Il giudizio sporca qualsiasi cosa su cui il tuo sguardo si posa.
(Spirito)

Il Mondo invisibile, ciò che ti ostini ad ignorare e a idealizzare, non è una passeggiata filosofica ma un reale luogo dove si lotta per la conoscenza, la verità e la libertà.
La perfezione è un’idea, una idealizzazione a cui si agganciano certe energie il cui scopo è tenerti bloccata senza fare un reale lavoro su di te per non scoprire la verità. Questo tiene l'essere umano fermo.
Le emozioni sono proprio il gancio attraverso cui la mente viene tenuta in scacco e di conseguenza anche la tua vita. L'essere umano è capriccioso e spesso poco umile. Idealizza la felicità e la gioia e tutto ciò che gli è mancato nell'infanzia e, pur di raggiungerlo, fugge dalla verità perché non vuol lasciar crollare queste idee che lo tengono in una apparente e finta condizione di benessere. Tutto è stato frainteso nei millenni e questo inganno purtroppo continua.
La mente umana insiste nel vivere servendo come un re il proprio carceriere per il sol fatto di avere un vantaggio, l'invisibilitá. Ritieni ti appartengano tutti i tuoi pensieri ma, aimè, sono anche i suoi e, come un burattino, ti fa fare e pensare ciò che vuole. Non fa parte dell'essere umano, è un'entità estranea che non è te, tutt'al più è in te. Come se il ladro che ti entra in casa ti dicesse di essere un tuo parente pur di rubare indisturbato
Ma basta che ti venga mostrato qualcosa che destabilizzi le tue illusorie sicurezze psicologiche per generare un fuggi fuggi generale.
Spesso la voglia di guarire dal falso sé stesso e abbracciare il proprio sé autentico richiede una volontà e un coraggio davanti al quale ci si trova solo in quell'esatto momento, quando davvero tutto sta per crollare o sta già crollando. In quell’occasione puoi dire "quante idee mi ero fatto sulla mia vita. Sono disposto a proseguire e a lasciarle sbriciolare?". Molte menti non reggono il colpo e strumentalizzano la parte Spirituale con messaggi non autentici atti a giustificare il proprio tornare indietro, con maschere di finto cambiamento o, i più sinceri con sé stessi, invece, ammettono che è dura e che non vogliono proseguire
 La mente potrebbe ribattere dicendo “sei troppo duro, non c’è dolcezza o sentimento in ciò che dici”. Ma cosa in realtà sembra ostile alla mente? Il messaggio che può metterla in crisi. Cosa per la mente è dolce e accogliente? Ciò che le dà ragione. La parte Spirituale non accontenta la mente né i suoi capricci ma le dice la verità, le cose come stanno, anche se sembrano dure. Pertanto, meglio una dura verità che una bella bugia.

Il punto è: come distinguere il cuore dalla mente? Sei in grado di farlo dopo tanti anni di delusioni o sofferenza? Andando a scavare potrai scorgere chi suggerisce più in profondità. Prova a scendere più giù, guardati allo specchio per alcuni minuti in silenzio e ascolta. Chi sta dicendo “non vibro con ciò che sto leggendo”? Osserva cosa accade e quanto brusio mentale c'è e vai al di là di esso. Occorre coraggio per comprendere che abbiamo spesso creduto di ascoltare il cuore ma era la mente. Il cuore vive di ben altro e la mente si camuffa per ottenere consensi
Quel bambino è stato ferito, gli hanno fatto del male, gli hanno fatto chiudere quella parte di sé che voleva aprirsi al mondo e agli altri. Ma qualcosa è andato storto e aprirsi significa fidarsi e fidarsi significa "possibile sofferenza e delusione"
Chiediti a chi non va bene quello che ora stai leggendo. È la mente che nega e si ribella. Se non si parte di lì, qualsiasi tipo di lavoro è vano se ci si ostina a difendersi
La mente dice IL MIO VISSUTO LO CONOSCO SOLO IO E LO DIFENDO A DENTI STRETTI! Ora fermati e chiedi CHI STA PARLANDO?
 Quante volte ripeti io? Chi è che dice in realtà io? Quale parte di te? Quanto ego c'è in queste frasi e concetti che la mente usa come scudo protettivo come quel giorno, da bambino, in cui ti rendesti conto di non essere ascoltato, "sentito" e amato? Quel disagio, che la mente gradisca o no, verrà fuori sempre più forte, a volte come un ceffone in pieno viso, finché non lo guarderai in faccia con occhi di verità e con umiltà. La mente di natura non è umile quando decide che lei sa, pur di difendere il suo territorio e, in quel caso, tira fuori tutti gli stratagemmi che ha imparato ad usare nell'infanzia proprio per difendersi da quel dolore, quel disagio, quella mancanza d'amore, passando all'attacco. Se vuoi posso essere accondiscendente come una parte della tua mente vorrebbe per non ricadere nella delusione di quel periodo, ma sarei falso. La chiusura che tu percepisci a chi appartiene in realtà, se tanto ti fa entrare in quell'emozione?
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"Cerco di aprirti la mente, Neo, ma posso solo indicarti la soglia. Sei tu quello che la deve attraversare" (MORPHEUS - MATRIX)

Abbiamo impiegato tanto per rassicurarci e raccontarcela che non vogliamo essere svegliati. Difendere a denti stretti la storia che ti racconti da anni sulla tua vita significa scendere a patti con "quell'altra cosa" che si finge te.

venerdì 25 maggio 2018

Mente, Ego e la trappola delle emozioni.


Ciò che ti incastra e ti mantiene bloccato è proprio la tua idea di felicità. Tutto ciò che riguarda il mondo illusorio delle emozioni come l'ira, il risentimento, il senso di ingiustizia, la vendetta, l’abbandono, il non sentirsi amato, appartengono solo alla mente umana incastrata nelle mura di ciò che crede di conoscere. La tua reale parte spirituale, invece, ti parla di VERITÀ, che è al di là delle emozioni e al di là di giusto e sbagliato, che alla tua mente piaccia o meno. Quindi pretendere che il tuo tanto amato magico universo accontenti i tuoi capricci mentali, come incontrare l'anima gemella o ricevere tanti soldi, equivale a continuare a vivere nell'illusione. Prima o poi la vita ti metterà di fronte al crollo di tutti i castelli in aria che ti sei costruito e tu lo vedrai come dolore e ingiustizia divina e percepirai sofferenza fino a quando non mollerai questa resistenza e non ti abbandonerai alla Verità. Il tuo ego sa come dirigere la tua vita a suo piacimento, allontanandoti dalla verità, perché è un intimo amico dell'avvocato del diavolo. Quando cominci a credere di essere le tue emozioni, di essere il tuo ego, di essere quella voce nella testa che si finge te, allora stai delegando la tua vita nelle mani del tuo guardiano che dirige questa orchestra illusoria. Esso p una vera e propria entità oscura che si aggancia con la sua frequenza alla mente, la quale si dispera, urla, piange, rimpiange, si sente in colpa, accusa, giudica, inveisce, va in ansia e così via, e si può continuare all'infinito. Anche la cosa che accomuna gran parte delle menti umane, il bisogno di essere amato, non ha a che fare con l'amore. È come farsi una dose per soddisfare una dipendenza compulsiva. Lìberati da questo falso bisogno. Impara a comprendere che l'attaccamento ha a che fare con le emozioni, non con il cuore. L'ego scambia la dipendenza, il possesso e il controllo dell'altra persona, per amore. Ma tu dirai che le situazioni continuano a ripetersi, che le cose non sembrano cambiare.

Se le situazioni si muovono in modo tale che la tua mente non si senta amata, significa probabilmente che ti stanno facendo da specchio per mostrarti cosa (nell'infanzia) è accaduto, affinché quel bambino, crescendo, abbia fortificato lo schema "non mi sento amato" per poi soddisfare quel bisogno con una dipendenza usata inconsapevolmente come unica visione della realtà.  La mente vede gli eventi fortunati se aderiscono alla sua idea di felicità, sfortunati se vanno contro le sue aspettative, convinzioni e idee sulla vita. Quello che accade non è mai frutto del caso o della sfortuna. La mente viaggia di illusioni e aspettative, cercando spesso la bacchetta magica che dall'oggi al domani risolva tutto. Il tuo passato ritorna come una tempesta nella misura in cui ti rifiuti di guardarlo con occhi di verità.
Molti ignorano l'esistenza della dimensione sottile, che è invisibile e nella quale ci muoviamo, e pertanto proiettano il nemico nello stato, nel politico, nel ladro, nel sistema, nel compagno, negli altri, nelle situazioni. Il vero avversario è nel mondo invisibile e si annida nelle menti. La sua abilità è convincere proprio la mente umana che lui non esiste così da abituarti che ogni suo pensiero sia il tuo. È come avere qualcuno nelle tue orecchie che ti dice continuamente cosa pensare o fare al fine di tenerti bloccato in una vita non tua, non autentica e illusoria. Che tu lo accetti o meno, esistono forze che agiscono sul lato invisibile della realtà, ma tu credi solo alla parziale e distorta visione descritta dai cinque sensi.
Vediamo il mondo attraverso una serie di schermi e schemi mentali pieni di fumo e nebbia.
 Finché non riconosci ciò che ti manipola e ti blocca sarà quasi faticoso distinguere la voce della verità, perché il falso sa camuffarsi molto bene. Conosce tutti i tuoi punti deboli e su quelli fa leva, giocando con le emozioni, le convinzioni, gli schemi familiari, i desideri della mente e queste tanto ambite aspettative. Tutta roba che spesso scambi per verità.

"Accontentare il tuo ego, dire ciò che piace alla tua mente non è il mio compito. Questo lo fai già tu con te stesso. Io ti dico solo ciò che può portarti a vedere l'illusione in modo che tu possa cominciare a distinguerla dalla verità". (Spirito)

 Le credenze e i condizionamenti inizi a scioglierli solo quando conosci la vera verità che c’è dietro a quei condizionamenti. È necessario che ognuno di voi faccia un passo verso se stesso e chiedersi se realmente la vita che viviamo sia nostra. Non c’è da giudicare il mondo esterno, perché facciamo parte di esso, dunque ciò che possiamo fare è trasformare tutto ciò con delle azioni che appartengono a noi stessi, ma devono essere azioni autentiche.
La mente deve prima prendere contatto con la guida (Spirito) prendendo (ancora prima) coscienza di ciò che la manipola e che si spaccia per lui, per poi farsi guidare a ritroso nel proprio passato per guardarlo e affrontarlo con occhi di verità. Ci sono delle azioni da fare in direzione del vero, di ciò che è autentico, per poter poi farsi guidare al recupero della propria parte animica (Anima). Ciò che puoi contattare inizialmente è il bambino interiore, della tua infanzia, che era in contatto con quella parte pura di te e cominciare a farti guidare nelle scene del tuo passato, assicurandoti che non sia qualche altra energia camuffata da te.

“Ciò che non è pienamente compreso si ripete.”  -JIDDU KRISHNAMURTI-

"Quando sarà il momento, quando sarà il momento", sento spesso dire.
Ogni volta che ripeti questa frase non fai altro che prenderti in giro, trovando scuse per non prenderti la responsabilità di ciò che sei davvero, rinunciando a lasciare andare ciò che è vecchio e ti tiene incastrato, bloccato nell'illusione della sicurezza mentale, impedendoti di accedere realmente al nuovo. Ciò che vedi non è il mondo esterno, ma i condizionamenti del tuo mondo interno proiettati fuori, che ti danno l'illusione di conoscere la realtà. Se vuoi essere d'aiuto a qualcuno devi dirgli la verità, così come stanno le cose, anche se non sarà di suo gradimento, ma almeno avrai evitato di alimentare la sua illusione, per il suo bene. La verità non è personale. Appartiene ad una forza più grande e solo la parte Spirituale, il proprio sé più autentico (che non corrisponde alla mente) può fartela conoscere. Chi dice "ognuno ha la sua verità", se la canta e se la suona da solo con il proprio ego. La verità è dettata dalla parte Spirituale e solo dopo aver smantellato le proprie illusioni si possono vedere quelle degli altri sempre sotto la guida e le indicazioni di Spirito, mai con la mente.

"Le persone credono di essere sagge, ma esse lo sono solo nella testa e non nel cuore, e l'entitá oscura si aggancia proprio a quella parte della mente, come una donna seducente a cui non potresti dire di no, come una droga leggera che ti dà quell'euforia, quella felicità di un attimo che ti inganna e ti conduce nell'illusione" (Spirito)

Se trovare la centratura significa sperimentarla nel caos emotivo più totale, il tuo sentirti tranquillo non significa che tutto andrà bene come la tua mente pensa, ma può essere inteso che nessun proiettile degli agenti di Matrix può colpirti perché non hanno nulla a cui agganciarsi, nessuna emozione che ti tolga da quella centratura. Anche nel bel mezzo di una tempesta, ma non significa che la tempesta non ci sia.
E per coloro che credono che basti affidarsi a qualcuno d’esterno, come la politica o persone che si spacciano per salvatori, personalmente, non credo si sia mai visto che in una prigione di massima sicurezza i prigionieri votino per i propri carcerieri, compresi quelli che dicono di averli a cuore se fanno i bravi nelle loro celle. Continuare a mettere i fiorellini sulla finestra della propria cella è e rimarrà solo un'illusione.
Finché c'è "il vecchio" come base sopra al quale costruire, non ci sarà un reale cambiamento. Il sistema politico, sociale ed economico è basato sul vecchio e se questo non crolla completamente, non ci sarà un "nuovo" ma un'altra illusione.

"Nella quotidianità, tutto ciò che la mente crede essere un grattacapo,
in realtà è un passo verso te stesso"
(Spirito)

Una cosa ho compreso in questi ultimi mesi. L'amore per tuo figlio può farti comprendere la responsabilità che hai nei confronti del mondo in cui crescerà. Ciò che insegni a lui, lo stai insegnando anche ai suoi futuri figli

venerdì 16 febbraio 2018

Non vedi le cose come sono. Vedi le cose come sei tu.


Quando cerchi una via di fuga dalla verità, la vita ti mette in condizioni di abbandonare quell'idea e cominciare a percorrere la tua strada, quella autentica, anche nel bel mezzo di quella che tu vedi come una tempesta.  La consapevolezza passa prima dall'interno (vedendo i vari schemi e meccanismi e mollando la presa delle emozioni che ti portano a reagire sempre nella stessa maniera) ma anche esternamente, agendo in maniera differente da come si è sempre fatto, muniti di fede anche se tutto sembra crollarti addosso. Molti pensano che le difficoltà e i vari problemi esistano solo prima del risveglio ma non sanno che lì c'è solo un grande gioco di illusioni. La vera battaglia comincia dopo che hai scoperto la verità. Di fronte alla scelta se prenderti o meno la responsabilità del tuo reale risveglio, capirai che quello che ti avevano raccontato su Dio era tutta una grande illusione raccontata a mo' di fiaba come una semplice scampagnata fatta di idolatrie, isteriche emozioni e vaneggiamenti sulla gioia o un nirvana di pace. Tante cose sono state fraintese e tutto è legato principalmente alla tua infanzia.
Quando eri piccolo ti bastava un uovo kinder per ritrovare quella gioia magica di un semplice giochino accompagnata dalla dolcezza della cioccolata. No, non è una pubblicità. È la paura di aver perso quella voglia di scoprire il regalo di quell'uovo ogni santa volta come fosse la prima. È la paura di non riuscire a vedere come nuovo ogni santo giorno proprio come vedevi quell'ovetto all'uscita di scuola. Speravi, pregavi che tua madre te lo comprasse. E oggi ti ritrovi a vedere i giorni non come quell'entusiasmante uovo, ma come qualcosa di monotono, ripetitivo e senza quella voglia di scoprire cosa ti riserverà. Non desideri nè preghi più quell'uovo. Ricordi che a volte non volevi neanche aprirlo subito proprio per attendere, con l'ansia gioiosa di un bambino, di scoprire quale giocattolino avresti trovato all'interno dell'uovo. Un uovo, un semplice uovo. Quell'uovo. Non lo scarti più da anni. Quell'uovo adesso sei tu ma è così difficile da scartare. È così tanta la paura di aprirti a te stesso per vedere cosa c'è dentro, al tuo interno, che invidi quel bambino che desiderava mangiare la cioccolata e scartare il kinder. Ma non puoi, adesso non più. L'uovo è cambiato. Non è più tra le tue mani ma sei tu stesso. Hai sostituito una consonante. Da uoVo è diventato uoMo.Così difficile da accettare e da scartare ma così reale da non aver altro uovo da desiderare.

Non vedi le cose come sono. Vedi le cose come sei tu. Le situazioni si ripetono e tu dai colpa agli altri o alla sfiga. Invece la verità è che c'è un mondo che tu attiri costantemente perché non vedi oltre quello che l'ego e la mente vogliono. Schemi e vecchi traumi si ripetono dando adito alla personalità di giustificare i tuoi drammi e le tue paure. Credere in ciò che la mente vuole non è di grande aiuto perché essa ha una sua idea sul bene, sul male, sull'amore, sul giusto, sullo sbagliato, su Dio, ecc.. Occorre smontare gran parte dei preconcetti, idee, credenze e di conseguenza illusioni.
Ci sono tanti modi di tenere la propria mente al sicuro. La mente può attaccarsi a qualsiasi credenza e ritenere che qualcosa là fuori possa fare per noi un lavoro di salvezza mentre ce ne stiamo comodi ad aspettare senza prenderci la responsabilità della propria vita. Esiste una forza che guida l'essere umano ed è una sola e se la mente si rifiuta di ascoltarla perché le indicazioni sono scomode, è responsabilità di ognuno scegliere la via dell'illusione o quella della verità. Senza sbandierare a ruota libera ciò che è giusto o sbagliato. Ognuno è libero di scegliere, e le sue scelte avranno sempre delle conseguenze. Chi vuole convincere gli altri a tutti i costi diventando pieno di rabbia lo fa per convincere se stesso perché il dolore è troppo forte e la fede vacilla. Se a qualcuno non è di suo gradimento ciò che scrivo semplicemente può cambiare luogo o riflettere sul perché prova quel fastidio, cosa si sta muovendo dentro di sé. Se entro in un bar e non mi piace la musica, non mi metto a urlare che sono delle teste di cazzo perché non credono nella mia musica, semplicemente esco e cerco un altro bar cercando di comprendere come mai quella musica ha suscitato in me quella reazione. Il vero cambiamento richiede umiltà, ed essa non appartiene all'ego. Quindi l'ego che ti suggerisce di cambiare, in realtà, ti sta prendendo in giro in modo da creare un'altra zona di comfort.
Tante sono le scuse della mente nel credere di essere felice con situazioni che sono solo distrazioni e svaghi. Hai paura della solitudine, dell'abbandono, di non essere considerato, di sentire che non hai valore, di sentirti un fallito, di sentirti in colpa. Questi sono pensieri che, come zanzare silenziose, ti avvelenano la mente e il corpo lasciando la tua anima ancora in balia delle forze oscure. Il lato oscuro esiste e la sua forza risiede nel convincere l'essere umano che non esiste. La schiavitù non è nata cento, trecento o duemila anni fa. È cominciata quando un tizio dalle vesti astute e invisibili si è impossessato delle menti umane pilotando ogni loro pensiero e conseguente azione. E questo è accaduto agli albori di un tempo così lontano ma così presente.

"La separazione è stato sempre il punto di forza dell'oscuritá per espandere il suo impero nelle menti umane come fossero fortezze da espugnare. Tutto ciò che induce alla separazione tra voi esseri umani, sia dentro che fuori, vi allontana anche da me e di conseguenza dalla verità e da ciò che davvero siete."
(Spirito)

“La tua fretta nel voler guarire dal "dolore" è un inganno della mente per raggiungere un’idea di felicità che non corrisponde a verità. Devi avere pazienza e non idealizzare il come e il quando. Fare l'esperienza significa immergersi e prendere coscienza e consapevolezza di ciò che accade soprattutto dentro di te, un passo alla volta. È come imparare a camminare di nuovo lasciando l'idea che la mente ha del solito "camminare", ossia come lei è abituata a fare. Non cercare di controllare la corrente del fiume ma sii quel flusso facendo l'unica cosa saggia, lasciare andare tutto ciò che appesantisce il tuo cammino L'essere umano vive in modo separato da me e dalla vita e si affida solo alla propria mente, pilotata da forze che lo tengono in una prigione abbellita da fiorellini che danno l'illusione della libertà. Per conoscere la verità c’è un prezzo da pagare, rinunciare alle idee che ti sei costruito su di essa”
(Spirito)

Lealtà Invisibili: Liberarsi dai Modelli Familiari Ripetitivi e Creare il Proprio Destino

 La ripetizione dei modelli familiari attraverso le generazioni è un tema centrale nell'approccio transgenerazionale e nelle costellazi...