Passa ai contenuti principali

I 6 sintomi dello "schiavo"


«Ecco perchè la gente vive dormendo, non c'è alcuna necessità di essere attenti e presenti: vi sono state date risposte prefabbricate da usare in ogni evenienza» OSHO 

Vi offro adesso 6 spunti di riflessione e di lavoro attraverso i quali noterete quanto siamo davvero succubi (o schiavi del sistema) e quanta energia regaliamo a "MATRIX".
I 6 sintomi dello "schiavo":
1] GIUDICARE (se stessi e gli altri)

2] LAMENTARSI ( a partire dal maltempo, dal traffico, dalla giornata storta e a finire con la crisi, il lavoro, il prezzo della benzina, ecc.) - (
La scuola, l'università, la televisione, la famiglia, creano vittime che si lamenteranno tutta la vita. )

3] ACCUSARE IL MONDO ESTERNO (ritenersi VITTIMA)

4] CORREGGERE GLI ALTRI (obbligarli a pensare o a fare ciò che soggettivamente si ritiene "GIUSTO/SBAGLIATO")

5] GIUSTIFICARSI (cercando di apparire anzichè ESSERE)

6] DESIDERARE LA CONSIDERAZIONE, L'APPROVAZIONE E L'ATTENZIONE ALTRUI.

Un settimo sintomo ci starebbe come la ciliegina sulla torta...VIVERE NELL'ILLUSIONE DI ESSERE LIBERI...
 
Stai giocando a nascondino con te stesso.. 

Purtroppo stiamo confondendo la parola RISVEGLIO (o il dire "SVEGLIA" a chi è inconsapevole di essere "schiavo" - parola di cui approfondiremo in seguito il significato) con la troppa porcheria spirituale presente in giro (dovuta ai mercanti addormentatori di coloro che sono assetati di conoscenza) e con la conseguente/parallela corrente complottista (che fa il gioco del sistema stesso senza che se ne renda conto)!
Un prigioniero non può liberare un altro prigioniero nè tantomeno insegnargli la libertà!
Chi si crede libero è più schiavo di chi non sa di esserlo.
Per citare qualcuno che lo disse prima di me:
«Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo» [Goethe]
Il treno che viaggiava sul binario della nostra esistenza è stato deviato, attraverso i condizionamenti ricevuti, in direzione di una personalità e di un ego che non solo non rispecchiano ciò che siamo realmente ma innescano una serie di meccanismi che hanno la loro manifestazione in un dialogo interno incessante, CREANDO UNA PRIGIONE PER LA NOSTRA MENTE e per il nostro Essere.
Questo ci porta a fare scelte e ad attuare gesti tesi ad occultare costantemente la nostra vera natura, producendo comportamenti che sono il solo frutto di un rapporto con noi stessi a dir poco nullo.
Ci disegniamo sempre come vittime delle situazioni ("sto antipatico a tutti", "il capo mi odia", "i miei figli non mi rispettano", "mia moglie\marito mi tradisce perché non mi ama abbastanza", "faccio un lavoro da schifo ma mi merito di più" e via dicendo) non capendo che l'unico motivo per cui le cose ci accadono è perché NOI vogliamo che ci accadano non facendo nulla per evitarle. Partendo dalla salute fino ad arrivare ai rapporti umani.
Non siamo più padroni della nostra vita perché siamo abituati ad andare con il pilota automatico, perché ci fa comodo, perché ci deresponsabilizza.



RIcorda:
 Se ti polarizzi (dando la tua energia) su un qualcosa, stai inevitabilmente costruendo il suo opposto.
CENTRO DI GRAVITA PERMANENTE dice Battiato.. In ogni caso è sempre (per me) scontato ( o quasi ) che li dove va l'attenzione va l'energia e quindi c'è una gran percentuale di probabilità che le cose che magari non desiderate perche vi fannopaura, in realtà accadano proprio perche date loro troppa importanza ed energia. In ogni caso è la troppa importanza e la polarizzazione esclusiva su di un aspetto (positivo/negativo) che manifesta anche il suo opposto. Molti la chiamano anche legge di compensazione.
Questa purtroppo non è la realtà, o meglio, è la realtà ma non abbiamo gli strumenti per capirla finché restiamo ancorati allo stato d'animo comune, che ci vuole tristi, timorosi, diffidenti ed arrabbiati.


§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§


 «L'ego ha coscienza di sé? Quando noi tentiamo di disidentificarci da esso, lui reagisce come fosse un robot con schemi d'azione adatti al momento, ottenuti nel corso della vita oppure diciamo, Pensa?!»


L'ego non ha coscienza di sè è un software,un programma il cui database è fornito da pensieri collettivi,tanti files che puoi introdurre e estrarre nella coscienza. Quando elimini il software , il computer diventa cosciente, la macchina diventa umana.
L'amore è cosciente.. noi siamo amore.. noi siamo assenza di morte.. la paura è inconsapevole. Quindi la mente è inconsapevole.. è solo un'illusione. Questo ci dà una motivazione in più, una spinta fortissima nel volerlo disintegrare! Non è reale.
Si potrebbe considerare 'ego' tutto ciò che riguarda la personalità messa su da credenze, forme-pensiero, pensieri collettivi, ambizioni e aspettative, giudizi che ci impediscono di vedere la realtà così com'è senza che sia mediata dalla mente. Se tu consideri il tuo 'ego' ovvero il tuo dialogo interiore e i tuoi condizionamenti come amici non la vediamo alla stessa maniera.. La consapevolezza c'è dove non c'è ego.. quando l'ego e quindi i condizionamenti svaniscono esce il tuo vero essere la tua vera identità avvenuta dopo la morte dei tuoi io fittizi e psicologici..
Non è un nemico.. non è nulla. E' un'illusione da sciogliere, semplicemente. E' uno schema logico e razionale soggettivo che è distante anni luce dalla verità di chi siamo e cosa possiamo fare.. non è un nemico. Lo consideri un nemico quando capisci che ne sei schiavo. Con il tempo, quando te ne liberi o cominci a farlo, capisci semplicemente che si trattava di files da estrarre per ridare vitalità all'essere.. 
 Relazioni reali con le persone le hai quando sei totalmente libero dai vincoli della personalità.. perchè quando non c'è la personalità c'è la coscienza ed è lì che si parla di unicità! Ognuno di noi è unico e non è uguale all'altro. Esce la vera essenza di una persona.. quando invece emerge l'ego.. bè, l'ego ci omologa tutti quanti. Tutti uguali con gli stessi pensieri che non superano i limiti della ragione.. ma c'è molto di più aldilà della paura.
 (Ayesha Cathelan)

TRATTO DAL LIBRO 
 «IL SOFFIO DELLA COSCIENZA»

Commenti

  1. veramente interessante.....grazie di averlo condiviso.....tiziana

    RispondiElimina
  2. un pensiero d'amore a chi ha scritto e pubblicato questi articoli e un pensiero d'amore a quanti lo leggeranno credo proprio che il RISVEGLIO sia vicino

    RispondiElimina

Posta un commento

I commenti a scopo offensivo, di ingiuria e senza un legame con tale argomento verranno rimossi.

Post popolari in questo blog

"Lì dove è stata perduta" il nuovo film di Claudio Guarini sulle personalità

Questo film nasce con il principale intento e obiettivo di trasmettere un messaggio, cioè quello di far comprendere a chi lo guarderà che la nostra vita, il nostro quotidiano è condizionato da una o più personalità. Esse sono state quasi sempre messe in moto sin dalla nostra infanzia, da quando eravamo bambini, periodo in cui hanno cominciato a nascere, a costruirsi nell’osservare i nostri genitori in determinate situazioni che hanno messo la mente in una situazione di disagio, di sofferenza, di mancanza, il cosiddetto trauma emotivo e psicologico. La mente ha creato un suo filtro attraverso il quale ha iniziato a vedere la propria vita, creando idee distorte su se stessi, sul mondo esterno, sul proprio maschile e sul proprio femminile. Un altro aspetto che viene affrontato e sottolineato all’interno della pellicola è il rapporto di coppia, la relazione in generale, ma anche quella con il proprio compagno/a e con i propri genitori. Si affronta un meccanismo che possiamo chiamare “rappo

L'inganno della personalità

"Lì dove è stata perduta"  , il film è stato in particolar modo per me, un mezzo per elaborare alcuni dei meccanismi delle personalità, soprattutto legati all'aspetto narcisistico e manipolatorio delle dipendenze affettive. Lo scopo del film non è solo l'elemento cinematografico, ma il messaggio che esso contiene, ossia quello di iniziare un vero lavoro di osservazione e crescita interiore, che tutti noi ogni giorno portiamo avanti. Qui di seguito metto in evidenza un nodo psicologico fondamentale espresso nel film, ma analizzandolo più nel dettaglio. Prova ad immaginare di avere una conversazione con Dio, con lo Spirito che è dentro di te e che guida ciascun essere umano. Chiedigli di mostrarti la verità su di te. E se la risposta fosse proprio questa? "Ciò che ti ostini a difendere è l’atteggiamento distruttivo della personalità legata alla paura dell’abbandono. Quando il partner sembra assumere un atteggiamento più distaccato, quindi non da mamma o papà, allor

CONVERSAZIONI CON L'ANIMA - Lo scopo della relazione

Spesso ci siamo chiesti se Dio esiste e se ci ascolta. La risposta è nascosta in questa domanda: siamo disposti ad accettare che quello che ci accade è la risposta alle nostre domande? Siamo disposti ad accettare che dietro il dolore, il trauma, il disagio che viviamo, si nasconde la chiave della nostra guarigione e dell'evoluzione della nostra coscienza? Qui di seguito, due piccoli estratti del nuovo libro (in uscita in autunno) in cui converso con Anima. "ANIMA: La propria famiglia d’origine dà l’imprinting sull’idea che un bambino si farà sulla donna, sull’uomo e sulla relazione di coppia e, in generale, con gli altri esseri umani. La prima tribù è proprio il nucleo famigliare. Si impara a confrontarsi, a interagire, ad affermarsi, a sentire se stessi e gli altri. Ma allo stesso tempo si formano tanti schemi e abitudini nella propria mente che poi influenzano tutto il corso della vita. L’essere umano vive un vuoto dentro e pensa di colmarlo attraverso delle compensazioni. P