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Le tue armi non sono le sue, ma ANIMA-FEDE-VOLONTA' AUTENTICA


   "Ricordati che sei venuto qui perchè hai capito la necessità di lottare contro te stesso e soltanto contro te stesso. Sii Grato dunque a tutti coloro che te ne forniscano l'occasione" 

- Gurdjieff -

   È dentro te stesso. All'inizio è una sorta di lotta che ti può dar l'illusione di un mondo cattivo che ti vuol schiacciare ma tutto si svolge dentro te stesso con l'unico effetto collaterale del mondo esterno che ti da l'illusione di essere schiacciato ma solo per farti svegliare. Non hai mai avuto il controllo. Purtroppo hai solo creduto di averlo, ma è stata soltanto un'illusione. Vuoi sapere cosa controlli per certo?
   Il volume della radio della tua macchina, la temperatura dell'aria condizionata, cosa comprare al supermercato, chi votare alle elezioni di una falsa democrazia.  Credevi di essere libero, eh...?? Sai dove andrai oggi pomeriggio per caso? Forse in palestra, o tutt'al più ad un appuntamento. La mattina c'è la tua brava sveglia che ti dice che ora di andare a svolgere le tue amate (o odiate) missioni quotidiane. Che cos'è che ti fa sentire vincolato e paralizzato? Te lo sei mai chiesto? È l'ambizione.  L'unica cosa che la paura della morte può toglierti sono e saranno sempre le tue ILLUSIONI. Ma adesso andiamo per gradi. Non analizzerò in questo contesto argomenti ampliamente esplicitati sugli altri miei libri
  (in particolare IL SOFFIO DELLA COSCIENZA - Youcanprint Edizioni) 


Il Soffio della Coscienza - Libro
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Mi hai chiesto, come punto di partenza, come fare a comprendere l'amore; come fare a non avere paura, a comprendere cosa fare o non fare. La risposta?
Spegni quella dannata mente.
  A quel punto bisogna ascoltare il cuore. Ma non assorbire questa frase nell'accezione comune di un amore da fiction televisiva. Il cuore vede se è rimasto solo un mucchio di cenere o se invece si è creato un fuoco che non brucia e si consuma come nell'innamoramento, ma che in eterno si rigenera.
   Non trovi la risposta perchè non ti fai la domanda giusta e mischi ego e anima così bene da confonderli.
   Invece di continuare a guardare a ciò che era e non è più, ti sei chiesto cos'è ora?
Hai guardato negli occhi chi hai davanti? Cosa accade dentro di te quando guardi chi hai davanti a te? Prova a guardare ciò che c'è o non c'è dentro di te attraverso la persona in cui ti stai specchiando.
  Essa è parte di te, e lo sarà sempre. Forse la domanda non è "devo lasciarla o devo continuare a starle accanto"... forse la domanda è "la sua presenza fisica mi permette di continuare il mio processo evolutivo, e viceversa la mia presenza fisica permette a lei di continuare il suo?"
   Potete farlo insieme in questo momento? O tutto questo blocca entrambi? Ciò che vi siete donati non andrà perduto in ogni caso, e questa è una cosa che devi apprendere in ogni incontro che farai. La vita che conduci è un tutt'uno con ogni esperienza che fai. Non star lì a condannare e giudicare perennemente attraverso la dicotomia giusto/sbagliato.
   Se ti polarizzi finirai col dare energia al polo positivo così come al negativo. E ogni causa produce un effetto, che tu venga a trovarti in alto, così come in basso. Prova ad osservare dal centro. Crea equilibrio su questa bilancia. Non fari finta di cadere.
   Quando ti ritroverai per terra potrai prendere coscienza che sei inciampato e che devi rialzarti. Ma non gettare le mani avanti per paura di cadere ancora quando potrebbe anche non accadere. Ma soprattutto non far finta di lanciarti dolorante su terreni scoscesi per attirare l'attenzione e ottenere la considerazione altrui. Ti danneggi. Sappilo. Conserva queste parole e fanne l'uso che ritieni più opportuni per te.
   Chiediti in questo momento: é un altro partner che adesso stai cercando brancolando nel buio? O, forse,  è la tua anima che stai cercando disperatamente? 
   Vuoi continuare a fingere di non udire il suo richiamo oppure prendi un dannato specchio e inizi a capire che è di te che hai maledettamente bisogno?
   Non ci vuole molto ad udire la chiamata della propria anima. O varchi la soglia - e da quel momento in poi non puoi più tornare indietro - oppure giri i tacchi e decidi di rinunciarci. Ma nessuno sa dirti con certezza se avrai o meno un'altra occasione di rinascita.

   Saresti capace, ora come ora, di riunire il tuo universo maschile e femminile completamente dentro te stesso? Te lo sei mai chiesto? Hai mai provato a chiederti se lo scopo ultimo è proprio quello di completarti autonomamente, nonostante nella vita ci sia l'intervento di specchi esterni pronti a tenderti una mano? Una mano che non è necessariamente un'esperienza che possa darti gioie ma anche dolori, sofferenze che solo tu puoi attraversare e nessun altro. Momenti che solo tu puoi comprendere cercando di trarne le lezioni di cui avevi bisogno. Situazioni e persone che ti si son parate davanti attratte dal tuo stato vibratorio proprio per darti quello di cui avevi bisogno, nella sofferenza così come nella gioia.
   Non aver paura. Gettati ovunque puoi per apprendere e trarne l'unico profitto consapevole: il tuo risveglio. Attraversa le fiamme dei tuoi inferni. Riscatta la tua anima. Ritorna a ricordare (riportare nel cuore - ma non nel senso ormai divenuto banale di quest'era moderna) chi sei. Tu sei Coscienza. Essa semplicemente è.
   Risali con coraggio dai dirupi nei quali ti sei volutamente lanciato a capofitto - anche se spesso in maniera inconsapevole - per ritornare a vedere la Luce. Ti lamentavi di non avere amore. Ma come si fa a possedere qualcosa che si è?
   La questione è che non riesci a ricordarlo a darti pace perchè c'è una sorta di entità estranea dentro di te - ma fino ad un certo punto - che ti vuol convincere del contrario. Non riesci a trovare l'unità dentro di te perchè hai smesso di crederci. Ti risulta più facile mollare che impugnare la fede, che altro non è che la vera volontà.
   Per scoprire cosa ti attende al di là della soglia, devi  vivere; e per vivere devi non bloccarti. Occorre che riesca a scoprire come un piccolo boyscout per evolverti. Purtroppo a volte si pensa di seguire il flusso e invece si è lì seduti accanto al fiume; il fiume scorre, e guardandolo ti dà la sensazione che tu stia scorrendo insieme a lui, mentre in realtà sei fermo e fuori dalla scia a trastullarti tra le mille illusioni della tua mente che ti vuol convincere che ti basta solo guardarlo sto benedetto fiume anzichè nuotarci dentro e sentirlo fin nelle ossa.

   Una volta, un pover uomo tutto confabulante tra sé e sé, camminava distrattamente su di un ponte credendo che nessuno lo sentisse solo perchè fosse notte. D'un tratto una donna, confabulante anche lei, camminando nella sua stessa direzione sullo stesso ponte, gli finì letteralmente addosso. Entrambi si bloccarono, muti, immobili. Entrambi iniziarono a parlare nello stesso momento come se l'uno fosse stato lo specchio dell'altro:
   « Se vuoi perderti non sarò io a fermarti, che sia dentro ai miei occhi o da qualunque altra parte tu voglia. Se hai bisogno di perderti nella mia forza attraverso i miei occhi io sono pronto a offrirti la mia anima per specchiarti in essa. Perdersi è quasi sempre un modo per ritrovarsi, te lo assicuro. Io l'ho fatto tante volte e ho portato con me solo il coraggio. Adesso mi accorgo che non sono più solo perchè ho ritrovato l'autentico ME.»
   Ed entrambi proseguirono per la loro strada ma nel più totale silenzio. E in quell'assordante ritrovamento di se stessi poterono udire tutto ciò che li circondava, assaporandone l'unicità.

«Il nemico più grande si nasconde nell'ultimo posto dove guardi» 
-Giulio Cesare-


   Ti sembra difficile ma lo è solo nella misura in cui tu lo permetti, per comodità o pigrizia. La paura vuole diventare la tua matrigna e impartire i suoi ordini, ma devi essere in grado di non permettere che questo accada. Ti sono state date risposte prefabbricate da usare in ogni evenienza. L'unica cosa saggia che a questo punto della tua esistenza puoi fare è tirare lo scarico dopo averle rovesciate nel water.
   Volevi che ti rivelassi qualche scoop? Una notiziona bomba tale da farti saltare in aria? Certo posso farlo ma potresti davvero saltare in aria se sei tremendamente attaccato alle tue credenze e condizionamenti all'ordine del giorno che è quello dell'inconsapevolezza.
   
   Se cerchi palliativi e placebo momentanei stai perdendo l'occasione di divenire davvero libero. Fare una rivolta all'interno di una prigione solo per ottenere del cibo diverso o maggiore comfort non è una vera rivoluzione nè ribellione perché si rimane sempre prigionieri. Quindi a te la scelta. Vuoi continuare ancora a lamentarti per far abbassare il prezzo del carburante o per ottenere più posti di lavoro e pertanto voler continuare a stare nella medesima condizione di illusoria libertà?
   Non è ancora chiaro che i sistemi del mondo sono specchietti per le allodole. La schiavitù del sistema è un effetto collaterale della vera prigionia. Stai guardando nel posto sbagliato. Non ci si libera reincatenandosi. Che ti piaccia oppure no,  occorre spazzare via l’intero attuale sistema politico ed economico e la sua micidiale Eggregora! Come? Evitando di darle sistematicamente la tua energia polarizzandoti su chi ha ragione o meno, sulle lamentele (come conseguenza dei loro messaggi subliminali) ed evitando di focalizzarti sulla paura indotta o sul dialogo interiore che produce una spirale di depotenziamento.
   Non ti sei accorto di una cosa.. sei schiavo della tua paura. Essa ti sta accecando. Non puoi pensare in vera libertà perché sei pieno di paura. Hai paura della vita, paura della morte, paura di ciò che diranno gli altri, del pettegolezzo, del perdere il lavoro, di violare regolamenti, paura che qualcuno ti porti via il marito o la moglie... paura di rimanere solo, paura di esprimere il tuo pensiero, paura del buio.
Allora? Che hai deciso? Vuoi continuare così??

   La razza umana è un esperimento. Staccati i tubicini e divieni il tuo stesso esperimento nel tuo laboratorio alchemico. Fai esperienza COSCIENTE di te stesso.
   Riscopriti come pilota dell'universo e controlla consapevolmente la macchina altrimenti il pilota automatico ti condurrà nell'incoscienza degli dei creatori di questa trappola, che se pur tale, rimane comunque evolutiva. Sii vigile e sveglio. Smettila di crederti quella voce nella testa che ti dice come, dove, quando, perché e cosa fare. Quella voce non sei tu! Lo vuoi capire o no??
Ti sento già da qui! Smettila! Non attacca mica con me.. Autocommiserazione e vittimismo atti a perpetuare situazioni di comodo per paura di non sentirti considerati da coloro ai quali ti aggrappi disperatamente a livello emotivo ed energetico, non servono a nulla se non nel farti prender coscienza della loro inutilità. Quando potrai mai liberarti di questi due sciocchi fardelli così pesanti per il tuo essere??
Sei preparato per ricevere un determinato tipo di vibrazioni? Siamo accordato? Si comprende, si percepisce, si "vede" solamente quella realtà che è in risonanza con il proprio stato di coscienza o di incoscienza. E quella vibrazione attirerà inevitabilmente circostanze a te consone che non serve etichettare ORRIBILI (se ti fanno soffrire) o STUPENDE (se ti fanno godere da matti).

   Caro Pinocchio, se non diventi prima bambino, non potrai aiutare altri a divenire bambino.
   La gente vive schiava degli intrighi, dell’invidia, dei costumi di famiglia, delle abitudini, del desiderio insaziabile di guadagnare posizioni, di scalare, di salire, di arrivare in cima alla scala, di farsi sentire, del bisogno di considerazione e approvazione, ma soprattutto schiava della paura attraverso la quale il SISTEMA attua le sue sistematiche trappole dando l'illusione del libero arbitrio a chi crede di prendere delle scelte in maniera libera ma solo per scegliere vestiti, oggetti da comprare, scegliere l'orario migliore per andare in palestra...eh eh eh... abbiamo ben lontano dalla nostra visuale il concetto puro di libertà purtroppo!
Goethe affermava che «nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo».

 Prima devi imparare a ritornare bambino, TU in primis, in quanto sei ancora. Dovresti ascoltare la tua vera essenza animica (la fatina di pinocchio, ricordi?) perchè finchè sei burattino non potrai, in alcun modo, aiutare altri a divenir bambini e quindi a liberarsi dalla loro prigionia in quanto ti ritroveresti sicuramente trasformato in "ciuchino" a causa di quel Lucignolo che continuamente ambisce a proteggere il suo territorio egoico facendoti credere di essere lui; e la verità è che non lo sei! Un altro personaggio troppo figo oltre 2000 anni fa (cosi si dice) disse:
«Un prigioniero non può liberare un altro prigioniero».
   Ossia, se una pecora nasce all'interno di un recinto dove tutte le altre hanno sempre e solo visto ciò che è all'interno di quel recinto, di certo non potranno insegnarle ad essere libera indicandole l'uscita ..
Se una pecora nasce all'interno di un recinto dove tutte le altre hanno sempre e solo visto ciò che è all'interno di quel recinto, di certo non potranno insegnarle ad essere libera indicandole l'uscita perchè non l'hanno mai cercata nè vista nè conosciuta e forse nemmeno ambita.

 Sei un TOSSICODIPENDENTE EMOZIONALE.
Non sai (te lo fa credere l'ego) che al di là (o al di qua) di tutto questo c'è la verità che corrisponde ad uno spaventoso (solo per l'ego) vuoto dal quale provieni e per tanto rinunci a scoprire chi sei realmente e ti attacchi a tutte le dipendenze affettive, materiali e mentali che colmano solo temporaneamente e illusoriamente quel vuoto ma che è tutto ciò che esiste.

Nel corso del nostro cammino  si mostrerà più volte attaccando nei punti deboli che ha scoperto nel primo incontro con te stesso. Chi, ti chiederai? Il tuo demone, il tuo avversario il tuo sfidante.. colui che si nutre attraverso lo spirito di opposizione, la lamentela, il giudizio ossessivo, il dialogo incessante nella tua testa.
Come puoi libertartene, ti chiederai?
Di certo sappi che tanto più eviterai di guardarlo negli occhi, tanto più gli dimostrerai paura e tanto più duramente attaccherà.
INUTILE FUGGIRE!
Chi scappa vive un'esistenza nella paura di incontrare il proprio demone, la parte EGO-CONDIZIONATA_INDOTTA che vuol farti credere di essere te..ma tu sei qualcos'altro con un potere immenso.
Devi prepararti per quando sferrerà il sul attacco.
Esso si nutre di odio, paura, rabbia, lamentele, autocommiserazione, dita puntate nell'accusare gli altri, rimpianti, rancore, vendetta, invidia... e se continui ad alimentarlo con queste emozioni (nutrimenti energetico per lui) la battaglia sarà infinita e ti sfinirà.
Quando sarà lì a tenderti un agguato, rimani lì a guardarlo dritto negli occhi. Devi solo guardarlo.
Se lo combatterai con le sue stesse armi moltiplicherà la sua forza proprio come l'agente Smith nella scena finale di Matrix Revolutions dove egli si moltiplica fino a che Neo accetta e si abbandona alla propria fede, alla propria luce, quella di Anima, un potenziale elettrico e divino di una portata immensa che diventa ed è AMORE ma ad un livello che non è quello che credi banalizzato da un dogma patetico cattolico o spirituale new age dove c'è solo in mezzo la paura della morte e il bisogno di considerazione.
Si parla di qualcosa che se la provi non ne parli perchè ti basta stare lì ad irradiarla.



Ecco un estratto del mio ultimo libro:

«Noi tutti abbiamo dei dèmoni interni nella nostra esistenza, ma dato che ci aspettiamo di vedere dei mostri diabolici o apparizioni tenebrose, fintanto che non ci saranno, non ci crederemo. Purtroppo i nostri dèmoni sono le persone nella nostra vita, quella di tutti i giorni. Sono proprio le persone con le quali noi litighiamo, che invidiamo, odiamo; coloro i quali danneggiamo fisicamente o emotivamente in qualche modo.
Quello che non riusciamo a comprendere è che odiamo il fatto che costoro ci ricordano noi o come siamo fatti. Loro riflettono alcune nostre caratteristiche, quelle che magari non vorremmo avere per niente.
Per questo tentiamo di calmare questa sofferenza, non cercando di dominare e trasmutare i nostri dèmoni, ma danneggiando le persone che ce li ricordano.
Proprio coloro che ci ricordano ciò che odiamo di noi stessi, in quanto l'essere umano tende a non amare se stesso, a non accettarsi.»

TRATTO DAL LIBRO "IL SOFFIO DELLA COSCIENZA"

di Claudio Guarini
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il-soffio-della-coscienza-libro.php?pn=1625
 
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