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Fare pace con se stessi

A volte ce ne dimentichiamo, altre siamo del tutto inconsapevoli, ma di certo pubblico questo estratto di questo libro perchè lo ritengo non solo in linea con ciò che sento e sto vivendo attualmente ( da parecchi mesi a questa parte) ma perchè è di fondamentale importanza che si prenda consapevolezza di quanto leggerete.
Fare pace con se stessi
di Capuano Lorenzo
17/12/2010
Tutto quello che sentiamo quando qualcuno ci tradisce o ci abbandona, è solo un riflesso del dolore più profondo che prova la nostra Essenza quando siamo noi a prendere le distanze da lei...! Solo amando e perdonando ogni parte di noi, possiamo andare oltre il "bisogno" di essere amati e perdonati dagli altri.

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[...] Quando pensiamo che senza qualcuno o qualcosa staremmo male e proviamo un senso di solitudine, angoscia, vuoto, incompletezza, inutilità o smarrimento, non facciamo altro che prendere le distanze da noi stessi. Ci stiamo dicendo che da soli non bastiamo e che abbiamo bisogno di altro per essere felici. In pratica, ci stiamo tradendo! Tutto quello che sentiamo quando qualcuno ci tradisce o ci abbandona, non è niente rispetto a quello che prova la nostra vera Essenza, rappresentata dall’Anima, quando siamo noi a prendere le distanze da lei e quindi da noi stessi!

Nel momento in cui proviamo un Amore travolgente per un’altra persona, senza la quale crediamo sarebbe inutile vivere, stiamo praticamente rifiutando, tradendo, umiliando e abbandonando ingiustamente quella parte di noi più sensibile, unica e che ci è indispensabile per essere felici. Senza contare che, a livello inconscio, stiamo abbattendo la nostra autostima, causandoci una dipendenza verso qualcosa o qualcuno al di fuori di noi e, soprattutto, stiamo creando le basi per vivere una vita infelice! Il fatto di non esserne consapevoli non è certo un’attenuante, anzi, è ancora più grave perché per il resto della nostra vita questo atteggiamento ci spingerà a cercare altrove ciò che abbiamo già dentro di noi, senza mai o quasi mai comprenderlo.

Tuttavia, questa continua ricerca potrebbe essere la nostra salvezza poiché quella parte profonda, sebbene le abbiamo girato le spalle seppellendola viva nell’ombra del nostro essere, rimane sempre attiva dentro di noi; continua a bussare proprio attraverso quelle persone che crediamo ci diano felicità e che, nel momento in cui ci tradiscono o ci lasciano, riaprono una ferita nel cuore, tanto profonda quanto quella che ha provato la nostra vera Essenza quando abbiamo fatto lo stesso con lei. E, tutte le volte che accade, abbiamo l’opportunità (se siamo in grado di comprendere questa dinamica) di ricongiungerci con lei e quindi con noi stessi!

Per questo dobbiamo avere la forza di perdonare chi ci ha ferito, in quanto è come se ci stessimo perdonando per aver fatto lo stesso con noi in passato. Ciò vale anche quando siamo noi a lasciare o a tradire gli altri perché, inconsciamente, abbiamo bisogno in quel momento di rivivere questa esperienza attraverso gli occhi di chi stiamo facendo soffrire... Ma fino a quando non lo capiremo, non faremo altro che alimentare sensi di colpa verso altre persone, che ci spingeranno a non poter mai star bene veramente con qualcuno, finché non ci riappacificheremo prima di tutto con noi stessi. Per questo, quando arriva una crisi di coscienza, tendiamo a chiedere perdono a tutti quelli che abbiamo fatto soffrire in precedenza! Ma questo senso di colpa non potrà placarsi fino a quando non riusciremo a perdonarci per aver ferito, prima di tutti, noi stessi.

Capiremo d’esserci perdonati veramente quando non sentiremo più il bisogno che gli altri ci perdonino dal momento che, nel profondo del nostro cuore, avremo compreso che non li avevamo feriti di proposito ma che eravamo vittime di questa subdola dinamica psico-emotiva... Inoltre, avremo compreso che noi, a nostra volta, rappresentiamo ciò che gli altri fanno a loro stessi, e che quindi essi ci possono perdonare solo quando riescono prima a perdonare loro stessi.
[...]
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Estratto da Ti Amo Comunque di Lorenzo Capuano, Anima Edizioni.

Copyright
© Anima Edizioni. Milano, 2010
© Lorenzo Capuano, 2010

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