Passa ai contenuti principali

Ed ora cosa faccio? Scegli di smettere di aver paura!

Prima o poi ci arriviamo tutti qui.. 
Fidarmi di me stesso, fidarmi dell'invisibile, fidarmi dell'energia dell'universo che vede e provvede? Fidarsi di chi?

Fidarsi della vita stessa che ti sta dando esattamente ciò che ti serve, ma soprattutto ciò che tu hai chiesto. Forse non sai quando o forse si. Forse non sai di preciso cosa o forse si. Forse non sai come o forse si.
Sta di fatto che ti trovi davanti ad un bivio perchè al bivio precedente avevi scelto di percorrere la strada che più sentivi in cuor tuo di intraprendere. Forse poteva essere la strada più difficile, ma difficile è solo un'idea basata sul concetto di ciò che è duale. Le cose sono quelle che sono. Prendile dall'alto cercando di non farti trascinare emotivamente come fa la "macchina" atta a vivere dominata da una mente predisposta a preservare se stessa, condannata, purtroppo, dalla paura della sopravvivenza, ossia attacco, premeditazione e difesa.
La paura è tutto ciò che domina, ora non più, chi ha dimenticato chi egli stesso è.
Ricordati chi sei. L'energia ha un nuovo corso, come se stesse sperimentando se stessa. Non aver timore di chiedere di fare una cosa semplicemente naturale per essa: SERVIRTI!
Chiedile di servirti ma non aspettarti una modalità preimpostata. Non ci sono regole se non quelle che scoprirai andando avanti.
Ci sono vari aspetti per te critici, come ad esempio quello economico che è forse uno degli ultimi tasti dolenti, oltre ai drammi personali/sentimentali, dove il sistema vuole e può attaccarsi per indebolirti e agganciarsi per cercare di depotenziarti.
Non c'è nulla di più succulento che tu possa offrirgli se non la tua paura. Hai capito bene.. "ti si chiede di abbandonare ogni se pur minima certezza". E' una prova come lo son state tante altre e come forse ce ne saranno ancora prima del grande salto.
C'è sempre qualcosaltro al di là di quello che stai lasciando. Qualcosa di nuovo ti aspetta e spesso il nuovo spaventa per il sol fatto che non lo si conosce ancora. Ecco perchè la morte spaventa gli esseri umani, semplicemente non sanno come possa essere. Vogliono sapere tutto prima per tranquillizzare una mente che vive di spazio-tempo.
Se siamo esseri immortali cosa ci può capitare? Rimanere senza soldi? Essere abbandonati? Morire?


Noi in ogni caso abbiamo scelto le esperienze/tappe principali del nostro cammino con le varie sotto tappe/scelte da compiere in base al nostro riconnetterci con noi stessi. Sappi farti guidare dall'intuito e sappi far silenzio per ascoltarti. 

Commenti

  1. chiedi all'universo e l'universo dà.
    Se per te non è un problema, voglio linkare il tuo blog, perchè più voci risuonano, più anime si risvegliano. Spogliarsi della paura non è semplicissimo, ma lo diventa come si incomincia a farlo, e quando ci riusciamo tutto è a portata di mano :)
    Grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie e fatto :) http://barbaraecristian.blogspot.it/p/blog-page.html
      cosi' vedi subito la pagina :)

      Elimina

Posta un commento

I commenti a scopo offensivo, di ingiuria e senza un legame con tale argomento verranno rimossi.

Post popolari in questo blog

"Lì dove è stata perduta" il nuovo film di Claudio Guarini sulle personalità

Questo film nasce con il principale intento e obiettivo di trasmettere un messaggio, cioè quello di far comprendere a chi lo guarderà che la nostra vita, il nostro quotidiano è condizionato da una o più personalità. Esse sono state quasi sempre messe in moto sin dalla nostra infanzia, da quando eravamo bambini, periodo in cui hanno cominciato a nascere, a costruirsi nell’osservare i nostri genitori in determinate situazioni che hanno messo la mente in una situazione di disagio, di sofferenza, di mancanza, il cosiddetto trauma emotivo e psicologico. La mente ha creato un suo filtro attraverso il quale ha iniziato a vedere la propria vita, creando idee distorte su se stessi, sul mondo esterno, sul proprio maschile e sul proprio femminile. Un altro aspetto che viene affrontato e sottolineato all’interno della pellicola è il rapporto di coppia, la relazione in generale, ma anche quella con il proprio compagno/a e con i propri genitori. Si affronta un meccanismo che possiamo chiamare “rappo

La chiave è dentro te stesso

  Tutte le volte che ripeti a te stesso “ho paura, non ce la faccio”. Tutte le volte che guardi allo specchio e tenti di cambiare te stesso rompendo l’immagine che hai di fronte. Tutte le volte che, anziché fare un passo, lo fantastichi nella tua mente. Tutte le volte che ti ritrovi a fare la vittima, accusando il mondo esterno. Bene. Tutti questi momenti non parte della realtà, ma di un’illusione in cui stai solo recitando un ruolo, condizionato da un’unica paura, quella della responsabilità. Responsabilità dei tuoi pensieri, delle tue parole, delle tue azioni, della tua vita. La responsabilità di ciò che sei davvero. Qualcuno ha detto “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”. Ma io adesso ti dico che non si tratta di un grande potere o un grande responsabilità. Una volta che hai compreso l’opportunità che il cambiamento può offrirti, hai l’occasione di abbandonare una volta per tutte l’illusione per poterti immergere nella verità. La tua responsabilità sta nel mostrare co

L'inganno della personalità

"Lì dove è stata perduta"  , il film è stato in particolar modo per me, un mezzo per elaborare alcuni dei meccanismi delle personalità, soprattutto legati all'aspetto narcisistico e manipolatorio delle dipendenze affettive. Lo scopo del film non è solo l'elemento cinematografico, ma il messaggio che esso contiene, ossia quello di iniziare un vero lavoro di osservazione e crescita interiore, che tutti noi ogni giorno portiamo avanti. Qui di seguito metto in evidenza un nodo psicologico fondamentale espresso nel film, ma analizzandolo più nel dettaglio. Prova ad immaginare di avere una conversazione con Dio, con lo Spirito che è dentro di te e che guida ciascun essere umano. Chiedigli di mostrarti la verità su di te. E se la risposta fosse proprio questa? "Ciò che ti ostini a difendere è l’atteggiamento distruttivo della personalità legata alla paura dell’abbandono. Quando il partner sembra assumere un atteggiamento più distaccato, quindi non da mamma o papà, allor