IO E TE SIAMO UNO


Riporto qui una considerazione che ha riempito la bacheca di facebook di commenti un pò fraintesi:

"Il mio lavoro è pulire me stesso.
Pulendo me stesso il mondo viene ripulito perchè io sono il mondo.
Tutto ciò che è all'esterno di me è proiezione e illusione.
E' mia responsabilità mettere a posto ogni cosa che percepisco dal mio interno, connettendomi al Divino.
Quello che c'è la fuori è un mondo olografico che io stesso proietto all'esterno per prenderne coscienza."

SIAMO TUTTI RESPONSABILI DI TUTTO CIO' CHE ACCADE INTORNO A NOI.
Se faccio qualcosa di male qui potrebbe succedere un disastro da qualunque altra parte nel mondo.
EFFETTO FARFALLA:
"Una farfalla, sbattendo le ali in America, potrebbe provocare un ciclone in Asia."
Che poi è riportato anche nella fisica quantistica...
TUTTO è UNO!

Lo diceva anche Gesù: "Io e il Padre siamo UNO".
Tutto è interconnesso,
qualsiasi cosa io pensi e faccia qui ha ripercussioni in qualsiasi parte dell'universo..
e indovinate perchè l'universo si muove all'unisono con ciascuno di noi? 
(cosi come ogni cellula del nostro corpo anche se autonoma rende conto al nostro intero organismo)
Quell'universo siamo NOI!


Ciò di cui parlo è in sostanza lai trasmutazione alchemica.
Non voglio assolutamente intendere o proporre di eliminare o opporre resistenza, ma tutt'altro.
Ci è stato concesso di partecipare al gioco cosmico della co-creazione all'interno della dualità
e per tanto riscoprire attraverso essa che tutto è interconesso e riconduce all'UNO!
Si è preso ormai consapevolezza (non x tutti) che ogni cosa
è intrisa "della stessa sostanza del padre" che viaggia nell'etere permeando ogni cosa, visibile e invisibile.
Ma sulla scuola chiamata Terra dobbiamo fare l'esperienza dell'ego, della rabbia, dell'odio, della paura proprio perché (Noi) Dio (che è pura COSCIENZA) ha scelto questo tipo di specchio armonico per vedersi evolvere sotto questo aspetto.

Quindi il nostro lavoro di pilitura e di trasmutazione del piombo in Oro ha un suo senso e significato.
Non ho detto di eliminare l'Ego e respingere la sofferenza,
ma di donar loro amore Compassionale e arrivare al punto di Dis-Identificarsi  da esso 
e Identificarsi, invece, con la propria anima da cui purtroppo ci sentiamo separati dal momento in cui siamo scesi sulla Terra  credendo di essere solo il nostro corpo o la nostra mente.
La parola MIO non si dovrebbe usare nel dire la MIA anima,
altrimenti creiamo ancora questa separazione,
in quanto noi Siamo Anima, chì in embrione e chì invece più sviluppata, diciamo così.

Quando siamo ossessionati da pensieri disturbanti:
gelosia, ansia, paura, giudizio verso gli altri,
dobbiamo portare l'attenzione su noi stessi, sul Qui & ORA.
Divenire degli osservatori senza alcun tipo di giudizio o lamentela.

Dobbiamo prendere consapevolezza che Siamo identificati con i meccanismi psicologici della personalità che è la nostra parte animale; essa avrà sempre un motivo per lamentarsi, per essere infelice o ansiosa. 
Essa è legata alla sopravvivenza dell'apparato psicofisico (corpo) e con esso un giorno morirà.
Ciò che deve morire (personalità/Ego) avrà sempre paura di morire.
E ti farà credere di non essere IMMORTALE.

vi riporto un estratto del libro che sta per essere pubblicato:

Finché resteremo nel 2 (dualismo) sentendoci separati dal resto e non faremo un lavoro su noi stessi ritornando a capire che siamo L'UNO, li vedo molto movimentati questi 2011,2012 e 2013. 
Vorrei che prendeste in esempio un grande maestro (per chi crede nella sua esistenza storica o meno) il cui spirito si è incarnato in più personaggi ormai noti come Buddha,  Horus, Krishna, Mitra e, nel caso che sto per descrivere, Gesù.
E’ stato tra quelli il cui messaggio è stato strumentalizzato e frainteso dalle religioni e istituzioni per creare questa dualità.
Lo possiamo a tutti gli effetti considerare un MESSIA;
(un Messia che viene al mondo molte volte, rispondendo a diversi momenti storici e alle necessità di diverse culture, è un Messia che parla il linguaggio adatto a ciascuno che lo riceve).
Quello che in pochi hanno compreso è che Egli ha parlato sì ad un certo popolo ma il messaggio era rivolto a noi di oggi, di quest’epoca perché gli antichi del passato siamo proprio noi.
E considerando che passato, presente e futuro coesistono simultaneamente in una realtà dalle infinite probabilità di esistenza, il suo messaggio è più attuale di quello che si possa pensare.
Io lo ritengo un grande insegnante di fisica quantistica. Infatti un concetto fondamentale di cui è portatore si può riassumere in questa frase: “Io e il Padre Siamo UNO!”.
Questo è a tutti gli effetti un concetto di fisica quantistica di cui Gesù ne è stato un maestro, per così dire, Ante lìtteram.
In essa (e di qui non mi smuove nessuno) si dice infatti che l’osservato (tutto ciò che si può osservare nell’ambito del panorama universale) e l’osservatore (che può essere un soggetto rappresentato da ognuno di noi) sono la stessa cosa.
Ciò che potrebbe sorprendere è che Lui l’abbia detto 2000 anni fa.
Ma prima di Lui, questo stesso concetto è stato ripreso da altri cosiddetti figli di Dio.
Per cui Creatore e Creato sono esattamente la stessa cosa; laddove, invece, per secoli l’umanità ha continuato a pensare che ci fosse questa separazione, questa scissione (dualità).
 E quindi siamo sempre andati a cercare Dio fuori di Noi
[questo è quello che induce a fare la religione che comunque ha una sua funzione ma con una scadenza].
Là dove finirà la religione potrà iniziare la spiritualità (intesa come una ricerca di Dio dentro me stesso) in questo vasto oceano chiamato universo (unus vèrtere = tendere all’Uno). E indovinate cosa disse Gesù?
“Il Regno dei Cieli è DENTRO DI VOI”
Questa è una frase molto profonda perché riassume ancora una volta un concetto di fisica quantistica. Per Gesù non esisteva il dentro e il fuori, il sopra e il sotto, il migliore e il peggiore, l’interno e l’esterno. Esisteva un concetto che oggi la fisica quantistica sintetizza nella parola ovunque e non nell’altrove
Quindi la nostra ricerca non deve affannarsi ed essere sempre impostata proiettandoci verso qualcosa che non si sa mai dove si trova perché quello che noi cerchiamo è molto più vicino a noi di quello che si possa pensare.
Il "Padre" è molto più vicino a noi di quanto possiamo pensare..ma soprattutto è molto più vicino Lui a noi di quanto lo siamo noi a Lui.
E’ troppo difficile, per la maggior parte di chi sta affrontando per la prima volta questi argomenti, poter accettare e condividere perché questo è un concetto che sfida la cultura el’edu-castrazione ricevuta nei secoli.
Siamo in un momento di transizione, e non andremo incontro alla fine di un mondo ma alla fine di un modo di pensare, di rapportarci.
Scopriremo che siamo tutti esseri di scintilla divina e questa scuola chiamata Terra è la più dura ma la più importante sotto il punto di vista evolutivo e d’esperienza animica.
Ripeto per l’ennesima volta che noi oggi siamo immersi in una visione della realtà di stampo dualistico; quindi anche il nostro simile noi lo vediamo come l’altro. Quando Gesù disse “AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO” stava semplicemente impartendo una lezione davvero importante:
il tuo prossimo è il tuo te stesso.
“Fai all’altro ciò che vorresti fosse fatto a te” (nell’altro Lui vedeva semplicemente se stesso).
Il giorno in cui l’umanità vedrà che non è costituita da molti esseri e che ciascuno di questi esseri fa parte indissolubile di un organismo universale (così come le centomila miliardi delle nostre cellule fanno parte del nostro organismo funzionando tutti per uno e uno per tutti comportandosi come fossero una proprietà comune  e funzionale),  vedremo davvero accadere qualcosa che solo i bambini puri in spirito potrebbero raccontare in questo preciso istante.
Tutto ciò che noi chiamiamo COSMO non è altro che un unico ed infinito organismo vivente dotato di intelligenza e coscienza ; e facendone parte ed essendone le cellule, non rimane che dire che nella cellula c’è il tutto e nel tutto c’è la cellula.
Nessuna cosa, sia consciamente che inconsciamente,  può considerarsi separata da tutto questo ESSERE UNIVIVENTE.
Noi crediamo di conoscere l’amore ma ne assaporiamo soltanto alcuni surrogati.
Il vero amore (dal latino a-mors = senza morte) non potrà sussistere mai finchè non ci renderemo conto, in coscienza (perché tutto è coscienza), che qualsiasi evento accada in un punto qualunque, in qualsivoglia parte del cosmo, è tutto interconnesso con noi.
E quindi tale evento ci riguarda. Nessuno mai potrà dire che ciò che succede a noi non succede in qualsiasi altra parte dell’universo.


Abbandònati alla vita e a te stesso ma diventando consapevole di ogni pensiero, di ogni parola e di ogni azione!
PRESENTE sempre a te stesso!

Claudio.

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