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Il simbolismo, la malattia e gli accadimenti


Nel post precedente abbiamo parlato del simbolismo nella vita quotidiana così come nel sogno.
Abbiamo detto che tutto si esprime per simboli in quanto la realtà non è razionale ma ci fa solo comodo che lo sia solo perchè ci da più sicurezza, ci tranquillizza in qualche modo credere di avere un certo controllo su di essa ma non è così a tutti gli effetti. I comportamenti umani sono spinti e motivati da forze del tutto inconsce, a prescindere da tutte quelle che possono essere le spiegazioni razionali che attribuiamo loro. Quando cerchiamo di mantenere intrappolata l'apparenza immediata di una certa "realtà" vuol dire tradirla e pertanto soccombere all'illusione. Occorre andare oltre questa dannata apparenza, sapere leggere i simboli, i significati che stanno al di là. Lo stesso vale per gli eventi catastrofici di origine naturale e non.
Lo stesso vale per le malattie, a partire da un piccolo graffio in un punto preciso del corpo e a finire con una malattia definita dalla medicina ufficiale inguaribile o, catastroficamente, che induce alla morte.
Questo blog è solo per chi vuole decondizionarsi, quindi se chi legge è convinto che la scienza e la medicina, ufficiale come le "goliardiche" spiegazioni dei servizi dei tg, dicano la verità assoluta, allora può anche girare alla larga e continuare a credere al fato, alla sfortuna o al caso.
Qui si parla di una realtà unica, esclusiva e modificabile da ciascuno di noi in base al proprio livello di consapevolezza. Si tratta di far cadere convinzioni imposte dalla nascita e far al contrario riemergere la nostra vera natura,quella esseri eccezionali, esseri incredibilmente autogestibili e autoguaribili.


Ci sono per quanto mi riguarda un sacco di libri interessanti riguardo alla malattia, come quelli della dottoressa GABRIELLA MEREU, CLAUDIA RAINVILLE con il suo libro METAMEDICINA - ogni sintomo è un messaggio, ma consiglio anche una lettura di LA COMPENSAZIONE SIMBOLICA di Giorgio Mambretti. 
La Compensazione Simbolica - Libro
Comprendere i "casi" della vita
Voto medio su 2 recensioni: Sufficiente
16.9

"Quando sorge una patologia o un infezione siamo portati automaticamente ad accusare il microbo, ma se invece andassimo a cercare ciò che ha reso fragile la persona cosa succederebbe? Forse potremmo comprendere perché a causa di uno stesso microbo, certe persone sono affette da gravi malattie infettive mentre altre restano dei "portatori sani".
In questa pubblicazione, leggerete che una malattia è legata a delle esperienze negative, a dei cattivi ricordi. Un cattivo ricordo che influisce negativamente sull'immunità favorendo così le infezioni, i tumori, ecc.! In medicina, siamo accecati da prodezze tecnologiche sempre più stupefacenti, ma la nostra comprensione e la nostra gestione delle malattie (emicranie, Alzheimer, melanoma...) restano a un punto morto. Non ci diamo abbastanza tempo di riflettere e continuiamo a ragionare secondo dogmi e postulati antichi, confondendo fattori di rischio con cause prime.
Questo libro invita a guardare il malato con occhi diversi e a considerare i meccanismi delle malattie e il ruolo del cervello in altro modo. Ormai è innegabile che il materialismo della medicina, non ha mantenuto tutte le sue promesse, non si tratta di rifiutarlo in blocco, ma piuttosto di chiarire e arricchire le conquiste scientifiche, con un nuovo paradigma della medicina."
Nel libro stesso sono analizzate un sacco di patologie e situazioni quotidiane spiegando scientificamente  e con metodo come si è arrivati a comprendere il sintomo partendo da una situazione prettamente interna/psicoaffettiva per giungere alla risoluzione della malattia o del caso in questione.
E' difficile riuscire a portare la gente a comprendere che  il risveglio di un cattivo ricordo possa favorire l'insorgere di una malattia. Quindi nessuno si ammala per sfortuna, ogni malattia avrebbe un senso.
In tutti i casi clinici documentati in questo testo, vediamo che la malattia appare come la COMPENSAZIONE SIMBOLICA a una sofferenza tenuta segreta, inespressa e repressa. I sintomi mettono il soggetto in uno stato che lo protegge e impedisce simbolicamente, ma solo a posteriori, di (ri)vivere la sua sofferenza.
Il libro anche se non a livello completo (perchè ci vorrebbero 10 enormi volumi) spiega un gran numero di malattie e di sintomi e di incidenti di vita quotidiana facendo riferimento anche al cervello, qui definito CERVELLO STRATEGICO il quale dirige l'orchestra simbolica di ciò che ci capita. Ogni organo è come se fosse dotato di un proprio cervello autonomo che tramite le cellule comunica con tutto il resto. Il nostro DNA reagisce simultaneamente alle emozioni dell'essere umano.
L'essere umano inconsapevole, purtroppo, quando s'imbatte in una sorta di trauma psicologico, una frustrazione, una mancanza che non può tollerare a livello emotivo e pertanto alla quale non vuole adattarsi, tenta di colmarla immediatamente, in modo provvisorio e artificiale. Mette quindi in azione, inconsciamente, una COMPENSAZIONE SIMBOLICA per ritrovare questo equilibrio perso. 
Il bambino che si ciuccia il pollice quando la mamma esce dalla stanza e spegne la luce compensa simbolicamente una carenza evidente, quella della protezione e dell'incoraggiamento. Quel pollice in bocca sostituisce momentaneamente il contatto con la protezione materna. La compensazione simbolica è un meccanismo universale, una sorta di mezzo immediato e urgente per evitare uno scompenso di fronte ad una realtà che non si vuole accettare. Tale reazione è generata dall'inconscio, all'insaputa della persona, in modo automatico e incontrollabile.
Dietro alla scelta di un vestito, di una pettinatura, dietro ad un comportamento, un lapsus, un incidente, una malattia, un colpo di tosse, una piaga, un tatuaggio, il proprio lavoro... si nasconde una sofferenza che non ha potuto essere espressa o alleviata.
L'inconscio, tramite il cervello, come solo campo d'azione ha soltanto il suo corpo e/o i suoi prolungamenti simbolici nell'ambiente in cui vive, che lo circonda, come ad esempio la propria casa, oggetti personali, animali, l'automobile.
Però questa compensazione non elimina il problema perchè la sofferenza viene solo momentaneamente mascherata.
Ci vergogniamo nell'esprimere le nostre sofferenza per sentimenti di colpa, mancanza di umiltà, paura del giudizio, egoismo, e non riusciamo spontaneamente a trovare sollievo esprimendo ciò che realmente vorremmo e pertanto lo fa l'inconscio attraverso i suoi simboli.
Sembra stupido ma gli allergeni, le concomitanze esterne, i batteri, i funghi, i virus sono solo catalizzatori che intervengono su comando dell'inconscio, ma la causa è e rimane interna.
Torni a casa, dal tuo compagno perchè non vedi l'ora di esser abbracciata, ma lui parla solo del suo lavoro e si incazza perchè non è ancora pronta la cena, tu non gli dici che vorresti essere abbracciata e coccolata.
Mentre cucini ti bruci sull'avambraccio... hai compensato il CALORE di quell'abbraccio che desideravi..
E' un disaccordo non espresso che mette in moto questo meccanismo.
Ma non voglio rovinarvi il gusto di questo piacevole ed utile libro.
Un grazie a chi me l'ha regalato.

Commenti

  1. Io non sono convinto che la scienza e la medicina ufficiale, come le "goliardiche" spiegazioni dei servizi dei tg, dicano la verità assoluta, ma non sono ancora stato capace di conoscere nessuno che sia davvero riuscito ad afferrare, comprendere e gestire quella realtà unica, esclusiva e modificabile da ciascuno di noi in base al proprio livello di consapevolezza.
    La maggior parte di coloro che predicano di far cadere convinzioni imposte dalla nascita e far al contrario riemergere la nostra vera natura, quella esseri eccezionali, esseri incredibilmente autogestibili e autoguaribili, lo fanno maggiormente perchè hanno trovato il filone giusto per fare il proprio business, poi andandoli a conoscere, perchè ne ho fatti di corsi e ricorsi e letti migliaia di libri, trovi che nel proprio intimo non solo non hanno nulla di speciale da insegnarti, ma anzi molto spesso predicano bene e razzolano male.
    Spero con tutto il cuore di conoscere un giorno qualcuno che possa davvero mostrarmi come l'anima ci parla. Per ora, dopo numerosissimi tentativi andati purtroppo a vuoto, quando ho un bel mal di testa preferisco non soffrire più così a lungo e prendermi una "cattiva" pillola allopatica.

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