Quale esempio stai dando a tuo figlio?


SPIRITO: Il bambino non è sporcato dal suo giudizio, ma dal vostro. Il bambino non è contaminato dalle sue paure, ma dalle vostre. Il bambino non agisce con rabbia perché si presume che sia già in sé, ma perché assorbe la vostra. Il bambino non è aggressivo, stupido, furbo, manipolatore ma un semplice imitatore. È come una spugna che, in assenza dell’equilibrio dell’ambiente in cui vive, cerca un modello da imitare o semplicemente funge da catalizzatore agli stati emotivi e psicologici dei suoi genitori o semplicemente del contesto in cui vive. Quando eri bambino avevi una spontaneità nell’aprirti all’altro essere umano che adesso sembri aver dimenticato e messa a tacere perché ti sembra quasi più importante difendere il tuo territorio. Un territorio fatto di cose giuste o sbagliate, belle o brutte, importanti o meno importanti. È solo una grande illusione. In questa maniera non aiuti di certo quel bambino che tu eri e sei, ma lo tieni incatenato. È per questo motivo che dici di non sentire la vibrazione di Anima. Anima è apertura, comprensione. È guardare la vita e l’altro essere umano senza la pretesa di avere ragione. L’ego vuole tutte le ragioni per difendere quel territorio fatto di emozioni irrisolte, di rancori, di paure, di sensi di colpa, di rabbia, di pregiudizi di fantasie e desideri. Questo non significa che la colpa di ciò che accade ai tuoi figli debba essere tua o di sua madre. Quello di cui ti sto parlando è semplicemente la responsabilità di scegliere chi vuoi essere. Quante volte te l’ho ripetuto e quante volte hai fatto finta di nulla? Il vostro compito è insegnare ai bambini a coltivare il contatto con me ed Anima. Il resto lo faranno loro, saranno loro a fare le proprie scelte. Limitatevi a dare l’esempio, a dar loro una direzione che sia in linea con la loro parte autentica. Se tendi a comportarti con tua figlia come i tuoi genitori facevano con te, starai semplicemente trasferendole gli stessi schemi dai quali pretendi di uscire. Cosa le stai insegnando? Te lo chiedi? È come se gettassi tua figlia nel fango e poi l’accusassi di essersi sporcata, togliendoti ogni responsabilità. Passare dall’essere figlio all’essere adulto, la tua mente la vede come una rinuncia alla sua libertà, come se ci fossero solo obblighi. Non puoi giudicare l’operato degli altri quando sei tu il primo a non mettere in pratica il tuo ruolo, la tua funzione, il tuo compito. Non c’è più tempo di lasciar blaterare tutte quelle lamentele come facevi con tua madre aspettando di poter accusare gli altri dei tuoi disagi. I nuovi nascituri dovranno imparare a diventare dei veri guerrieri dello Spirito.
Il punto è: come pretendi di allenare tua figlia e insegnarle a vivere se agisci da figlio? Sai già che in lei rivedi te stesso da piccolo e, anziché aiutarla a crescere, spesso tendi a tarparle le ali, a bloccarle l’azione, a farle vedere solo ciò che non va, ad allontanarla dall’altro essere umano, a farle ritenere che il possesso ti aiuta a non soffrire, non le fai comprendere il valore della condivisione. E questo crea delle sovrapposizioni.

IO: Mi stai dicendo che la faccio diventare come me?

SPIRITO: Ti sto dicendo che le stai trasferendo il vecchio modo di concepire la vita e l’essere umano, quindi il vecchio te stesso. Se è il nuovo te ad agire allora lei avrà un altro imprinting. Ma passare dal vecchio al nuovo e dal nuovo al vecchio in maniera continua, le porta solo confusione e scombussolamento. Non è più tempo di stare a pensare cosa scegliere o quando scegliere. Questo è li tempo di agire. È un attimo, non c’è bisogno di pensare a ciò che potrai guadagnare o perdere. Coltivare il contatto con anima ti spaventa perché una parte di te ritiene che non porti nessun beneficio esprimere davvero ciò che sei, in quanto lo associ alle ingiustizie che da piccolo hai percepito di vivere o subire. Ritieni che sia sbagliato essere se stessi con tutti e che solo alcune persone meritino la parte autentica di te. Ed ecco che tua figlia accelera quel processo assorbendo il tuo malessere e portandolo alla luce affinché tu lo veda. Non ci sono più scuse a cui puoi aggrapparti adesso. Costruire o distruggere è una tua scelta e quando ti ritrovi ad agire come l’adolescente ribelle che vuole distruggere, ti dimentichi delle conseguenze che, un tempo magari riguardavano solo te, ma adesso riguarda chiunque vivi con te, non solo tua figlia, ma il gruppo al quale sei legato. È giunto il momento di crescere ma lasciando vivo in te quel bambino che vuole conoscere, sperimentare aiutandolo a riconoscere la sua strada in linea con le sue parti spirituali.
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