Fase 5
Per nutrire ciò che si trova dall'altra parte
dello specchio, ossia quello che tu definisci il parassita invisibile che
indossa il tuo stesso abito, servi proprio in vita e anche bello paffutello. Se
comprendi queste parole contorte fanne strumento per guardarti nello specchio
della tua dimensione.
Ciò che hai
integrato lo accetti e lo ami incondizionatamente, ma ciò che ancora non hai
integrato e visto in te, lo rifiuti, lo condanni, lo giudichi, lo respingi e
gli inveisci contro. Fa parte del cambiamento l'osservare, l'accettare e
l'integrare per poi amarlo alla follia. Se rifiuti il cambiamento
rifiuti la tua stessa salvezza.
Quando ti
svegli non significa che il mondo cambia all'istante ma sei tu a cambiare
visuale e puoi quindi spostarti in un cerchio diverso. Oppure ciò che è fuori
può cambiare solo per te e per gli altri no. Il mondo è al tuo interno anche se
l'illusoria separazione tra te e l'esterno ti costringe a vivere nella dualità.
È un mondo duale, non c'è altra definizione. Ma quando ti svegli smetti
di cedere il tuo potere, la tua energia e inizi poco alla volta, con una
volontà sconosciuta, a fidarti dell'unica Forza che ti Anima. Questa forza la regali
al famigerato nemico senza saperlo. Occorre che tu ne riprenda il controllo. Odiare
quello che tu definisci emico serve solo a dargli parte del tuo potere.
Quando ti
svegli capisci che sei in un altro sogno. È una matriosca di sogni, forse di
illusioni, di visioni, di ricordi, di sfide.
Per liberare
il pianeta dagli oppressori, che tu stesso hai creato, occorre prima
liberartene personalmente. Ecco perché prima di un partito politico, promesse
finanziarie, lavoro, medicine miracolose, occorre sganciarsi dal nemico interiormente
e ricordarsi di sè in quanto anima facente parte di una Coscienza
incredibilmente grandiosa che non vede né giusto né sbagliato ma solo l'esperienza.
Ma di certo ognuno paghi per le sue azioni. Ciò che emetti ti ritorna indietro.
Causa-effetto.
Causa-effetto.
Per vedere
oltre e sciogliere la dipendenza da ciò che odi o temi, occorre sottrarre loro
i soldati, ossia tutti quei pensieri non tuoi che ti fanno percepire l'altro
come nemico o il cattivo di turno. L'illusione della separazione crea una
sotto-illusione, ossia quella del sentirti al di fuori di un mondo che ha potere
su di te, ma il potere è in te, sei TU quel potere. Il problema è che lo dirigi
nella direzione della polarità. Ti polarizzi sul giudizio di ciò che è giusto e
sbagliato. Questo è un bene perché ti permette di conoscerti attraverso chi hai
di fronte, ma quando comprendi nel profondo che ti sei accanito in ogni caso
contro te stesso, riprendi pieno controllo di te e guardi tutto dall'alto della
montagna sacra dove la Coscienza Creatrice attende il tuo ritorno. Non è un
viaggio a senso unico ma a doppio senso perché tu ed essa vi venite incontro
per riconoscervi come un'unica realtà. Nell'altro ci sono sempre e comunque
proiezioni di te e tu sei quella Coscienza Creatrice che sta reintegrando in sé
le sue cellule e una di quelle cellule sei proprio TU. Ecco perché perdonando
chi hai di fronte, stai perdonando te stesso e viceversa e pertanto diventi
libero dai vincoli e il mondo non è più un Dio crudele davanti al quale ti
prostri tutti i santi giorni, ma diventa il quadro sul quale dipingi i tuoi
sogni.
Adesso va..
Qualunque cosa tu stia facendo adesso, qualsiasi
cosa tu pensi di te e del mondo, qualsiasi cosa ti stia accadendo, qualsiasi
incontro tu abbia fatto, qualsiasi abito indossi, qualsiasi persona tu abbia di
fronte, qualsiasi paura, gioia, aspirazione tu abbia, qualsiasi sia il luogo
nel quale ora ti trovi, da qualsiasi parte tu stia guardando il cielo, io da
qua dentro ti dico che la tua fede, la tua umiltà, la tua tenacia, il tuo
coraggio, la tua pazienza, la tua caparbietà, il tuo rispetto e il tuo amore…
ti hanno premiato!
Ora va e non fermarti più.
Il viaggio è tutto ciò che esiste.
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