Il denaro è energia. Il rapporto: Denaro e Spiritualità

L’identificazione di GRATUITO come “donato con il cuore”
e A PAGAMENTO come “fregatura”
è semplicemente una delle nostre innumerevoli credenze limitanti!
Perchè un allenatore di calcio può prendere 11 milioni € a stagione,
e un pompiere 1.200 € al mese rischiando la vita, o una casalinga 0 €?
Perchè un "ipotetico buonista prete" può avere un compenso
e un RICERCATORE SPIRITUALE deve essere accusato di LUCRARE?

Lucrare perchè vuole fare solo questo nella sua vita???


Quello che si vende o si regala è i lPROPRIO LAVORO… E con il proprio “Lavoro”
ognuno può fare ciò che vuole (o che può), ma credo che nessuno abbia il diritto di giudicare ciò che un altro fa del proprio lavoro!
E siccome seminari, incontri, libri, film e studi/ricerche in questo ambito, ne voglio fare il mio "lavoro" (visto che il contesto attuale richiede comunque denaro per poter muoversi in alcuni ambiti),perchè non dovrei dare un valore a ciò che faccio con passione??
Non è un mio problema se la gente pensa che un lavoro è fatto solo di una giornata pesante in fabbrica o in ufficio..
ognuno crea la propria realtà.
IO NON VOGLIO FARE UN LAVORO SOLO PERCHE DEVO MANGIARE e poi passare il resto della giornata per dormire e rialzarmi il giorno dopo.
SCELGO DI FARE ED ESSERE QUELLO CHE VOGLIO.

Ho lavorato sempre nel mio passato da quando avevo 17 anni fino a quando è iniziato il cosiddetto SBROCCO (circa 2 anni fa) dove (come adesso) arrangio con qualche lavoretto fino a fare della mia voglia di creare e comunicare anche la mia rendita.
Questa società al momento si nutre anche dell'energia del denaro che è comunque uno scambio. 
Io lo faccio perchè amo l'arte,creare, scrivere,comunicare e condividere e dato che non voglio stare in fabbrica 10 ore e poi non potermi dedicare a ciò che davvero sento dentro, allora preferisco dedicarmi 24 ore a quello che mi pulsa nel petto e dargli (ahimè diranno molti) un valore economico.





Posso essere accusato di questo:
"LA VERITA NON SI VENDE", per caso Cristo vendeva le sue parabole?
Io non sono Gesu, ma un creativo, un'artista, che cerca di divulgare in tutte le maniere (anche gratis come tutti i video e i post su questo blog e su facebook).
Non credo che Paolo Cohelo venga a casa vostra a regalarvi i suoi libri.
Tanto meno un regista vi regala i biglietti per andare al cinema a vedere i suoi film.

Io non sono un NEWAGISTA o SPIRITUALE, sono un sognatore, un'attore, un'amante, un romantico, un 'artista, un reporter,non ho etichette e non ne voglio.
Posso fare ciò che voglio di questa mia esperienza sulla Terra, dando sempre il giusto rapporto energetico al mio operato e assumendomene le responsabilità.


Il libero arbitiro è un giocattolo invisibile e illusorio che abbiamo creduto di possedere solo per capire che la dualità è un'illusione formativa.
Ci è servito solo per compiere delle scelte e capire che noi creiamo noi stessi.

["Non esiste bene e male, esiste una Coscienza capace di creare"-Isaia Munaò-]

 riporto questa citazione di un ricercatore spirituale accusato di LUCRARE:

"Il denaro di per sé non è né buono, né cattivo, nè bello, né brutto.
In sé e per sé non può produrre né bene né male!
Noi siamo l’energia che lo qualifica, noi siamo l’energia che sta
alle spalle del denaro, noi siamo quelli che determinano le
caratteristiche qualitative che lo rivestono.
Quindi ancora una volta siamo responsabili al 100% di ciò che ci accade.
Siamo noi che controlliamo il denaro non viceversa,
anche se molti di noi fanno molta fatica a crederlo,
perché siamo stati abituati a pensare
che sia il denaro (???) a controllare le vite degli uomini."





Troppo spesso ciò che è gratis vale zero!
Devo ammetterlo ma è cosi..(io che ho sempre avuto un rapporto conflittuale con il denaro-da un certo punto della mia vita in poi).
Inoltre ci pare indiscutibile che il valore di un oggetto o di un
servizio, a meno che non sia stato catalogato da precisi
meccanismi di mercato, non può che essere stabilito da chi lo
produce.
Se non ci va bene, se lo riteniamo troppo alto, semplicemente
facciamo a meno di acquistarlo, ma evitiamo accuratamente di
“sparare giudizi”.
Noi non possiamo sapere quanto e che lavoro c’è stato alle spalle
di un dato prodotto, per tanto non possiamo giudicarne noi il
valore. Accettiamo semplicemente la sua esistenza e lasciamola
andare girandoci da un’altra parte, senza farci coinvolgere da
deleterie e intricate reti di giudizio.
E se proprio proprio non possiamo farne a meno, perché non c’è
un prodotto alternativo sul mercato… allora significa che
qualunque prezzo abbia il prodotto in questione è basso, se
nessun’ altro è stato in grado di produrre un’alternativa.
Comunque la questione è che, se impariamo ad avere
l’atteggiamento mentale corretto nei confronti del denaro nessuna
cosa sarà troppo cara, perché se davvero la desideriamo, il denaro
per acquistarla lo avremo!

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